Il nuovo museo Bailo presenta l’Ottocento Svelato: da Appiani a Zandomeneghi, Quarena ad Hayez. E una mostra sulle foto canoviane di Fabio Zonta in un ambiente immersivo firmato Pepper’s Ghost.

La grande retrospettiva “Canova, gloria trevigiana” introduce alla sezione del muovo Museo Bailo riservata all’Ottocento, che conduce a scoprire l’arte a Treviso e nel Veneto a partire dagli anni connotati dalla straordinaria luce dello scultore per poi dipanarsi lungo il secolo. Nel percorso si incontrano artisti e opere arcinote accanto ad altre “svelate” da questo nuovo allestimento, sino a ora relegate nei depositi dalla ristrettezza degli spazi espostivi del “vecchio” Bailo: a seguito degli interventi appena conclusi, dai precedenti 1565 metri quadri si è passati agli attuali 3030. La mostra è visibile dal 14 maggio al 25 settembre 2022.

Luigi Zandomeneghi: Busto di Marianna Angeli Pascoli, Gesso

Il viaggio nell’Ottocento svelato prende avvio dai sontuosi ritratti di due dei “padri fondatori” della Pinacoteca Civica: Margherita Prati Grimaldi, nel luminoso dipinto di Andrea Appiani, e Sante Giacomelli, nel ritratto di Natale Schiavoni. La nobildonna legò al Comune di Treviso nel 1851 un gruppo di dipinti destinati a costituire il primo nucleo della Pinacoteca civica (tra questi il Lorenzo Lotto e il Giovanni Bellini oggi al Museo Santa Caterina), mentre il secondo nel 1874 legò all’appena costituita Pinacoteca 54 opere prevalentemente ‘contemporanee’ all’epoca, che costituiscono il nucleo principale della Galleria dell’800.

Dalla Raccolta Giacomelli giungono, fra gli altri, dipinti di Francesco Podesti (Il primo giorno del Decamerone) e Ludovico Lipparini (Lord Byron che giura sulla tomba di Marco Botzaris), di Eugenio Moretti Larese (La morte di Dante) e Odorico Politi (Elena rapita da Teseo e Piritoo, e giocata ai dadi), Michelangelo Grigoletti (Susanna e i vecchioni) o Natale Schiavoni (due episodi di ambiente orientale).

Francesco Hayez: Gruppo di famiglia con autoritratto giovanile, 1807

Ma vi sono anche artisti “rivoluzionari” come Ippolito Caffi (La benedizione di Pio IX dal Quirinale di notte) e Luigi Querena (Veduta di Venezia al tramonto). In mostra anche il Gruppo di famiglia di Francesco Hayez, in cui il pittore si ritrae all’età di 16 anni: prima opera nota dell’artista.

Spettacolari dipinti e sculture, ma non solo. Lo sguardo si allarga alla ceramica, in omaggio alle grandi manifatture trevigiane di quella produzione che oggi definiremmo di design.

CANOVA VISTO DA FABIO ZONTA: LA MOSTRA NELLA MOSTRA
Ad arricchire ulteriormente la proposta, una selezione di 30 straordinari scatti artistici delle sculture di Canova a firma del fotografo Fabio Zonta: 30 fotografie di grande formato, a dare corpo a una monografica. La ‘lente’ interpretativa del fotografo mette in rilievo la tridimensionalità delle opere, accentuando dettagli, soggetti, espressività.
Una sorpresa è l’intervento creativo di Anderson Tegon con Pepper’s Ghost: un suggestivo spettacolo video-multimediale all’interno della Galleria.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, maggio 2022
Immagine di copertina:
Angelica Kauffmann, Ritratto di Antonio Canova 1805 ca. Collezione Privata

CANOVA, GLORIA TREVIGIANA
DALLA BELLEZZA CLASSICA ALL’ANNUNCIO ROMANTICO. L’OTTOCENTO SVELATO
14 maggio 2022 – 25 settembre 2022

Museo Luigi Bailo, Sala Canova
Borgo Camillo Benso Conte di Cavour, 24 – 31100 Treviso
+39 0422 658951
info@museicivicitreviso.it
www.museicivicitreviso.it