È in corso a Palazzo Mazzetti l’esposizione della collezione di Pino e Donatella Clinanti, nell’Anno Internazionale del Vetro proclamato dalle Nazioni Unite.
All’interno di un percorso che racconta l’impiego del vetro nell’arte attraverso i secoli, la collezione testimonia l’intreccio tra vita e sentimento estetico dell’ingegnere Pino Clinanti (1914 – 2007), proseguita con entusiasmo dalla figlia Donatella. La mostra è resa straordinaria dalla presenza di un antico nucleo di contenitori in vetro lattimo (un vetro “mimetico” di colore bianco opaco come il latte, risalente al 1450 circa e utilizzato come imitazione della porcellana cinese giunta a Venezia), materiale di cui Clinanti fu grande studioso.
Vari esemplari esposti dal 25 giugno al 16 ottobre, raccontano le particolari e decorate “forme del bere”, narrate da antiche bottiglie da vino e da liquore, delicate caraffe, bicchieri, calici e oggetti decorativi prodotti dalle manifatture veneziane, italiane e straniere che testimoniano l’uso del vetro tra XVII e XX secolo.
Oltre al vetro soffiato, inciso o smaltato, i lavori esposti sono realizzati con note tecniche decorative, a iniziare dalla filigrana di vetro lattimo a reticello che crea l’effetto di un merletto all’interno della parete vitrea. Seguono i calici con decorazione “a pettine” o “graffito” di origine antica, ottenuta applicando sulla pasta vitrea soffiata fili di lattimo pettinati e inglobati così nella superficie.
Tra i diversi tipi di vetro anche l’avventurina e il calcedonio, inventati a Murano (il primo nel XVII e il secondo nel XIV secolo) per imitare rispettivamente il quarzo avventurina e le pietre semipreziose, come l’agata e l’onice, la malachite, i lapislazzuli e il diaspro. Insieme a questi, sono esposti raffinati vasi in stile liberty sempre appartenenti alla collezione Clinanti, come un vaso in vetro verde decorato da peonie, un vaso a campana rosso di manifattura francese e un vasetto decorato da violette firmato dalla manifattura Daum, la famosa cristalleria di Nancy fondata nel 1878 da Jean Daum, i cui figli divennero rapidamente una delle principali forze del movimento Art Nouveau.
Apre la mostra “Il vetro è vita. La collezione Pino e Donatella Clinanti” un ritratto dell’ingegnere Pino Clinanti scolpito in un monoblocco di cristallo. Una sala accoglie il gallo in vetro policromo di Murano che, assieme all’esemplare di cristallo firmato Lalique, rende omaggio ad Asti, città della quale è l’animale simbolo, e che invita i cittadini a vigilare sulla propria libertà. Il gallo è infatti l’emblema della libertà comunale e fin dal XIII secolo è ornamento terminale della cupola della chiesa Collegiata di San Secondo. Una sezione è dedicata alla vetreria, presente sul territorio astigiano dal 1906.
L’ingresso alla mostra è compreso nello smarticket che consente di visitare i sei siti della Fondazione Asti Musei (Palazzo Mazzetti, Cripta e Museo di Sant’Anastasio, Palazzo Alfieri, Museo Guglielminetti, Domus Romana, Torre Troyana).
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 17 giugno 2022
Immagine di copertina: Otto frutti in vetro su alzata, Venezia, XVIII-XIX sec
Foto tratte da “Aste Bolaffi. Arredi, dipinti e oggetti d’arte, Torino, 11 aprile 2018
Fotografia M3 Studio
IL VETRO È VITA. LA COLLEZIONE PINO E DONATELLA CLINANTI
25 giugno – 16 ottobre 2022
Palazzo Mazzetti
Corso Vittorio Alfieri, 357 – 14100 Asti
Informazioni e prenotazioni T. +39 0141 530 403 M. +39 388 164 09 15
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