Carmen inaugura il 99° Arena di Verona Opera Festival 2022. L’allestimento integra per la prima volta le migliori intuizioni di Franco Zeffirelli dal ’95 al 2009 e nuovi elementi mai realizzati dai bozzetti originali. La sera successiva va in scena Aida sempre di Zeffirelli.
È tutto pronto per la doppia inaugurazione del più popolare Festival d’Opera al mondo, giunto alla sua 99a edizione, all’insegna dei due titoli più amati e rappresentati nel millenario anfiteatro veronese: Carmen di Georges Bizet, venerdì 17 giugno 2022, e Aida di Giuseppe Verdi, sabato 18. Entrambi recano la firma di Franco Zeffirelli, maestro della scenografia e della regia sia teatrale e lirica che cinematografica, di cui fra pochi mesi ricorrerà il centenario della nascita. All’Arena di Verona Zeffirelli è approdato nell’estate 1995 con una produzione di Carmen entrata nella leggenda, e qui ha realizzato l’ultima Traviata, sua summa artistica, trasmessa in diretta in mondovisione a pochi giorni dalla sua scomparsa e alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Carmen, insieme ad altre due produzioni del 99° Festival 2022, Nabucco e La Traviata, viene ripresa dalle telecamere Rai grazie alla collaborazione di Gianmarco Mazzi e Arena di Verona srl.
CARMEN
La Fondazione Arena di Verona inizia il proprio omaggio a Zeffirelli portando in scena Carmen come non è mai stata vista: l’allestimento integra infatti il progetto originario del 1995 con le migliori intuizioni che lo stesso Maestro aveva adottato per la ripresa del 2009 e soprattutto con importanti elementi scenografici, qui realizzati per la prima volta in assoluto, che Zeffirelli aveva solo disegnato senza poterli mai vedere in scena.
Questa Carmen vuole quindi essere la sintesi definitiva della visione elaborata negli anni dal Maestro, con i diversi aggiustamenti tecnici e con il ritorno al respiro più ampio possibile della prima produzione: risultato raggiunto grazie al coinvolgimento della Fondazione Franco Zeffirelli a fianco degli storici collaboratori del Maestro, compresa Lucia Real che riprende le coreografie originali di El Camborio con il Ballo areniano, e con la partecipazione straordinaria del Ballo spagnolo della Compañia Antonio Gades diretta da Stella Arauzo. I costumi sono quelli originali di Anna Anni e le luci sono ridisegnate da Paolo Mazzon.
Per l’inaugurazione del 17 giugno e per tutte le repliche del titolo (24, 30 giugno, 14, 21, 31 luglio, 11, 14, 27 agosto) sale sul podio il M° Marco Armiliato, Direttore Musicale del 99° Opera Festival, alla guida di Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona, delle voci bianche di A.Li.Ve. e di un cast internazionale di artisti di primo piano: è un debutto in scena quello del mezzosoprano francese Clémentine Margaine nei panni della protagonista, così come è un esordio assoluto in Arena quello del baritono Luca Micheletti come torero Escamillo, insieme al Don José del tenore statunitense Brian Jagde e alla Micaela del soprano Karen Gardeazabal. Carlo Bosi e Nicolò Ceriani sono i due affiatati contrabbandieri Remendado e Dancairo, mentre le amiche di Carmen, Frasquita e Mercedes, sono le giovanissime Caterina Sala e Caterina Dellaere. Completano il cast Gabriele Sagona e Biagio Pizzuti come Zuniga e Morales.
Stelle internazionali si alternano nei vari ruoli nel corso della stagione, rendendo ognuna delle nove recite di Carmen una vera e propria première: J’Nai Bridges, Elina Garanča e Yulia Matochkina nel ruolo del tiolo, affiancate dai Don Josè di Vittorio Grigolo e Roberto Alagna. Come Micaela si avvicendano Gilda Fiume, Maria Teresa Leva e Lavinia Bini e come Escamillo i baritoni Gëzym Myshketa e Claudio Sgura. Completano il cast gli esordienti Daniela Cappiello (Frasquita), Sofia Koberidze (Mercedes), Jan Antem (Dancairo), Vincent Ordonneau (Remendado) e Alessio Verna (Morales).
AIDA
Sabato 18 giugno sempre alle 21.15 è la volta di Aida: la prima di undici rappresentazioni per il Festival 2022 (23 giugno, 3, 8, 16, 24, 28 luglio, 5, 21, 28 agosto, 4 settembre) che ripropone l’Egitto aureo e i multicolori tessuti preziosi immaginati da Franco Zeffirelli per l’Arena di Verona esattamente vent’anni fa, con la ripresa dei costumi di Anna Anni e delle coreografie originali di Vladimir Vasiliev. L’operazione esteticamente abbagliante del compianto regista e scenografo restituisce alla perfezione la doppia anima dell’opera più amata e rappresentata in Arena dalla prima stagione 1913: il capolavoro di Verdi infatti colloca un triangolo amoroso all’ombra delle piramidi, in equilibrio fra intimismo e grandeur.
Solennità ed esotismo, trionfo e dramma dilaniante, toccante storia d’amore e gelosia, di vendetta e pentimento, condanna alla guerra e all’ingiustizia convivono nella superba partitura di Verdi, che ricavò l’opera dal soggetto originale dell’egittologo Mariette. A dirigerla torna il maestro Daniel Oren, beniamino del pubblico veronese e internazionale, che dopo le prime recite si alternerà sul podio col Direttore Musicale Marco Armiliato.
Il cast della prima vede il debutto areniano del soprano Liudmyla Monastyrska nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Murat Karahan come Radamès e dal mezzosoprano Ekaterina Semenchuk come Amneris. Il leggendario basso Ferruccio Furlanetto è il gran sacerdote Ramfis, accanto agli esordienti Sava Vemić (Re) e Roman Burdenko (Amonasro), Francesca Maionchi (Sacerdotessa) e al Messaggero di Carlo Bosi. Il Ballocoordinato da Gaetano Petrosino vede la partecipazione delle étoile internazionali Ana Sophia Scheller, Ekaterina Olenyk e Fernando Montano.
Anche per Aida, la lista degli interpreti che si avvicenderanno sull’immenso palcoscenico dell’anfiteatro comprende artisti tra i più acclamati del panorama internazionale, accanto a giovani talenti emergenti: solo per citarne alcuni, Anna Netrebko, Latonia Moore, Yusif Eyvazov, Fabio Sartori, Olesya Petrova, Anna Maria Chiuri, Gűnther Groissbőck, Michele Pertusi, Ambrogio Maestri, Amartuvshin Enkhbat…
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 14 giugno 2022
Immagine di copertina: Arena di Verona 2017, Foto Ennevi
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