Al chirie di due anni difficili, è lo splendore lirico dei toni brevi, che torna protagonista incontrastato, nel millenario anfiteatro, che, con vividi ricordi e toccanti celebrazioni, evocati dal Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, aprono alla serata evento del 99° Arena di Verona Opera Festival 2022. E volgono di nuovo a quel suggestivo bello e toccante bello, che nemmeno i nefandi esiti della pandemia, hanno potuto interrompere.

Cecilia Gasdia © Foto Ennevi

ARENA, scrigno d’immensità
E affidano a una briosa Carmen di Bizet, nelle realtà immaginifica di Franco Zeffirelli, l’esordio del mondo nuovo, di nuovo, reso sogno, in musica et artes.

Marco Armiliato, Direttore Musicale del Festival 2022, dirige uno scolpito valore complessivo, di rara potenza espressiva, e trascina, non solo acusticamente, ogni sezione vocale e figurativa, caricandola, scenicamente, di forti onori emozionali. Una struggente notte di Stelle, si alterna tra moti di popolo e prestanze canore. Stelle celebri d’aneliti interpretativi e scosse da forti sentire, espressi tra tinte cruente e timbriche flautate, che colgono, nel preludio al terzo quadro, quel velo di malinconica inapparenza, che marca di spensieratezza ogni atto.

Applausi non alle voci, ai vocii, ai cori, o ai sussurri, ma al calore e al tempio che, l’empio tempo, non ha certamente fermato.

Marco Armiliato © Foto Ennevi