Il Parco Archeologico di Ercolano dà il via alla rivoluzione digitale: il sapere per tutti e a portata di tutti. Torna la rassegna ‘Gli ozi di Ercole’, incentrata sul tema legno e materia.

Sono iniziati i lavori per la realizzazione del Museo Digitale di Ercolano MuDE: un vero e proprio ecosistema digitale del patrimonio culturale, con un marcato accento sull’integrazione tra reale e virtuale per rendere ancora più avvincente l’esperienza della visita, per chi è già appassionato di storia e archeologia o per i nuovi pubblici.

È stato stipulato il contratto di servizi che dà l’avvio alle attività del MuDE, la cui progettazione è stata realizzata dal Packard Humanities Institute in collaborazione con il Parco Archeologico, a fronte di un finanziamento europeo per la digitalizzazione da parte del Ministero della Cultura. La piattaforma MuDE consentirà a ciascun utente di costruire il proprio itinerario tematico virtuale o reale all’interno dell’area archeologica.

Il mito con il futuro intorno è il claim del Parco, spiega il Direttore Francesco Sirano. Il MuDE prevede non solo la digitalizzazione delle collezioni di reperti provenienti da Ercolano all’interno di un comune spazio virtuale, ma anche (per quanto possibile) dei contesti nei quali sono stati ritrovati durante la storia plurisecolare delle esplorazioni dal XVIII al XXI secolo.

Il MuDE rappresenta un avanzamento decisivo di un percorso seguito da anni, sia con iniziative proprie condivise con lo staff HCP – Herculaneum 3D Scan, le serie social Lapilli e Magma – sia nell’ambito di progetti di scala come Move to Cloud, finanziato dalla Regione Campania.

Oltre 6500 reperti verranno catalogati e riversati in rete in modalità open data secondo i più elevati standard di interoperabilità, 3500 saranno digitalizzati con scansioni 3D ad altissima risoluzione (https://ercolano.beniculturali.it/herculaneum3dscan/ ), una serie di studi e ricerche sono mirati a ricostruire integralmente e virtualmente la consistenza del patrimonio archeologico emerso dagli scavi e conservato anche presso altri musei e Istituti internazionali, una completa mappatura fotografica insieme a un tour virtuale dell’intera città sarà reso disponibile per tutti coloro che vorranno fruire il sito archeologico anche da remoto, puntualizza Ascanio D’Andrea, data manager dell’Herculaneum Conservation Project.

Grande attenzione in fase di progettazione è stata rivolta alle ricostruzioni virtuali 3D fotorealistiche, video, animazioni e un’app “intelligente” collegata a una rete di sensori bluetooth nel sito archeologico, consentiranno ai visitatori di godere appieno dell’inestimabile patrimonio mondiale ercolanense.



C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa MiC, 23 maggio 2022

Parco Archeologico di Ercolano
Corso Resina 187 – 80056 Ercolano (NA)
Tel Biglietteria: +39 081 7777008
Tel Uffici +39 081 7324321
pa-erco@beniculturali.it
http://ercolano.beniculturali.it/

GLI OZI DI ERCOLE
Parte la seconda stagione de “Gli Ozi di Ercole”, dal tema Il materiale della vita / La vita materiale”, strettamente connesso alla grande mostra sui legni che si inaugurerà nel corso dell’anno. I sei incontri, previsti dal 17 maggio a dicembre 2022, sono svolti nei linguaggi della scienza, dell’archeologia, della filosofia, della letteratura, del teatro. Gli appuntamenti, realizzati con la direzione artistica di Gennaro Carillo, si tengono nella cornice delle Terme Maschili del Parco Archeologico e del Salone delle feste della Villa Campolieto.

Ercolano è un luogo unico al mondo dove la materialità assume un valore caratterizzante, soprattutto nelle forme del legno carbonizzato e degli altri materiali organici, conservatisi come in nessun altro sito archeologico di età romana. Specifica il Direttore Francesco Sirano che «Parlare di legno e materia assume un senso del tutto peculiare nella città che ha proprio in Ercole il suo eroe eponimo, ai cui ozi – nel senso antico e intellettualmente produttivo del termine– è dedicato questo ciclo, a mezzo tra scienza e mito, da intendersi entrambi come chiavi di accesso alla realtà, come atti conoscitivi che traggono impulso dall’immaginazione, per poi, a loro volta, alimentarla. Il motivo conduttore dell’intera serie, il legno nella più ampia cornice della cultura materiale, viene indagato nei suoi aspetti antropologici, storici, filosofici e diventa chiave interpretativa per un percorso più generale tra natura e cultura, materia e forma, tra costruire e abitare.

Il primo incontro del ciclo è “Il mare canuto. Epiche e filosofia della navigazione”, il cui titolo omaggia il primo Stasimo di Antigone di Sofocle. Di scena Roberto Casati, filosofo delle scienze cognitive al CNRS, professore all’EHESS e direttore dell’Institut Nicod a Parigi; Matteo Nucci, scrittore e saggista; Massimo Popolizio, fra gli attori più apprezzati del teatro e del cinema italiano. 

C.M.
Fonte: Sito

GLI OZI DI ERCOLE
27 maggio – dicembre 2022
Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria.
Per info e prenotazione: tel 3929851289 
e-mail:gliozidiercole@gmail.com
www.gliozidiercole.it