In Santa Margherita, nuova sede del Museo Nazionale Collezione Salce, la grande epopea della bicicletta raccontata dai preziosi manifesti patrimonio della Collezione.

Artisti come Dudovich, Mazza, Malerba, Ballerio, Villa, Alberto Martini, Codognato, Boccasile, tra i maggiori protagonisti della storia dell’illustrazione e dell’arte italiana del secolo passato, firmano le affiches che la curatrice Elisabetta Pasqualin ha selezionato per questa ricca esposizione.

Aleardo Villa, La Bicicletta, 1900-06

Dalle bici illustrate si passa a quelle della collezione Pinarello che, nella storia recente, hanno portato alla vittoria campioni in tutte le grandi classiche del ciclismo mondiale. Nata da un’idea di Chiara Matteazzi e proposta dalla Direzione Regionale Musei Veneto del Ministero della Cultura, “Ruota a ruota. Storie di biciclette, manifesti e campioni” è visibile dal 26 maggio al 2 ottobre 2022 (prorogata al 30 ottobre).

Quando, poco più di due secoli fa, il barone Karl von Drays inventò la bici – all’epoca di legno e senza pedali, dotando di sterzo un primo rudimentale modello del 1791 del conte francese De Sivrac – certo non immaginava che quel suo “attrezzo” sarebbe diventato il più popolare mezzo di trasporto del pianeta. Già Leonardo, nel Codice Atlantico del 1490, schizzò qualcosa di molto simile alla bicicletta. Gli eredi di quei prototipi hanno avuto un peso importante nella storia sociale del mondo, influendo sul costume, sui viaggi, sul turismo, sul processo di emancipazione della donna, sull’economia.

Sottolinea la consulente storica della mostra, Elisabetta Pasqualin, che «La bicicletta fa parte del patrimonio culturale del nostro Paese. La storia di questo mezzo è un racconto di eroi che contribuiscono a creare quell’identità nazionale che si esalta nelle imprese di campioni come Girardengo, Coppi e Bartali. Le grandi corse a tappe, prima tra tutte il Giro d’Italia, sono state un collante che ha unito il Paese, mostrandone le bellezze mentre si raccontavano le gesta dei corridori. Gli italiani impararono la geografia leggendo i nomi dei luoghi attraversati dalla corsa, e nacquero giochi per bambini ispirati al Giro. Nessuno è sfuggito al fascino di questa manifestazione, nemmeno scrittori importanti come Buzzatti, Gatto, Pratolini, Campanile e Anna Maria Ortese, che al seguito del Giro d’Italia ci regalano un racconto che non è mai solo sportivo. È il racconto di un Paese in movimento».

Gino Boccasile, Marca Prestigio, 1949-1952

LA MOSTRA
La “terrazza” accoglie la sezione dedicata allo sport, con i manifesti della collezione Salce che vanno dai primi del ‘900 al 1955 circa, e che illustrano la nascita delle principali industrie: Cicli Maino, con Costante Girardengo, Torpedo con Alfredo Binda e Georges Ronsse, Olympia, Maino, Atala con Ganna, Pavesi e Galletti, poi Piave, Prinetti e Stucchi poi solo Stucchi, Bianchi con Gaetano Belloni, Menon di Roncade, e altri. Segue una sezione speciale inerente l’industria italiana, con l’esposizione di 15 biciclette della collezione Pinarello, che hanno scritto pagine di successo nella storia del ciclismo.

A piano terra c’è la sezione, dalla fine dell’800 agli anni ’40 del Novecento, dedicata alla società: le donne, il costume, i viaggi, il turismo. Sono rappresentate anche le prime industrie straniere, come Townend Cycles (1896), Rambler Bicycles (1900) oltre a quelle italiane, come Maino, Stucchi, Dei, e molte altre. Catalogo edito da Silvana.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, maggio 2022
Immagine di copertina: Plinio Codognato, Bianchi, 1911-20

RUOTA A RUOTA.
STORIE DI BICICLETTE, MANIFESTI E CAMPIONI
26 maggio – 2 ottobre 2022 (prorogata al 30 ottobre)

Museo Nazionale Collezione Salce – Chiesa di S. Margherita
via Reggimento Italia Libera –  31100 Treviso
+39 0422 423386
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www.collezionesalce.beniculturali.it