La Casa dei Carraresi apre i propri spazi in Treviso, a uno dei più importanti fotografi contemporanei, Elliott Erwitt, interpretato attraverso un percorso espositivo originale che esplora una delle parti più curiose e interessanti, nonché note, della produzione del fotografo franco-americano: quella dedicata ai cani.
La mostra, con tali dimensioni, viene per la prima volta allestita in Italia e raggruppa oltre ottanta fotografie accompagnate da video, documenti e altro materiale dedicato al tema. “Elliott Erwitt: i cani sono come gli umani, solo con più capelli”, curata da Marco Minuz, raccoglie una straordinaria selezione di scatti che spaziano dagli anni cinquanta fino ai giorno nostri e documentano la profondità e l’acutezza del lavoro di Erwitt. Le sue sono tutte immagini realizzate “dal punto di vista dei cani”. Spesso il fotografo pone il suo obiettivo ad altezza di animale, lasciando al padrone il solo spazio di un piede o dei polpacci.
I cani sono tra i soggetti più amati dal fotografo, non perché egli ne sia particolarmente affascinato (come lui sostiene), ma perché con il loro atteggiamento naturale e irriverente fungono da perfetto contraltare alla pomposità ed alla ricercata compostezza dei loro padroni. E soprattutto, a differenza degli uomini, non hanno la pessima abitudine di pretendere una stampa delle foto che viene loro fatta!
Il titolo, tratto da una dichiarazione rilasciata in un’intervista, è una guida per analizzare, con ironia e a volte cinismo, l’essenza profonda di una ricerca che, attraverso il quadrupede peloso, mira all’essere umano. Molte situazioni sono buffe e ritraggono animali che saltano o si mostrano sorpresi. Pose che sono state ottenute talvolta con l’escamotage di suonare, poco prima del click, una trombetta che spaventava i cani; oppure ricorrendo a un unico forte latrato, emesso dallo stesso fotografo, che scatenava reazioni improvvise e naturali come saltare, abbaiare, ringhiare: immagini di forte spontaneità, che fissano l’espressione degli animali.
In Erwitt non c’è un’attenzione particolare per il paesaggio; il suo occhio s’indirizza alle figure umane e sugli animali, per lui riflessi inconsapevoli delle abitudini degli uomini.
Elliott Erwitt nacque nel 1928 in Francia da una famiglia di emigranti russi. Trascorse l’infanzia in Italia, sino al ritorno in Francia e poi al definitivo trasferimento negli Stati Uniti e in particolare a New York. Nel 1953 entrò a far parte della celebre agenzia fotografica Magnum Photos. È universalmente annoverato tra i grandi maestri della fotografia mondiale di tutti i tempi. Il suo stile inconfondibile, caratterizzato dal bianco e nero e dal carattere ironico, è sempre mosso da un unico grande dogma: l’osservazione acuta della realtà circostante. Molte delle sue foto appartengono al patrimonio visivo del secolo scorso. Celebri, i suoi ritratti a personaggi come Marylin Monroe.
Nel corso della mostra, organizzata da Suazes in collaborazione con Fondazione Cassamarca di Treviso e Magnum Photos, sono in programma eventi dedicati al tema, con il coinvolgimento delle principali realtà del territorio.

C.S.M.

Contributi fotografici:
Copyright: Caption © Elliott Erwitt / Magnum Photos

ELLIOTT ERWITT: i cani sono come gli umani, solo con più capelli
Treviso, Casa dei Carraresi, 22 settembre 2018 – 3 febbraio 2019

www.casadeicarraresi.it

Orari apertura:
da martedì a venerdì: 10 – 18
sabato, domenica e festivi: 10 – 20

Informazioni e prenotazioni: 0422.513150