Si tinge del colore rosso, in tedesco Rot, il 50. Festival Internazionale del Teatro, per la direzione di ricci/forte. Spettacoli e appuntamenti con i protagonisti più importanti della scena teatrale contemporanea.
Per la Biennale DMT – Danza Musica e Teatro sono attesi complessivamente 600 artistiin arrivo da tutto il mondo tra giugno e settembre per gli oltre 170 appuntamenti con le arti dal vivo, pensati dagli autori e registi Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte) per il 50. Festival Internazionale del Teatro (24 giugno > 3 luglio); dal coreografo britannico Wayne McGregor per il 16. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (22 > 31 luglio); dalla compositrice Lucia Ronchetti per il 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (14 > 25 settembre).
BIENNALE TEATRO
24 giugno – 3 luglio
«Pensiamo a colori e vedremo il mondo diverso» scrivevano Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte) presentando il loro progetto quadriennale. E per il loro secondo anno, il 50. Festival Internazionale del Teatro, scelgono il rosso, anzi Rot, in tedesco, perché «ha un suono duro, è un graffio, una lacerazione che racconta uno sforzo, è il rumore dei denti nello sforzo. È il rosso che acceca, la metamorfosi della passione, furia che avvampa, iconoclastia; è il sangue che irradia i nostri cuori o il marchio della violenza dei crimini perpetrati… ma è anche il linguaggio del perdono e delle emozioni; è il colore ancestrale dell’Eros… Rot sei tu, il tuo corpo, ma te lo sei dimenticato»(ricci/forte).
Spiegano ricci/forte, che i corpi di Christiane Jatahy (Leone d’oro), nell’Odissea dei migranti di The lingering now, setacciano il pianeta alla ricerca di impronte gemelle. Quelli di Caden Manson e Jemma Nelson / Big Art Group ansimano spasmodicamente, accumulando per sfamare il vuoto, quando in Broke house incrociano Cechov con l’Occupy Movement. Gli arti di Milo Rau – a Venezia con lo spettacolo La reprise, che scardina la nostra percezione sul mondo della violenza, e con un ciclo di film – percossi e in solitudine, si contrappongono a quelli nostalgici di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini con Sovrimpressioni, che tocca tangenzialmente il film di Fellini Ginger e Fred.
I corpi alterati dei Peeping Tom, nel mondo onirico di Triptych, si placano nel sogno delle strutture metamorfizzate di Olmo Missaglia, vincitore del bando Biennale College Registi under 35, che in Una foresta metaforica e reale inscrive le vite di tre millennial. La ricostruzione identitaria di Samira Elagoz (Leone d’argento) e il suo personale migrare del corpo in Seek bromance, conversa con gli uomini inorganici del duo Natacha Belova e Tita Icobelli e la loro specialissima arte dei burattini che in Loco fa interagire corpo artificiale e corpo organico.
Con Brevi interviste con uomini schifosi di D. F. Wallace, è Yana Ross a sancire l’identità propria di una superficie epidermica che si oppone alla battaglia dei sessi, attraversando l’impudico ipertrofismo delle ghiandole olfattive di Antoine Neufmars, che trovano scampo riflesso nell’ugola fragile di Aine E. Nakamura, entrambi vincitori del bando performance site specific, in scena rispettivamente con Odorama e Under an unnamed flower.
Inoltre, la mise en lecture di En Abyme di Tolja Djokovic e Veronica di Giacomo Garaffoni, testi vincitori del bando per autori di Biennale College; una produzione La Biennale di Venezia in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.
Completa il programma Late hour scratching poetry, un progetto speciale che vede la mise in lecture di famose opere in prosa di Alda Merini e la partecipazione di artiste riconosciute: Asia Argento, Galatea Ranzi e Sonia Bergamasco; inoltre otto attrici dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” che, sotto la guida della stessa Ranzi, si alzeranno in volo sulle sonorità intessute da Demetrio Castellucci.
«Un Festival specchio in vibrazione con il mondo, in ascolto dei cambiamenti delle nostre società, le cui missioni primarie saranno la Creazione e la Trasmissione. Un Festival fabbrica di gesti e di parole, dove ispezioneremo al microscopio le nostre esistenze, i nostri eccessi, i nostri sogni, i nostri corpi. Un Festival difensore dei diritti umani, leader di sinfonie poetiche, paladino della resistenza, produttore di diversità, inventore di opportunità, con semplicità, senza alcun lapillo teorico o puntello di ammaestramento» (ricci/forte).
I LEONI DELLA BIENNALE TEATRO 2022
Vedi notizia di anteprima DeArtes qui
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA: CHRISTIANE JATAHY
Cerimonia di consegna: domenica 26 giugno ore 12, Ca’ Giustinian.
“Impietosa e acuta osservatrice della violenta crudeltà del nostro mondo, l’autrice e regista brasiliana Christiane Jatahy potenzia un linguaggio originale interstiziale che unisce la forza radicale della sua dimensione poetica al contrappunto di un mordace pensiero politico, sempre attraversato da un intrepido spirito di ricerca tra presente e passato” (Stefano Ricci e Gianni Forte).
Alla Biennale Teatro 2022 Christiane Jatahy presenta lo spettacolo The lingering now / O agora que demora / Our odyssey II in prima italiana (24 giugno, ore 19 e 25 giugno, ore 18, Teatro alle Tese).
LEONE D’ARGENTO: SAMIRA ELAGOZ
Cerimonia di consegna: venerdì 1 luglio ore 12, Ca’ Giustinian.
“Mettendo in scena il corpo e sezionandolo visualmente con i suoi paradossi e le sue multiformi sfaccettature, Samira Elagoz percorre un viaggio intimo e poetico, ma al tempo stesso ironico e perturbante, intorno ai cliché e alle questioni riguardanti non solo l’autorappresentazione nei media, i comportamenti del maschio nei suoi tentativi di seduzione in un rapporto di dominio e/o di sottomissione, ma anche dello strumento-corpo come campo di un’imprescindibile e necessaria sperimentazione artistica” (Stefano Ricci e Gianni Forte).
Alla Biennale Teatro 2022 Samira Elagoz presenta lo spettacolo Seek bromance in prima italiana (giovedì 30 giugno, ore 18, Teatro alle Tese).
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa
BIENNALE TEATRO 2022
50. Festival Internazionale del Teatro
24 giugno – 3 luglio
Biglietti e abbonamenti in vendita online e, a partire da un’ora prima di ogni spettacolo, presso la biglietteria in loco.
Punti vendita:
La Biennale di Venezia, Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A
Biennale Arte Infopoint, Giardini e Arsenale
Infopoint Arsenale