Alla scoperta archeologica si aggiungono gioielli e amuleti. Mostra sull’ars aedificandi. Attività estive. Partito il progetto d’archeologica subacquea U-MAR.
L’agorà più grande al mondo, di quasi 33mila mq, è ritornata alla luce a Selinunte, finalmente delineata secondo le indicazioni degli archeologi. Soltanto grazie alle immagini realizzate con il drone ci si è resi conto della reale ampiezza di quello che doveva essere il cuore dell’antica Selinus, prima della distruzione cartaginese, e ancora avvolta dal mistero. Ancora non è chiaro il perché delle vaste dimensioni, né della forma perfettamente trapezoidale con al centro l’antica tomba di Pàmmilo, che gli archeologi identificano come fondatore della città.
Sono emersi anche gioielli e amuleti, oltre alla seconda porzione di uno stampo la cui prima parte era stata rinvenuta dieci anni fa, e che così si ricompone. Forse era uno scettro o un oggetto rituale che non doveva essere replicato perciò, dopo la prima e unica fusione, era stato diviso in due e seppellito nell’area sacra. Lo sta studiando Clemente Marconi, alla guida di una missione congiunta tra l’Institute of Fine Arts della New York University e l’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’Istituto Archeologico Germanico.
In laboratorio è stato ricomposto, da frammenti trovati nel 2017 in uno scavo nel Tempio R, un ciondolo in avorio a forma di sirena della metà del VI secolo a.C., importato probabilmente dal Peloponneso e molto simile ad analoghe sculture di Delfi. Rinvenuto anche un piccolo amuleto che raffigura un falcone in pasta di vetro blu, prodotto in Egitto tra la fine del VII e l’inizio del VI secolo a.C., che raffigura il dio Horus.
«Grazie alle attività di pulizia è possibile avere una visione d’insieme, seppure parziale, di questa immensa agorà. Dà l’idea della magnificenza di questa città che si comprende anche dai ritrovamenti eccezionali: pezzi unici esposti al pubblico all’antiquarium» dice l’assessore regionale ai Beni culturali e Identità siciliana, Alberto Samonà. Aggiunge il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente: «Una conca vuota che impressiona per la sua ampiezza e il suo fitto mistero. Un primo esempio di musealizzazione su vasta scala».
LA GRANDE AGORÀ
Dopo un’imponente operazione di scerbatura eseguita su indicazione degli archeologi dell’Istituto Germanico di Roma, è riemersa l’antica agorà, al centro dell’abitato e circondata da quartieri residenziali ed edifici pubblici. Il nucleo urbano era collegato all’acropoli da una stretta lingua di terra, sviluppata in buona parte verso Nord, sovrapponendosi, sembra pacificamente, a un villaggio preesistente di sicelioti. Nell’agorà si concentrava la vita civile della comunità. Probabilmente un recinto sacro per il culto degli antenati con al centro un heroòn, un monumento commemorativo per un personaggio importante; un impianto che ricalca perfettamente – ampliandolo di circa il doppio – quello di Mégara Hyblaea, da cui provenivano i coloni greci che fondarono Selinunte. Resti di strutture in pietra e ossa di animali fanno pensare ad altari dove venivano compiuti riti.
Sempre su questo lato dell’agorà, intorno alla metà del VI secolo avanti Cristo, fu eretto un edificio in un unico grande vano, forse un hestiatòrion, una sala per banchetti rituali dove potevano trovare posto nove grandi klìnai, i lettini su cui i greci consumavano i pasti.
ALTRE RICERCHE
Nel corso di una diretta sulla pagina Facebook del Parco Archeologico di Selinunte, sono stati presentati i risultati degli scavi della missione condotta dall’Institute of Fine Arts della New York University e dell’Università degli Studi di Milano. La ricerca ha interessato principalmente lo spazio tra il Tempio A e il Tempio O, con una trincea che ha visto la collaborazione con l’Istituto Archeologico Germanico. È stata individuata una sorgente vicino al Tempio A e si ipotizza pertanto che si tratti del primo insediamento in assoluto dei coloni di Megara Hyblaea: di fatto Selinus nasce in questo luogo, spiega l’archeologo direttore della missione, Clemente Marconi.
La seconda e la terza area di scavo hanno interessato il settore meridionale del grande santuario urbano, con la scoperta di muri di argilla mista a cenere, con ogni probabilità recinti rituali, ma anche piastre di cottura d’argilla di tipo greco e una grande quantità di frammenti di ceramica di Megara Hyblaea, il più cospicuo finora scoperto.
M.F.C.
Fonte: Agenzia DIRE www.dire.it
https://www.parcoselinunte.com/
Presentazione del 22 luglio:
https://www.facebook.com/234349746433/videos/612723006859128
https://www.facebook.com/234349746433/videos/3281403795472102
ARS AEDIFICANDI. IL CANTIERE NEL MONDO CLASSICO
5 luglio 2022 – 23 luglio 2023
Un percorso suggestivo, oltre che dal valore didattico: la mostra “Ars aedificandi. Il cantiere nel mondo classico” permette di conoscere macchinari, tecniche e sistemi costruttivi usati nell’antichità per realizzare i templi.
L’esposizione in corso da luglio 2022 si snoda tra le Cave di Cusa e il Parco Archeologico di Selinunte, dove resta visibile fino all’estate del prossimo anno 2023. Sono ricostruiti i cantieri allestiti per edificare i templi di Selinunte, ripercorrendo le descrizioni delle fonti antiche tra cui i primi bozzetti dei viaggiatori del Gran Tour, come Houel che nel 1784 documentò l’attività alle Cave di Cusa. Le cave, che prendono il nome del barone proprietario dell’area, erano attive dal VI secolo a.C. e furono abbandonate quando fu avvistato l’esercito di Annibale.
Il percorso espositivo inizia prendendo in esame le fasi estrattive e i materiali da costruzione, mostra poi le fasi dello spostamento dei blocchi estratti dalle cave, si estende infine ai luoghi dove furono innalzati i templi e gli edifici sacri, proponendo le ricostruzioni, in proporzioni reali, di gru e macchine da cantiere.
Prodotta e organizzata da MondoMostre in collaborazione con il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, diretto da Felice Crescente, la mostra è promossa dalla Regione Sicilia, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa 18 luglio 2022 e sito
Immagini © Gianluca Baronchelli
OLTRE IL RECINTO: INIZIATIVE ESTIVE AL PARCO
Fino al 29 settembre 2022
Il Calendario delle attività estive del Parco archeologico prevede, fino alla fine di settembre 2022, attività diffuse nelle due aree monumentali di Selinunte e delle Cave di Cusa, oltre che al Museo del Satiro di Mazara del Vallo, al Castello Grifeo di Partanna, le aree archeologiche di Pantelleria.
Si chiama “Oltre il recinto” il progetto in cui il parco travalica metaforicamente i propri muri, attivando una valorizzazione dei beni culturali che va oltre la sfera archeologica, precisa il direttore del parco Bernardo Agrò.Nell’ambito dell’iniziativa, sono stati realizzati nuovi spazi da dedicare all’arte come gli “Spazi culturali di Triscina”, destinati a residenze d’artista e grandi mostre, a seguito dell’accordo sottoscritto con il Mac- Museo di Gibellina delle arti contemporanee e la Fondazione Orestiadi.
Alla divulgazione degli aspetti scientifici della ricerca archeologica sono finalizzati i “Cantieri della conoscenza”, cantieri aperti dove la storia dei luoghi monumentali di Selinunte diventa archeologia partecipata, e non passiva, dei fruitori.
Per una maggiore conciliazione di mare e archeologia, il Parco si apre a itinerari di visite al calar del sole. Filo rosso sono “I serali” che alla luce del tramonto offrono uno spettacolo nello spettacolo: alle bellezze paesaggistiche si aggiungono infatti eventi culturali come concerti, esperienze con autori, presentazioni di libri, laboratori musicali e artistici, esperienze sensoriali e gastronomiche.
È infine prevista l’apertura del nuovo ingresso inedito dell’Area monumentale del “Tridente”, dove la vista delle architetture templari, grazie all’apporto della prospettiva, fornisce al visitatore un approccio totalmente nuovo all’area monumentale.
Il Calendario diffuso nelle varie località prevede, tra le molte iniziative, una attività di raccolta, produzione e divulgazione delle colture antiche; il progetto Paningenesi Selinunte, che promuove il lavoro di artisti siciliani negli Stati Uniti; una performance itinerante notturna che riporta al mito classico greco; la rassegna internazionale “Mediterraneo Jazz”; concerti di musica classica: concerti con nomi di richiamo della musica leggera; incontri divulgativi e di studio sulle antichità; il Premio “Pino Veneziano”; uno spettacolo dedicato allo sbarco sulla luna; presentazioni editoriali.
C.M.
Fonte: Sito Regione Sicilia 16 luglio 2022
MEETING TRANSNAZIONALE U-MAR
La Sicilia modello di riferimento internazionale per lo sviluppo degli itinerari archeologici subacquei.
Si è svolto a Selinunte agli inizi del mese di giugno 2022 il Meeting Transnazionale del progetto “U-Mar – Enhancing underwater archeology to make it a innovative tool for development Sustainable & Creative Tourism”, un progetto guidato dalla Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, e finanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea, cui ha partecipato la Soprintendenza del Mare con il Soprintendente Ferdinando Maurici, Salvo Emma e Francesca Oliveri.
Il progetto, della durata di 24 mesi, intende sviluppare la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio legato all’archeologia subacquea, attraverso obiettivi specifici quali la formazione di figure professionali con competenze specifiche, la valorizzazione e gestione di siti culturali, lo sviluppo di un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente che si muova intorno all’archeologia subacquea per migliorare l’offerta turistico-culturale e ampliare il target di riferimento degli utenti.
I lavori hanno esplorato le tecniche di documentazione e l’importanza della protezione in situ del patrimonio culturale subacqueo, e la realizzazione di itinerari nei siti archeologici sommersi.
Il progetto, di alto valore scientifico per la qualità dei partner si avvarrà, oltre che dalla Soprintendenza del Mare, anche dell’International Centre for Underwater Archaeology in Zadar (Croazia), della Fondazione CEI·MAR (Spagna), del Pafos Regional Board of Tourism (Cipro), dell’ACIF – Camera di Commercio di Madeira (Portogallo), di Argo – Progettare l’Europa (Italia, ma anche di altri soggetti come i Comuni di Menfi e Gela in Italia, Mazarrón in Spagna, Pafos a Cipro, Grad Zadar in Croazia e Funchal in Portogallo.
C.S.M.
Ufficio stampa, 8 giugno 2022
Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria
Piazzale Bovio Marconi, 1 – Marinella di Selinunte
cap 91022 – Castelvetrano (TP)
Tel. 0924 46277 – 0924 1911583
parco.archeo.selinunte@regione.sicilia.it
www.parcoselinunte.com