Un viaggio interattivo, tra arte e tecnologia, attraverso gli archivi di Triennale Milano per celebrare le iconiche edizioni del passato e gli artisti che vi presero parte.
1923 Past Futures è una nuova virtual reality experience che, in sei capitoli, celebra il ruolo innovativo e iconico svolto dalla Fondazione milanese nella sua lunga storia, dal 1933 a oggi. Per la prima volta Triennale Milano, grazie alla collaborazione instaurata con VIVE Arts, esplora la realtà virtuale e presenta l’esperienza in anteprima alla 23a Esposizione Internazionale dal titolo Unknown Unknowns. An introduction to mysteries, dal 15 luglio all’11 dicembre 2022 (vedi notizie DeArtes: presentazione ufficiale a Roma del programma qui; anticipazione qui; anteprima Triennale Estate qui).
1923 PAST FUTURES
Un’esperienza immersiva, un viaggio interattivo che trasporta gli spettatori nel tempo, ricostruendo gli spazi e i momenti cruciali dalle mostre internazionali più importanti e di grande impatto della Fondazione, coinvolgendo gli archivi e creando incontri con designer, curatori e artisti.
L’introduzione e il primo capitolo, dal titolo “Impluvium”, vengono lanciati il 15 luglio 2022, prima dell’edizione estesa che conterrà cinque capitoli aggiuntivi e sarà presentata in anteprima il 1 settembre. «Il nostro obiettivo – spiega Celina Yeh, Direttore VIVE Arts – è preservare e reinterpretare la cultura e il patrimonio mondiale attraverso l’innovazione digitale, creando esperienze rivoluzionarie che amplifichino la creatività e ispirino il pubblico».
Il progetto è prodotto dallo studio creativo milanese Reframe VR, mentre il team della Triennale di Milano ha guidato la direzione curatoriale, selezionando una serie di momenti ed eventi che hanno segnato profondamente la storia dell’istituzione, mostrando l’influenza che hanno avuto le mostre internazionali sull’arte, il design, l’architettura e sulla città di Milano stessa.
IMPLUVIUM
Il primo capitolo inizia nello spazio centrale dell’edificio che ospita la Triennale, soggetto a molti cambiamenti nel corso dei decenni. Il pubblico viene riportato indietro nel tempo, al 1933, quando fu costruito il Palazzo dell’Arte. Questo spazio allora era un cortile aperto, poi divenne, dal 2006, una libreria.
In un ambiente virtuale ispirato ai disegni originali del progetto architettonico per il Palazzo dell’Arte, gli spettatori possono interagire con le idee dell’architetto Giovanni Muzio e scoprire la statua, visibile nell’androne del palazzo, ricollocata nella sua posizione originaria. Il Palazzo dell’Arte virtuale della Triennale funziona come una macchina del tempo non lineare, invitando i visitatori a passare da un periodo storico all’altro.
Vengono messe a fuoco diverse edizioni della Triennale, incluso Broken Nature del 2019, dove gli spettatori possono rivivere la speciale commissione Room of Change, disegnata da Accurat, o ascoltare voci chiave come quelle di Paola Antonelli e di Formafantasma. Si può viaggiare attraverso l’edizione 2002 Zenobia, e Tempo Libero del 1964, sperimentando la videocommissione di Tinto Brass.
I momenti speciali includono la ricostruzione dell’edizione del 1947 La Casa, quando nell’edificio bombardato durante la guerra riaprì la Triennale, e anche l’iconica installazione Neon di Lucio Fontana presentata nel 1951. Riguardo il 1968, anno in cui 100 artisti e 30.000 studenti occuparono il palazzo per protestare contro la società tradizionale, capitalistica e patriarcale, viene adesso offerta un’esperienza in realtà virtuale dove gli utenti possono graffiare interattivamente la facciata del museo. L’esperienza si conclude nel 2022, tornando all’internazionale di quest’anno Unknown Unknowns, coinvolgendo alcuni degli artisti partecipanti per condividere i loro pensieri sull’ignoto e sui misteri dello spazio profondo.
DA MILANO A LONDRA, VENEZIA, BASILEA
Negli ultimi cinque anni, VIVE Arts ha aperto la strada all’uso di tecnologie immersive nell’arte e settore culturale, consentendo a istituzioni internazionali e artisti visionari di utilizzare VR, XR e il metaverso, spesso per la prima volta. Ciò ha incluso collaborazioni con il Louvre e L’Orangerie a Parigi, il V&A e la Tate Modern a Londra.
Oltre a 1923 Past Futures alla Triennale di Milano, il programma VIVE Arts 2022 prevede Alienarium, un artwork VR di Dominique Gonzalez-Foerster al Serpentine di Londra fino al 4 settembre 2022. Ancora, Of Whales, un film affascinante e un’installazione sonora di Wu Tsang, in mostra fino al 27 novembre 2022 alla 59a Biennale di Venezia (vedi notizia DeArtes qui e qui. Per i premiati con i Leoni si rimanda la ricerca al tasto “cerca”). Inoltre l’opera VR di Albert Oehlen Basement Drawing che era in mostra all’edizione di quest’anno di Art Basel a Basilea.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 30 giugno 2022
Immagini: 1923 Past Futures, stills, courtesy of Reframe Productions, VIVE Arts
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