Sei concerti del Maggio Musicale Fiorentino, da maggio a ottobre, a Massa, Volterra, Siena, Grosseto, Arezzo e in una città da definire.

Il Maggio Musicale Fiorentino presenta i concerti in Regione. Gli appuntamenti sono stati annunciati dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dal sovrintendente del Maggio Alexander Pereira durante un incontro organizzato presso la sede della Regione Toscana a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati.

Il primo concerto si tiene a Massa in piazza Aranci, il 27 maggio 2022, con la direzione di Zubin Mehta. Segue un concerto a Volterra l’8 luglio con la direzione di Manfred Honeck e pianista Andrea Lucchesini, poi il 15 luglio di nuovo Zubin Mehta con violoncello solista Antonio Meneses, a Piazza del Campo a Siena. Presso la Cava di Roselle a Grosseto, l’1 settembre sale sul podio Theodor Guschlbauer, conal pianoforte Andrea Lucchesini; nello stesso mese, il 18 è previsto un concerto diretto da Daniele Gatti in una sede in Toscana da confermare. Infine il 25 ottobre ad Arezzo è Andrès Orozco-Estrada a dirigere l’Orchestra del Maggio. 

È evidente che il Maggio sia Firenze, ma è espressone di una Regione che vuole dare un messaggio che travalichi i confini nazionali grazie alla musica – ha detto il presidente Eugenio Giani – Il nostro disegno è che la musica possa tornare in tutte le città toscane che hanno un teatro. 

Il sovrintendente Alexander Pereira nel presentare il programma ha sottolineato che è importante riuscire a trasmettere il messaggio che il nostro non sia solo il Teatro di Firenze, ma di tutta la Toscana. Per questo ogni anno cerchiamo di raggiungere quante più città possibili in Regione. Oltre a questi appuntamenti che arrivano fino a ottobre ci saranno altre città dove saremo presenti.

A proposito del 2023 il sovrintendente ha anticipato: Per il prossimo anno mi piacerebbe molto poter portare il Requiem di Teodulo Mabellini, compositore pistoiese a Pistoia e siccome nella prossima stagione al Maggio metteremo in scena il Faust di Ferruccio Busoni, vorrei che potessimo eseguirlo magari in forma concertante a Empoli.
Poi, stiamo pensando a un Festival, anzi due, per il Chianti: uno per l’area fiorentina e uno per l’area senese.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 9 maggio 2022

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