Più di 60 spettacoli in 17 giorni e 19 sedi. Prime nazionali e assolute. Più di 500 artisti da 36 Paesi. Musica, teatro, teatro musicale, danza, mostre e progetti speciali. Inaugura l’Oratorio di Glass eseguito per la prima volta in Europa.
Stanno per accendersi i riflettori sulla manifestazione tra le più attese di tutto l’anno.Il Festival dei Due Mondi taglia il traguardo della 65a edizione e conferma la qualità di sempre, ospitando le migliori esperienze performative a livello internazionale, valorizzando teatri, spazi all’aperto e luoghi non convenzionali, di cui Spoleto offre una concentrazione unica in Italia. Nei 17 giorni che vanno dal 24 giugno al 10 luglio 2022 sono in programma più di 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 36 Paesi in 19 diverse sedi.
Per il secondo anno alla direzione artistica, Monique Veaute segue la sua vocazione multidisciplinare e internazionale, tessendo una tela di relazioni trasversali alle singole arti che si condensa intorno a tre linee programmatiche: la musica dei due Mondi, la voce delle donne e i nuovi modi di raccontare la musica (vedi notizia di anticipazione DeArtes qui).
La programmazione musicale guarda alla relazione tra le due sponde dell’oceano, legame di cui da sempre Gian Carlo Menotti, fondatore del festival nel 1958, è stato promotore, e abbraccia molteplici linguaggi grazie anche alla presenza delle due orchestre in residenza, la Budapest Festival Orchestra accompagnata dal direttore principale Iván Fischer e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con sir Antonio Pappano.
Barbara Hannigan, soprano e direttrice d’orchestra, arriva al Festival di Spoleto con una “carta bianca” e la sua presenza per quattro diversi concerti. La proposta musicale include jazz ed elettronica, barocco e contemporanea, dalla rassegna di musica americana dell’ensemble Sentieri selvaggi alla performance di Tovel, tra sculture di pianoforti preparati ed elaborazione elettronica. Da non perdere le voci di Angelique Kidjo, Mariza e Dianne Reeves, in Piazza Duomo con i loro speciali concerti per Spoleto.
Tra le artiste coinvolte per la forza rivoluzionaria del loro lavoro al confine tra danza, musica e teatro ci sono le coreografe Germaine Acogny, fondatrice dell’École des Sables, Blanca Li, Anne Teresa De Keersmaeker e la regista Jeanne Candel – che presenta per la prima volta in Italia una nuova esperienza di teatro musicale ideata con Samuel Achache. A cinque anni dalla scomparsa il Festival rende omaggio a Trisha Brown, icona della danza contemporanea. Appartengono alla nuova generazione di coreografe e coreografi Alexander Vantournhout, Ayelen Parolin, Luz Arcas con la sua compagnia La Phármaco e Yoann Bourgeois.
La sezione Teatro porta a Spoleto il regista tedesco Thomas Ostermeier e presenta gli ultimi lavori di drammaturghi italiani quali Fabio Cherstich, Leonardo Lidi, Davide Enia e del duo RezzaMastrella.
Intorno al cartellone ufficiale, gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte, rassegne cinematografiche e mostre. L’artista Anselm Kiefer firma il manifesto ufficiale della 65a edizione.
LS SERATA INAUGURALE
Il Festival 2022 si inaugura con il concerto della Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer, il 24 giugno. Viene eseguito per la prima volta in Europa il grande oratorio di Philip Glass The Passion of Ramakrishna, al quale è accostata l’Ouverture n. 4 in re maggiore di Bach. All’orchestra si aggiunge il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
MUSICA
Anche quest’anno la proposta musicale è particolarmente ricca grazie alla presenza delle due orchestre. I musicisti di Budapest, per i concerti di mezzogiorno, eseguono la nuova trascrizione per ensemble dei Canti della lontananza di Gian Carlo Menotti, commissionata dal Festival a Orazio Sciortino per omaggiare il Maestro dei Due Mondi; mentre gli appuntamenti pomeridiani privilegiano il repertorio barocco con Vivaldi.
Al centro del cartellone musicale Barbara Hannigan,soprano e direttrice d’orchestra, star mondiale la cui voce è fra le più originali e richieste della scena lirica contemporanea. La sua residenza a Spoleto è legata a doppio filo a quella dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale condivide il palcoscenico di Piazza Duomo per due serate. Due sono anche gli appuntamenti con il direttore sir Antonio Pappano, tra cui il gran finale del Festival dedicato ai grandi compositori americani.
La cantante portoghese Mariza ha saputo trasformare il fado da tradizione locale a fenomeno mondiale; a Spoleto festeggia i suoi vent’anni di carriera. Dopo l’oratorio di Philip Glass, il percorso nella musica americana continua con i concerti dell’Ensemble Sentieri selvaggi, guidato dal suo direttore artistico Carlo Boccadoro.
La collaborazione con Umbria Jazz prosegue con il concerto di Dianne Reeves, unanimemente ritenuta erede della grande Sarah Vaughan. Altra protagonista è la quattro-volte vincitrice ai Grammy Awards Angélique Kidjo: nel suo nuovo album torna ai ritmi della sua Africa, celebrandola come luogo geografico e come culla del genere umano. Al confine tra installazione, concerto e live set è la performance musicale in cui Tovel (aka Matteo Franceschini) dialoga attraverso l’elettronica con i suoni reali delle sculture di pianoforti realizzate da Jacopo Mazzonelli.
DANZA
Questa sezione raccoglie alcune delle proposte più innovative a livello internazionale per la contaminazione tra i generi, con un’attenzione particolare alle coreografe che hanno rivoluzionato il corso della propria disciplina.
In Le Sacre du printemps/common ground[s], la coreografia di Pina Bausch, opera cardine della sua estetica, è interpretata per la prima volta da una compagnia di danzatori africani. Il nuovo lavoro è ispirato dalla vita di due donne straordinarie: Germaine Acogny, “la madre della danza africana contemporanea”, fondatrice dell’École des Sables e Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2021, e Malou Airaudo, protagonista in molti dei primi lavori della Bausch.
Ginnasta, ballerina, coreografa e regista, la spagnola Blanca Li incarna come poche l’incontro di esperienze artistiche diverse. Nell’ultima creazione coesistono l’universo reale e quello virtuale: il suo Le Bal de Paris de Blanca Li è lo spettacolo immersivo in realtà aumentata la cui anticipazione ha vinto il Leone d’Oro alla 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Il coreografo belga Alexander Vantournhout, tra i più interessanti della nuova generazione, porta in scena un eccentrico pas-de-deux, eseguito insieme ad Axel Guérin. Circo contemporaneo e danza si fondono nelle cinque performance di Yoann Bourgeois, acrobata ed esperto nell’uso di trampolini per rendere percepibile il punto di apogeo, quel presente assoluto in cui la danza è in equilibrio tra controllo e caduta.
A cinque anni dalla scomparsa, il Festival dei Due Mondi rende omaggio alla coreografa newyorkese Trisha Brown, icona della post-modern dance, la cui creatività ha frequentato sperimentazione e avanguardia e, fin dagli esordi, luoghi alternativi al palcoscenico. A Spoleto, la Trisha Brown Dance Company riporta in scena tre iconici spettacoli.
La coreografa argentina Ayelen Parolin presenta un vertiginoso esercizio ispirato alla dinamica dei movimenti collettivi. Nuovo spettacolo per Anne Teresa De Keersmaeker. La rivoluzionaria coreografa si addentra nella ricchezza mistica e geometrica delle Sonate del Rosario del compositore Heinrich Ignaz Franz von Biber, eseguite dall’ensemble barocco Gli Incogniti con la direzione musicale di Amandine Beyer. Luz Arcas, coreografa e danzatrice fondatrice della compagnia La Phármaco, presenta una proposta scenica multidisciplinare e anticonvenzionale.
TEATRO MUSICALE
I registi francesi Jeanne Candel e Samuel Achache portano per la prima volta in Italia il loro Teatro Musicale: Le Crocodile trompeur / Didon et Enée, tratto dall’opera barocca Dido and Aeneas di Henry Purcell, intreccia il teatro shakespeariano e il dramma musicale. Jeanne Candel, con Caroline Darchen, Lionel Dra e la compagnia la vie brève, concepisce uno spettacolo / epopea musicale a partire dalla Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler. Samuel Achache si ispira ad alcuni cicli di Lieder di Robert Schumann.
TEATRO
Il nuovo spettacolo del regista Fabio Cherstich nasce da un romanzo sovversivo, irriverente e audace di Katharina Volckmer. Cherstich mette a nudo un’epoca in cui la vera blasfemia è sfidare il politically correct. Davide Enia, tra i massimi esponenti del teatro di narrazione, Premio Maschere del Teatro 2019, festeggia i vent’anni di carriera con la nuova versione di Italia-Brasile 3 a 2 Il ritorno. Leonardo Lidi mette in scena Il gabbiano, prima tappa del Progetto Čechov dedicato al drammaturgo russo, con tre spettacoli in tre edizioni.
Antonio Rezza e Flavia Mastrella presentano a Spoleto il loro ultimo lavoro: esponenti del teatro di ricerca, firmano rappresentazioni ciniche, dissacratorie, ribelli, innovative dal punto di vista del linguaggio teatrale per le quali, nel 2018, hanno ricevuto il Leone d’Oro alla carriera. Del regista tedesco Thomas Ostermeier è lo spettacolo History of violence, adattamento fatto con l’autore dell’autobiografico racconto di Édouard Louis. Un tentativo di comprensione delle forze sociali e politiche che trasformano le biografie di coloro ai quali la società non dà spazio.
PROGETTI SPECIALI
La Fondazione Carla Fendi, Main Partner del Festival, presenta Artificial Technology, un progetto che esplora un binomio già nell’interesse della Fondazione da alcune stagioni. Arte ‘on the wall’: sulla facciata del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, l’ingrandimento di Frammento Fatica N.26 dell’artista Daniele Puppi. Un lavoro fotografico tridimensionale realizzato in 4 esemplari nel 2004 per la Lisson Gallery di Londra e ora in collezioni private. Scienza: l’ex Battistero della Manna D’oro ospita Reality? installazione in realtà aumentata di Gabriele Gianni. Un’esperienza visiva e sonora che vuol far vacillare la percezione della realtà oggettiva in un luogo che un tempo era sacro, attraverso un misticismo “aumentato” dalla tecnologia.
Premio Carla Fendi: STEM [science, technology, engineering, mathematics]. Nella giornata conclusiva del Festival il riconoscimento è conferito all’astrofisica Marica Branchesi per il contributo dato alla rilevazione delle onde gravitazionali. La cerimonia avrà luogo sul palcoscenico del concerto finale, alla presenza del Maestro Sir Antonio Pappano, del sindaco Andrea Sisti Presidente della Fondazione Festival, della direttrice artistica Monique Veaute e di Maria Teresa Fendi Presidente della Fondazione Carla Fendi. Inoltre, a Palazzo Racani Arroni sono ospitati gli Incontri con gli artisti.
Torna la rassegna Musica da Casa Menotti nell’ambito delle iniziative con la Fondazione Monini che conferma il supporto al Festival. Il Premio “Una Finestra sui Due Mondi”, giunto alla 13a edizione, è assegnato ai grandi nomi e ai talenti emergenti di Spoleto65. Anche quest’anno il Festival dei Due Mondi ospita la rassegna teatrale e i laboratori internazionali organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico dal 24 giugno al 10 luglio: il Progetto Accademia, dedicato alla presentazione dei migliori lavori del 2022, e l’European Young Theatre, che vede attori e registi allievi delle più importanti scuole internazionali confrontarsi in una Groups Competition.
Raccoglie le migliori esperienze di talentuosi attori, registi e compagnie emergenti del panorama italiano e internazionale anche la rassegna di La MaMa Spoleto Open, dal 24 giugno al 10 luglio, a cura di La MaMa Umbria International, residenza artistica, centro studi e produzione fondata nel 1990 da Ellen Stewart, già fondatrice e direttrice artistica del Teatro La MaMa E.T.C. di New York.
Tre sono le rassegne cinematografiche: una selezione di documentari di Thierry De Mey, dei Trisha Brown Dance Company Archives e di Michael Blackwood (quest’ultimi, in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios); la proiezione della filmografia di Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita, dal 24 giugno al 10 luglio; l’omaggio a Federico Fellini il 2 e 3 luglio e il rapporto tra il suo cinema e la psicoanalisi.
Il Comune di Spoleto presenta degli incontri sui temi di Sviluppo dell’Economia circolare, cibo sostenibile per paesaggi identitari, Spoleto Città della Cultura 2025 e riconoscimento UNESCO per il Festival dei Due Mondi. È in programma un convegno di due giorni dal titolo “Il Futuro è in centro: il valore sociale, economico e culturale dei centri storici”.
Tra le iniziative speciali c’è anche Je est un autre, la VII Giornata Nazionale del Mondo che non c’è, seminario in due giornate che si svolge tra la Sala della Biblioteca di Palazzo Mauri e la Casa di reclusione di Maiano di Spoleto, dove la compagnia #SIneNOmine presenta uno spettacolo ispirato a Italo Calvino. Una mostra che celebra i dieci anni di spettacolo di questa compagnia formata dai detenuti, è allestita lungo i percorsi della mobilità alternativa della città, dal 1 luglio al 30 settembre.
MOSTRE
Sono diverse le esposizioni promosse dal Museo d’arte moderna Palazzo Collicola in occasione di Spoleto65: la mostra intitolata a Fabrizio Plessi, tra i maggiori esponenti della video art, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Venezia; quella che celebra la carriera della coppia artistica più dissacrante del panorama teatrale italiano Antonio Rezza e Flavia Mastrella; la mostra EMLibrary che illustra, anche sul canale Instagram di Palazzo Collicola, l’archivio e le ispirazioni dello scultore Eliseo Mattiacci. Il nuovo spazio inaugurato all’interno della Galleria d’Arte Moderna è infine dedicato a una delle più importanti collezioni di arte contemporanea italiane, la Collezione Attolico. Le donne dell’Africa sub-sahariana, raccontate dalle immagini di Patrizia Bonanzinga, sono protagoniste dell’esposizione The spring of African Women, presso il chiostro di San Nicolò.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa aprile e maggio 2022
FESTIVAL DEI DUE MONDI DI SPOLETO
24 giugno – 10 luglio 2022
FONDAZIONE FESTIVAL DEI DUE MONDI ONLUS
Via Vaita Sant’Andrea, 10
06049 Spoleto (PG)
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Biglietteria: sul sito del Festival, tramite il Call Center +39 0743 222 889 e presso i punti vendita.
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