Nell’Abbazia di San Giorgio Maggiore, sull’omonima isola, la mostra esplora il rapporto tra uomo e natura, la spiritualità e le suggestioni del mondo contemporaneo.
Ai Weiwei (1957, Pechino, vive e lavora tra Pechino, Cina; Berlino, Germania; Cambridge, Regno Unito; Lisbona, Portogallo) è un artista multimediale tra i più famosi al mondo, che si occupa anche di cinema, scrittura e social media. In collaborazione con l’Abbazia di San Giorgio Maggiore – Benedicti Claustra Onlus, dove è ospitata la mostra a ingresso libero, Berengo Studio e Fondazione Berengo presentano a Venezia, dal 28 agosto al 27 novembre 2022, una personale che propone, accanto ad alcuni dei più noti e recenti lavori dell’artista in legno e porcellana, una nuova selezione di sculture in vetro, frutto di una sperimentazione iniziata a Pechino nel 2009 ed è culminata in un progetto triennale concepito a Murano.
Fulcro dell’allestimento è La commedia umana, un’enorme scultura sospesa composta da oltre 2000 pezzi di vetro nero lavorati a mano dai maestri di Berengo Studio a Murano. Con una larghezza di oltre sei metri, un’altezza di quasi nove metri, e un peso di 2700 kg, la monumentale installazione è la più grande scultura sospesa in vetro di Murano mai realizzata.
Grazie al sapiente studio della luce sviluppato dal team di Luce5, l’opera rivela una cascata di ossa, organi e oggetti inaspettati che fungono da struggente riflessione sul rapporto alienante tra l’uomo e il mondo naturale, un messaggio che risuona forte nel fragile ecosistema della laguna veneziana. Inoltre, in contrappunto all’equilibrata architettura palladiana, la gigantesca opera e la mostra esaltano il secolare impegno dei monaci benedettini nel promuovere un proficuo dialogo tra la Chiesa e l’arte contemporanea.
Il monumentale “lampadario” ha debuttato a Roma nel marzo 2022 (vedi notizia DeArtes e immagini qui e qui) e torna ora alle sue origini veneziane unendosi a otto opere in vetro inedite, tra cui Brainless figure in glass, 2022, un autoritratto concepito attraverso moderne tecnologie e la scultura manuale; Glass root, 2022, che si rifà alla lavorazione del legno dell’artista dopo la scoperta di resti di deforestazione e cause naturali in Brasile nel 2017; e oggetti di uso quotidiano, come Glass takeout box, 2022, simbolo della globalizzazione (presentato per la prima volta in marmo nel 2015), e Glass toilet paper, 2022, che riflette la fragilità della nostra società.
Intitolata “La commedia umana – Memento mori” e curata da Ai Weiwei, Adriano Berengo e Carmelo A. Grasso, Direttore dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore – Benedicti Claustra Onlus, la mostra presenta anche una selezione delle opere più significative di Ai Weiwei, come Illumination, 2019 (prestato dalla Lisson Gallery), un iconico selfie scattato da Weiwei a Chengdu, in Cina, nel 2009, mentre la polizia lo scortava verso l’ascensore di un hotel; e Dropping a han dynasty urn, 2016, una provocatoria serie di fotografie in bianco e nero ricreate in mattoncini Lego. La mostra presenta inoltre due delle ultime opere Lego di Ai Weiwei: Sleeping Venus (After Giorgione), 2022 e Know thyself, 2022, due opere d’esordio commissionate da Galleria Continua, e Untitled (After Mondrian), 2022, prestata dalla galleria berlinese neugerriemschneider.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 5 agosto 2022
AI WEIWEI
LA COMMEDIA UMANA – MEMENTO MORI
28 agosto – 27 novembre 2022
Ingresso libero
Abbazia di San Giorgio Maggiore
Isola di S. Giorgio Maggiore, 30124 Venezia
www.berengo.com
www.fondazioneberengo.org
http://www.abbaziasangiorgio.it
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