A Palazzo Reale, appartamento dei Principi, dipinti, disegni e opere su carta narrano la vicenda dell’artista contemporaneo, sganciata dalle eredità di famiglia.
Dopo ventritrè anni, Ruggero Savinio (Torino 1934) torna a Milano con un’esposizione antologica che presenta alcune opere in parte inedite o che non si vedevano da molto tempo, provenienti da collezioni pubbliche e private ma anche dai depositi del Museo del Novecento, e che ripercorrono per intero la sua vicenda artistica e biografica.
La mostra “Ruggero Savinio. Opere 1959-2022” è allestita nell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale a Milano dal 26 maggio al 4 settembre 2022, a ingresso gratuito. L’esposizione propone, in cinque sezioni, dipinti, disegni e opere su carta dall’inizio degli anni Sessanta al secondo decennio degli anni Duemila, mettendo in evidenza il rapporto fra ricerca pittorica, cultura letteraria e memoria autobiografica.
Il percorso prende avvio dagli anni di formazione di Savinio avvenuti fra Roma, Parigi e soprattutto Milano, teatro di una delle sue stagioni più intense e tormentate, quando l’artista era in cerca di un luogo dove radicarsi e trovare una propria identità umana e artistica. La storia raccontata in mostra – affidata a un gruppo di studiosi coordinato da Luca Pietro Nicoletti – non è quella del figlio di Alberto Savinio e del nipote di Giorgio de Chirico, numi tutelari mai rinnegati ma tutto sommato lontani. È, invece, il racconto autonomo di un uomo che ha fatto della pittura la «melodia interna» della sua vita, come scrisse lui stesso nel 2008.
Dei tre de Chirico, Ruggero è il più “pittore”, e, pur amando la letteratura e trasferendola nel proprio immaginario visivo, ha capito che la sua via era di recuperare il valore della pittura che si disfa sulla tela, che è tutta colore e materia, attraverso cui raggiungere le vette di un’immaginazione arcadica, di adesione alla natura, per poi calarsi infine nella serena quiete domestica degli anni maturi.
Come scrisse nel 2019 ne Il senso della pittura, Savinio punta a un “assoluto” pittorico scevro da possibili altre implicazioni, capace di guardare ai maestri del passato con la freschezza di una scoperta declinata al presente. Non un’arte che descrive, la sua, ma «una sorta di abbandono alla vitalità della pittura».
La mostra si apre con una sala di autoritratti, per evidenziare il rapporto fra pittura e biografia, e far emergere la mitologia privata dell’artista, autonoma rispetto alla storia artistica familiare di cui ha raccolto l’eredità. Soprattutto, per sottolineare la sensualità che caratterizza il suo rapporto con la pittura, di cui danno riscontro numerose pagine dei suoi libri, delle sue dichiarazioni di poetica e dei testi dedicati ad amici pittori e maestri del passato. Catalogo Silvana Editoriale.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, maggio 2022
Immagine di copertina: Ruggero Savinio: Malinconia I, 1987,
Vanzaghello, collezione privata
© Ruggero Savinio, by SIAE 2022
RUGGERO SAVINIO. Opere 1959-2022
26 maggio – 4 settembre 2022
Ingresso gratuito
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12, Milano
www.palazzorealemilano.it