Con la mostra ‘Memphis again’ si apre il programma estivo di Triennale Milano. Oltre 130 eventi formano un palinsesto culturale rivolto a tutta la città, in vista della 23a esposizione Internazionale ‘Unknown Unknowns’.

Cinque mesi di programmazione nel Giardino Giancarlo De Carlo di Triennale, a partire dal 17 maggio 2022. Un ricco calendario di oltre 130 eventi pomeridiani e serali rivolti a un pubblico ampio e trasversale: incontri, lecture, festival, proiezioni, spettacoli, concerti, DJ set, performance, laboratori per bambini e tante altre attività. Temi e contenuti spaziano dal design all’architettura, dall’arte contemporanea alle performing arts, alla fotografia.

Triennale Milano © foto Gianluca Di Ioia

Spiega Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, che l’istituzione rappresenta un punto di riferimento per la ripartenza culturale della città e di tutta l’Italia, «un vero e proprio crocevia tra le discipline e i saperi… Triennale conferma la capacità di leggere e interpretare il proprio tempo, di intercettare con anticipo temi e urgenze. E di porsi come un luogo aperto dove trovare, e ritrovare, il piacere del dialogo, del confronto e dello scambio».

L’edizione 2022 si caratterizza per una particolare attenzione al dar voce a pratica e poetica delle nuove generazioni emergenti negli ambiti dell’arte contemporanea, del design, della fotografia mentre per quanto riguarda l’architettura sono investigati in maniera inedita i rapporti tra città e campagna, tra architettura e paesaggio e sulle riserve di senso riscontrabili fuori dei circuiti più tracciati dell’urbano. Sono previsti momenti di approfondimento su green, sostenibilità e inclusività. Viene indagato il rapporto tra suono e immagine in movimento, come anche il rapporto tra la filosofia e le discipline di Triennale.

Speciali focus sono dedicati ai contenuti di Unknown Unknowns, 23ª Esposizione Internazionale di Triennale (presentazione vedi notizia DeArtes qui; anticipazione DeArtes 2020 vedi qui), sia di avvicinamento all’evento sia a partire dall’apertura al pubblico il 15 luglio, grazie al coinvolgimento di designer, artisti, progettisti in mostra.

IMG © Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta – DSL Studio

MEMPHIS AGAIN
18 maggio – 12 giugno 2022

La mostra, diretta e curata da Christoph Radl, presenta oltre 200 tra mobili e oggetti realizzati tra il 1981 e il 1986 per la collezione Memphis: librerie, divisori, vetrine, mobili da toilette, tavoli da pranzo, tavoli da appoggio, tavolini da caffè, scrittoi, sedie, poltrone, divani letto, lampade da tavolo, da parete, da terra, a soffitto, posaceneri, vasi per fiori, contenitori per frutta, accessori tessili, tappeti, nei materiali più diversi, legni, plastiche, laminati, vetri, ceramiche, porcellane, argenti, acciaio, tessuti.

Nello spazio della Curva di Triennale, lunga oltre cento metri, gli oggetti sono presentati in ordine cronologico, come una sfilata nella quale è lo spettatore a muoversi lungo la passerella, in un’atmosfera da night club suggerita dall’allestimento e dalla colonna sonora di Seth Troxler. Alle pareti sono proiettate frasi di protagonisti, critici, architetti e designer. La mostra non è un omaggio né una storicizzazione ma intende, oggi come allora, riproporre l’attenzione sulle possibilità espressive e culturali di un design oltre il marketing.

IMG © Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta – DSL Studio

Memphis, movimento culturale guidato da Ettore Sottsass e Barbara Radice, era nato come proposta di aggiornamento del linguaggio del design e dell’architettura, per poi essere diventato ben presto un vero e proprio fenomeno culturale. Una proposta alternativa a un design immaginato per risolvere problemi soprattutto funzionali industriali, sottolineando invece anche l’aspetto o versante psicologico emotivo del problema e della disciplina. Ogni designer, per esempio, era libero di disegnare quello che voleva, senza alcuna restrizione. Più tardi, quando poi da necessità culturale è diventata, come previsto, “progetti e prototipi”, è nata la società per distribuire e vendere.

L’importanza di Memphis per il mondo del progetto è evidenziata anche nel Museo del Design Italiano di Triennale (vedi notizie DeArtes qui e qui) il cui percorso espositivo si conclude proprio con il 1981 e, attraverso oggetti, fotografie e materiali grafici, mette in luce come questo movimento culturale abbia dato l’avvio – in Italia e nel mondo – a una nuova era nella produzione del design.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, maggio 2022

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