Ravenna Festival 2022 omaggia Pier Paolo Pasolini. Oltre 120 alzate di sipario e più di 1000 artisti coinvolti. Tra musica classica, antica e contemporanea, pop rock e jazz, danza e teatro, il programma conduce fino alla Trilogia d’Autunno.

A cent’anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, la XXXIII edizione di Ravenna Festival viaggia “Tra la carne e il cielo”a partire dall’omonimo brano di Azio Corghi per il concerto inaugurale con Daniel Harding e la Mahler Chamber Orchestra. Le parole con cui Pasolini descrisse il folgorante incontro con le Sonate per violino di Bach disegnano un fil rouge non solo musicale, dall’1 giugno al 21 luglio. La polarità fra umano e divino espressa dal titolo offre inoltre l’occasione di esplorare i molti volti del sacro. 

Riccardo Muti, prove 19 giugno ©Silvia Lelli 1983

Se Riccardo Muti guida la sua Orchestra Cherubini lungo Le vie dell’Amicizia e nel concerto finale, tra gli ospiti anche Gidon Kremer, Christoph Eschenbach, Jordi Savall, i 100Cellos di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, PFM, Diana Krall, La Rappresentante di Lista e – per la sezione danza – il Béjart Ballet Lausanne, la Hofesh Shechter II e una serata omaggio a Micha van Hoecke.

Non mancano gli appuntamenti “fuori porta” a Cervia-Milano Marittima, al Pavaglione di Lugo e a Palazzo S. Giacomo di Russi. Per una celebrazione dell’amor profano, la Trilogia d’Autunno propone invece produzioni in arrivo dai palazzi reali di Drottningholm e Versailles.

Zefiro Brandeburghesi, Teatro Bibiena di Mantova 2019, by Vito Magnanini

OMAGGI A PIER PAOLO PASOLINI
Dopo l’anteprima del 25 maggio affidata a Ludovico Einaudi e il suo album Underwater (vedi notizia DeArtes qui e qui) il Ravenna Festival 2022 si apre nel doppio segno di Pasolini e della musica con il concerto inaugurale e il succitato brano di Corghi.

Di Bach sono proposte le Sonate e Partite predilette da Pasolini eseguite da Giuseppe Gibboni, l’Offerta musicale con Accademia Bizantina e Ottavio Dantone, l’integrale dei Concerti brandeburghesi con l’Ensemble Zefiro, le Variazioni Goldberg affidate al pianoforte di David Fray

Il tributo a Pasolini si compie anche nei linguaggi del cinema con una rassegna alla Rocca Brancaleone, della danza con l’omaggio incluso nel programma del Béjart Ballet, e del teatro. Mentre con TeatroNove Eugenio Sideri è alla regia di Calēre, i sentieri di campagna metafora dello smarrimento delle nuove generazioni in un mondo dove “sviluppo non significa sempre progresso”, per Bimba ‘22 Elena Bucci (Le belle bandiere) è l’attrice Laura Betti, figura centrale nella vicenda umana e artistica di Pasolini.

All’interno della rassegna Il Trebbo in musica, Cervia ospita due appuntamenti dedicati a Pasolini l’uno affidato a Elio Germano e Teho Teardo, l’altro al cantautore Vasco Brondi.

A Franco Battiato va l’omaggio del Festival

TRA LA CARNE E IL CIELO
Sono pervase di intensa spiritualità The Canticles di Benjamin Britten: a eseguirle a S. Apollinare in Classe è Ian Bostridge, tenore inglese vincitore di tre Grammy. Sul confine fra sacro e profano ha danzato anche Franco Battiato, che il Festival ricorda con l’esecuzione della sua Messa Arcaicae delle canzoni mistiche; Simone Cristicchi, Juri Camisasca, Alice, Cristina Baggio affiancano l’Orchestra Maderna e il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”. Alle tastiere e programmazione Angelo Privitera, anche a Cervia con il Nuovo Quartetto Italiano e Fabio Cinti, vincitore del Premio Tenco 2018 come interprete delle canzoni di Battiato.

Nella Basilica di S. Vitale debuttano due nuove sacre rappresentazioni: a Cristian Carrara è stata commissionata un’opera dedicata al poverello di Assisi dal titolo Transitus, mentre il giovanissimo ravennate Filippo Bittasi ha composto Storia di un figlio cattivo; in scena c’è Monica, la madre di Sant’Agostino. Quest’anno il Festival raggiunge inoltre il Paradiso, ultima anta del trittico Chiamata pubblica per la Divina Commedia con cui Marco Martinelli ed Ermanna Montanari del Teatro delle Albe hanno affrontato la sfida di trasformare il capolavoro dantesco in teatro. Martinelli firma un’altra nuova produzione: Gli uccelli di Aristofane, che debutterà al Parco Archeologico di Pompei.

Il duo La rappresentante di lista, Sanremo (ph Gabiele Giussani)

IL SUONO DEL FESTIVAL
La sezione sinfonica include la prima visita a Ravenna di Christoph Eschenbach, sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e affiancato dal violino di Gidon Kremer per il concerto di Mieczyslaw Weinberg. Gli archi della Budapest Festival Orchestra e della Cherubini si cimentano invece in un programma cameristico di Bach, Čajkovskij e J. M. Haydn diretto da Janos Pilz, mentre la BFO è in scena anche diretta da Ivan Fischer in Brahms e Rimskij-Korsakov. Il concerto che conclude quest’edizione vede Riccardo Muti e i Cherubini di nuovo insieme, dopo i concerti dell’Amicizia, per Bizet, Ljadov e Liszt.  

Ravenna Festival 2016. Concerto finale 100Cellos di Giovanni Sollima, Foto Fabrizio Zani / Daniele Casadio

La musica antica è rappresentata dal ritorno di Jordi Savall con il suo ensemble Hespèrion XXI e quello dell’Orlando Consort. Il 2022 è anche l’anno in cui Ravenna si trasforma nuovamente nella città del violoncello: i 100 Cellos guidati da Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi promettono quattro intense giornate di eventi, coronate da una festa del progressive rock con la partecipazione di PFM Premiata Forneria Marconi.

Dalla Sicilia arrivano la cantantessa Carmen Consoli e La Rappresentante di Lista per la prima volta con un’orchestra sinfonica. Quest’ultimo è il terzo dei tre appuntamenti previsti a Lugo. Il Pavaglione accoglie inoltre la virtuosa del jazz “confidenziale”, Diana Krall, e un omaggio a Buena Vista Social Club con il Roberto Fonseca Trio e Eliades Ochoa. A Palazzo S. Giacomo è protagonista per una notte la musica irlandese, con Martin Hayes e i Birkin Tree; la prima delle due serate a Russi è invece dedicata al rap con Claver Gold e l’Orchestra Corelli.  

Il Trebbo in musica 2.2 a Cervia-Milano Marittima si apre il 18 giugno con Corrado Augias e include, oltre ai già citati omaggi a Pasolini e la serata dedicata a Battiato, la prima dello spettacolo di Zerocalcare, spalleggiato dal musicista GiancaneAldo Cazzullo e Moni Ovadia per Il duce delinquente, il cantautore Eduardo De Crescenzo alla riscoperta della canzone classica napoletana.  

Les Italiens Lasante 2019

UN FESTIVAL CHE DANZA…E IL TEATRO DEL MONDO
Con Les Italiens de l’Opéra de Paris, un gala ideato dal primo ballerino Alessio Carbone, sono protagonisti i ballerini italiani parte di quella mitica formazione che ammette solo un numero limitato di stranieri. Attesissimo ritorno per il Béjart Ballet Lausanne: il successore di Béjart alla direzione artistica, Gil Roman, firma t ‘M et variations, mentre Béjart fête Maurice include, oltre all’omaggio a Pasolini,una dedica a Micha van Hoecke, al fianco di Béjart per tanti anni e che il Festival ricorda anche con Canto per un poeta innamorato curato da Miki Matsuse, inseparabile collaboratrice e compagna di vita. 

La compagnia Hofesh Shechter II, presenta Contemporary Dance 2.0, il più recente dei lavori del coreografo israeliano, mentre con Virtual Dance for Real People, un progetto della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, il pubblico può apprezzare la coreografia in presenza e farne esperienza con visori VR. Completano il percorso danza due proposte dantesche: il Paradisodi gruppo nanou, creato con l’artista Alfredo Pirri e il musicista Bruno Dorella, e Inferno – Terra del fuoco di Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei.

Inoltre, nei trent’anni di Fanny & Alexander, il Festival ospita il polittico video-concerto The Garden e Addio fantasmi, basato sul romanzo di Nadia Terranova (Einaudi, finalista Premio Strega 2019).

Figaro ©Mats Bäcker

TRILOGIA D’AUTUNNO
La Trilogia d’Autunno festeggia dieci anni riproponendo, dal 31 ottobre al 6 novembre, la formula che l’ha resa uno degli appuntamenti più attesi e amati del Festival: il succedersi, sera dopo sera, di tre titoli d’opera sul palcoscenico del Teatro Alighieri. Quest’anno sono protagonisti i capolavori di Mozart e Da Ponte: Le nozze di FigaroDon Giovanni e Così fan tutte diretti rispettivamente da Giovanni ContiErina Yashima e Vladimir Ovodok. Il Festival intreccia le forze “di casa” a due dei teatri più antichi d’Europa, lo svedese Drottningholms Slottsteater e l’Opéra Royal de Versailles, nelle produzioni dirette alla regia da Ivan Alexandre.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, marzo 2022

RAVENNA FESTIVAL
1 giugno – 21 luglio 202

TRILOGIA D’AUTUNNO
31 ottobre – 6 novembre 2022

Biglietteria del Teatro Alighieri tel. 0544 249244
www.ravennafestival.org | www.ravennafestival.live

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