Alla Galleria Mucciaccia una personale dell’artista che già in vita era riconosciuto internazionalmente in Europa, Stati Uniti e Giappone come figura chiave della scultura del dopoguerra e contemporanea.
Sessanta opere ripercorrono la ricchezza inventiva di Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 1920 – Milano, 2005), uno dei protagonisti di spicco del panorama artistico internazionale del XX secolo. La mostra costituisce la prima significativa retrospettiva dell’artista a Roma dopo l’importante antologica dedicatagli dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna nel 1989, e accompagna il visitatore in un percorso che va dalle prime sculture astratte del 1947 fino alle ultime opere degli anni 2000.
La mostra “Pietro Consagra. Scultura in Relazione. Opere 1947-2004”, a cura di Francesco Pola, in collaborazione con Archivio Pietro Consagra, è allestita negli spazi romani della Galleria Mucciaccia dal 25 maggio al 5 agosto 2022 (prorogata fino al 20 settembre) a ingresso gratuito.
In mostra, tra gli altri, alcuni lavori cruciali della fine degli anni Quaranta, come l’emblematico Totem della Liberazione (1947-86), il sorprendente e anticipatore Geometrie (1947) e il capolavoro Colloquio con la moglie (1960) in legno bruciato e bronzo, presentato dall’autore alla Biennale di Venezia nell’anno in cui conseguì il Gran Premio Internazionale per la Scultura. Si susseguono creazioni frutto delle esperienze a Spoleto e a Minneapolis, e rare opere degli anni Ottanta, dai cicli dei Matacubi e dei Pianeti alla versione in bronzo dorato della sequenza Oracolo di Tebe concepita per le Orestiadi di Gibellina del 1989. Tra i molti pezzi esposti, anche una straordinaria selezione di Bifrontali di diversi decenni, in marmi e pietre dure, alabastro, bronzo, ferro.
L’esposizione rintraccia il percorso di Consagra non in senso puramente cronologico, quanto piuttosto secondo una chiave di lettura che evidenzia l’importanza dei rapporti tra scultura, spazio, osservatore: un’attenzione specifica alla “ubicazione” della presenza plastica in relazione all’osservatore, fulcro della caratteristica “scultura frontale” codificata da Consagra a partire dai suoi celebri Colloqui dei primi anni Cinquanta e teorizzata dal suo libro Necessità della scultura.
Il confronto tra diversi momenti del percorso creativo di Consagra permette di sottolineare sia gli elementi di continuità nella sua opera, ma soprattutto le specificità dei singoli periodi, offrendo un panorama variegato delle sue continue reinvenzioni delle forme e delle sue sperimentazioni di materiali.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, maggio 2022
Immagini dell’allestimento: Foto Angela Scamarcio
PIETRO CONSAGRA. SCULTURA IN RELAZIONE. OPERE 1947-2004
25 maggio – 4 agosto 2022 (prorogata fino al 20 settembre)
Ingresso gratuito
Galleria Mucciaccia
largo della Fontanella di Borghese 89, Roma
tel. 06 69923801
roma@galleriamucciccia.it