Un Atlante geografico “gemello digitale” per il Parco Archeologico dell’Appia Antica a Roma. Avviata la digitalizzazione con il Politecnico di Milano.
Il Parco Archeologico dell’Appia Antica (PAAA), istituto autonomo del Ministero della Cultura, e il Politecnico di Milano hanno avviato un vasto progetto di rilievo e digitalizzazione nel territorio del Parco, per dare forma a un Atlante geografico che si configura come ‘living digital twin 4D’ cioè gemello digitale vivo. Un modello destinato a esperti, curatori e fruitori, da accrescere e monitorare nel tempo. Il lavoro è svolto dal laboratorio interdisciplinare di rilievo e rappresentazione GIcarus-ABCLab (HBIM-GIS-SDI-XR) del Politecnico di Milano con il coordinamento del PAAA.
Il PAAA, istituito nel 2016, è «un territorio di straordinario interesse che rappresenta l’area urbana tutelata più estesa d’Europa: 4.500 ettari di paesaggio con aree archeologiche che si susseguono, costeggiano gli oltre 16Km della Via Appia Antica ‘Regina Viarum’, un vero museo all’aperto, un patrimonio mondiale che si prepara alla candidatura UNESCO» spiega il Direttore del Parco Simone Quilici.
«In meno di un anno sono stati digitalizzati i primi complessi e infrastrutture romane: l’Acquedotto imperiale Claudio-Anio Novus (segmento in Tor Fiscale), un tratto di 11.7 km della via Appia Antica (da Capo di Bove a Frattocchie), la Tomba di Cecilia Metella, la Villa imperiale dei Quintili, oltre ad alcune sculture museali per la ricollocazione virtuale» aggiunge l’archeologo Stefano Roascio.
Ne è nato un primo vero e proprio ‘Atlante geografico digitale 4D’ di oltre 200.000 immagini e 20 Tera di dati e modelli, dove poter estrarre le informazioni correlate ai modelli tridimensionali generati su tutti i complessi rilevati e georiferite nello spazio geografico del Parco.
APPROFONDIMENTO
«Un gemello digitale vivo (digital twin) che si estende nel tempo passato e futuro a n-dimensioni, fatto da modelli informativi a supporto dei progetti e del monitoraggio conservativo, dei piani di vulnerabilità sismica, collegabile a sensori IOT wifi. Implementabile aggiornabile e interrogabile, ri-usabile per la divulgazione dei contenuti e la fruizione interattiva, immersiva e da remoto» puntualizza Raffaella Brumana GIcarus ABCLab del Politecnico di Milano.
Un rilievo di elevata precisione – basato su laser scanner terrestri e portatili, fotogrammetria terrestre e aerea, droni, camere sferiche e sensori multispettrali – ha consentito di ottenere un modello parametrico a oggetti integrato da ortofoto in scala media 1:20 (accuratezza media di 3-5mm, risoluzione pixel terreno 2mm).
«Costruisce un modello informativo HBIM (Heritage Building Information Modelling) che si adatta alla complessità attraverso una modellazione matematica a ‘oggetti’ per singoli componenti orientati ad ambienti interattivi di ultima generazione XR (eXtended Reality) dove la forma diventa conoscenza» conclude Fabrizio Banfi, ricercatore del GIcarus ABCLab.
Il risultato è un modello Scan-to-HBIM a 4 dimensioni (spazio e tempo) correlato via via a informazioni storiche, ai materiali, come ai sensori di monitoraggio, per il controllo nel tempo di dissesto e degrado, per analisi strutturali. La piattaforma consente di comparare le tecniche costruttive succedutesi nei secoli, e funziona nel tempo come una calamita, evitando la diaspora delle informazioni. Il progetto prevede lo sviluppo di una piattaforma interattiva XR per la divulgazione da remoto (VR-AR-MR) di tutti i contenuti che sarà sperimentata via via che i prodotti della digitalizzazione saranno disponibili.
C.M.
Fonte: PAAA 16 giugno 2022
Immagine di copertina:
Il team del Politecnico e del Parco Archeologico dell’Appia Antica
nel Mausoleo di Cecilia Metella sulla via Appia antica
http://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/
Video dell’atlante geografico digitale: https://www.youtube.com/watch?v=rCfIXkP0Mig