Anticipazioni della nuova stagione, sul filo conduttore di David Bowie. Tra i percorsi, VIE Festival e, di Pier Paolo Pasolini, la messa in scena dell’intero corpus dei testi teatrali scritti nel 1966.
Turn and face the strange (Voltati e affronta l’ignoto), il refrain di Changes di David Bowie, è il manifesto della stagione 2022-2023 di ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione: l’ignoto,ma anche l’insolito. Lo Strano. L’Inatteso. L’inconsueto, come lo definisce il direttore Valter Malosti. Il quale prosegue spiegando l’esigenza, per una istituzione pubblica come ERT, di un cambio di prospettiva: «tutti i progetti sono legati, come se fossero parte di un’unica drammaturgia, un organismo poetico, nato da un intenso lavoro artistico di squadra, il cui cuore pulsante e vitale è la produzione, il palcoscenico, da cui si irradiano tutti i percorsi legati allo scambio, alla condivisione di pratiche e saperi con il territorio. ERT si propone quindi come un laboratorio-incubatore di creatività trasversali, che ibridano le prassi di sperimentazione di diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo e delle arti nel loro complesso».
CARNE
Michela Lucenti, il cui lavoro spesso si realizza nell’unione tra drammaturgia fisica e di parola intrecciate con musica e arti visive, cura un focus di drammaturgia fisica all’interno della progettazione di ERT, ed è artista associata per tutto il triennio. Nasce quindi Carne, un anno di appuntamenti da maggio 2022 ad aprile 2023, che confluiscono nelle stagioni, nelle attività di ERT con le scuole, e in VIE Festival. Circa 30 spettacoli di artisti italiani e internazionali – emergenti e affermati – vengono allestiti sia nei teatri ERT sia in spazi all’aperto.
Dopo il prologo con i due spettacoli andati in scena dal 13 al 15 maggio al Teatro Arena del Sole di Bologna, il focus riprende in estate con Balletto Civile, Emanuela Serra, Paolo Rosini e Florian Paninski, Cristiano Fabbri, Filippo Porro e Simone Zambelli, Roberto Castello, Joy Alpuerto Ritter e Hannes Langolf, per poi proseguire in autunno e inverno, fino alla primavera 2023. Protagonisti: Bouchra Ouizguen, Lorena Nogal, Balletto Civile, La Veronal, Marco D’Agostin, Francesca Zaccaria, Mattia Cason, compagnia rodisio, Aristide Rontini, Aziz El Youssoufi, Josef Nadj, Claudia Castellucci, Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane, Sofia Nappi.
VIE Festival
L’attenzione alla scena internazionale vede la ripresa dello storico VIE Festival, da venerdì 7 a domenica 16 ottobre, con 13 spettacoli di cui 7 stranieri e 6 italiani, allestiti nelle città di Modena, Bologna, Cesena e Vignola. Confermandosi come uno dei principali osservatori italiani della scena contemporanea, VIE costruisce un programma in linea con l’obiettivo di ERT / Teatro Nazionale di restituire panoramiche multidisciplinari, ospitando linguaggi della prosa, della danza, del teatro d’indagine e inchiesta, della poesia e della video-installazione. Fra i nomi internazionali, la coreografa marocchina Bouchra Ouizguen, il regista polacco Krystian Lupa, la greca Argyro Chioti, la tedesca Susanne Kennedy, l’artista visivo libanese Rabih Mrouè, il collettivo spagnolo La Veronal e Lorena Nogal; tra gli artisti nazionali, la compagnia lacasadargilla, Marco D’Agostin, Kepler-452, Balletto Civile, Anagoor, Daniele Spanò.
LE PRODUZIONI
Accolgono maestri del teatro, artisti del territorio, giovani talenti e compagnie straniere emergenti, in un’ottica di messa a confronto tra generazioni, formati e pratiche. Progetti e programmazioni che rafforzano la vocazione internazionale di ERT come ente coproduttore che collabora con una fitta rete di teatri internazionali e italiani. Nel prossimo anno ERT porterà sui palcoscenici alcuni dei più interessanti registi contemporanei, come Angélica Liddell, Theodoros Terzopolous, Kriszta Székely, Bouchra Ouizguen, Argyro Chioti, e la Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane.
Tra le co-produzioni dell’anno un posto speciale spetta a Lazarus, la nuova regia di Valter Malosti. Lazarus è la sorprendente opera-rock che David Bowie scrisse poco prima di morire insieme al pluripremiato drammaturgo irlandese Enda Walsh. Ora Malosti, proprio con la supervisione di Enda Walsh, cura la versione italiana del testo. In scena Manuel Agnelli, cantautore, polistrumentista e produttore musicale, storico frontman degli Afterhours, con un parallelo percorso da solista. Il debutto è previsto nella primavera 2023 al Teatro Bonci di Cesena.
Molte anche le nuove produzioni e co-produzioni italiane, nelle quali sono impegnati, tra registi e interpreti, Michela Lucenti e Balletto civile, Lisa Ferlazzo Natoli, Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno, Marco Martinelli e Emma Dante con la sua nuova produzione. L’elenco di registi e attori coinvolti prosegue con Massimo Popolizio, Roberto Andò, Andrea De Rosa e Carmelo Rifici, Leonardo Lidi, Arturo Cirillo, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Alessandro Serra, Pippo Delbono.
Ancora, tra le proposte produttive di ERT spicca un’attenzione particolare alla nuova drammaturgia con spettacolidi Licia Lanera, di Mariano Dammacco con Roberto Latini e Serena Balivo, di Anagoor, di Alessandro Berti e molti altri. Spazio alla nuova drammaturgia al femminile con 4.000 miglia di Amy Herzog, testo pluripremiato, per la prima volta presentato in Italia con la regia di Angela Ruozzi e Accabadora di Michela Murgia con Anna Della Rosa.
FUORI!
Nella stagione 22 – 23 ERT realizza un percorso di creazione partecipata dedicato agli adolescenti e alla cittadinanza di Bologna, nell’ambito del progetto PON Teatri del Comune di Bologna e Città Metropolitana. Ideato dalla curatrice e ricercatrice indipendente Silvia Bottiroli, FUORI! si estende lungo un intero anno, da giugno 2022 a giugno 2023, e coinvolge artisti internazionali e locali chiamati a collaborare per realizzare assieme azioni creative con giovani tra i 14 e 19 anni.
Il primo appuntamento Nightwalk with teenagers, ideato dalla compagnia canadese Mammalian Diving Reflex in residenza a Bologna, è una performance in forma di camminata in cui un gruppo di ragazzi e ragazze accompagnano i cittadini attraverso il loro quartiere. In parallelo, si realizza il primo intervento di arte pubblica curato e prodotto da Cheap, ovvero Nightwalk with Cheap, un percorso di manifesti, accompagnati da una playlist musicale, lungo Via Indipendenza a Bologna.
PROSPERO EXTENDED THEATRE
Tra le reti di cui ERT fa parte, spicca Prospero Extended Theatre, network transnazionale di cui è tra i fondatori fin dal 2006. Il progetto ha come aspirazione principale quella di contribuire alla costruzione di una cultura europea condivisa. Lo scopo è sviluppare un programma comune per la co-produzione e la diffusione del teatro contemporaneo, dei nuovi artisti e dei grandi maestri sperimentatori.
Prospero, che prevede un tour nelle diverse città di 9 produzioni, riunisce un network di 9 teatri: Théâtre de Liège (project leader – Belgio), ERT / Teatro Nazionale, São Luiz Teatro Municipal (Lisbona – Portogallo), Göteborgs Stadsteater (Göteborg – Svezia), Teatro Nazionale Croato (Zagabria – Croazia), Teatros del Canal (Comunità Autonoma di Madrid – Spagna), Schaubühne Berlin (Berlino, Germania), Teatr Powszechny (Varsavia– Polonia), Odéon-Théâtre de l’Europe (Parigi – Francia), a cui si aggiunge il canale televisivo francese ARTE.
Sei sono le produzioni al momento selezionate, tra le quali Imagine di Krystian Lupa, ospite nel prossimo VIE Festival, e la produzione italiana di ERT, Calderón di Pier Paolo Pasolini, diretta dal giovane e talentuoso Fabio Condemi e che debutterà a novembre 2022 all’Arena del Sole di Bologna.
PROGETTO PIER PAOLO PASOLINI
L’appena citato Calderón fa parte di un più ampio progetto su Pier Paolo Pasolini, ideato dal direttore Valter Malosti insieme al critico d’arte, scrittore e accademico Giovanni Agosti, che si inscrive nel centenario della nascita dell’autore (palinsesto PPP Bologna vedi notizia DeArtes qui; PPP Roma vedi notizia DeArtes qui). Il progetto presenta sulle scene l’intero corpus dei testi teatrali che Pasolini ha scritto nella primavera del 1966.
Oltre a Calderón, Giorgina Pi dirige Pilade; Leonardo Manzan lavora su Orgia, mentre Nanni Garella con Arte e Salute, in collaborazione con Balletto Civile, reinventa Porcile. Sono coinvolti anche gli allievi della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di ERT e successivamente la Scuola di Alta Formazione, sotto la guida del regista e attore francese, direttore del Teatro Nazionale di Strasburgo, Stanislas Norday. Unica deviazione da questa traiettoria legata alle tragedie è Davidson, creazione che Michela Lucenti e Maurizio Camilli traggono dall’abbozzo di sceneggiatura di un film mai realizzato di Pasolini: Il Padre Selvaggio, con protagonista un giovanissimo danzatore di Modena, Confident Frank.
Un tassello del percorso è Come devi immaginarmi, un’articolata indagine tra palco, materiali testuali e multimediali attorno alle opere di Pasolini, finanziata dal Ministero della Cultura come progetto speciale. Agli artisti si affianca un Comitato scientifico costituito da Giovanni Agosti, Silvia De Laude e Massimo Fusillo, a cui si associano Marco Antonio Bazzocchi e Gerardo Guccini dell’Università di Bologna e Angela Albanese dell’Università di Modena. Uno sguardo inedito sul mondo teatrale pasoliniano è affidato a Massimo Recalcati.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, maggio 2022