Grandi nomi internazionali della fotografia in un percorso espositivo sperimentale, allestito negli istituti scolastici, all’ex Consorzio di Bonifica e in altri luoghi a Savignano sul Rubicone.

Giunto alla 31a edizione, intitolata Asinelli solitari (citazione da Il caos di Pier Paolo Pasolini), il festival di fotografia organizzato dall’associazione Savignano Immagini, rivoluziona la sua proposta sotto la direzione artistica di Alex Majoli. In un mondo sempre più inondato di immagini, il SI FEST cerca di mettere ordine al caos puntando tutto sull’educazione all’immagine delle nuove generazioni. 

Nei mesi scorsi il festival si era spostato in classe: ora gli ambienti scolastici sono al centro del percorso espositivo, con una serie di mostre allestite fra le scuole elementari e le medie di Savignano sul Rubicone. Scienze, matematica, storia… ogni mostra è associata a una materia diversa, in un percorso espositivo sperimentale.

[© Gianni Berengo Gardin / Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia]

IL PERCORSO ESPOSITIVO
Alla Scuola primaria Dante Alighieri (corso Giulio Perticari, 55/57), la mostra di scienze è dedicata a Morire di classe, storico fotolibro con cui Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin hanno dato slancio alla campagna di Franco Basaglia per la chiusura dei manicomi. La matematica è affidata al fotografo inglese Stephen Gill e al suo A Series of Disappointments, ironica riflessione sul potere dei numeri nelle vite degli scommettitori londinesi; la fisica, al newyorkese Stanley Greenberg, presente con alcune foto da Telescopes e Time machines, serie dedicate agli strumenti di osservazione dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo, dai buchi neri ai neutrini.

[Michele Sibiloni]

Per la biologia, la geografia e la religione, il campo di indagine si allarga al linguaggio video con Nsenene di Michele Sibiloni, reportage sulla caccia alle cavallette in Uganda, In almost every picture #2 di Erik Kessels, racconto di lunghi viaggi in taxi verso le mete turistiche europee, e Terremoto santo di Bárbara Wagner & Benjamin de Burca, indagine sulla potente comunità evangelica brasiliana. La mostra di storia è invece una collettiva che ripercorre gli avvenimenti degli ultimi vent’anni, dall’attacco alle Twin Towers in poi, attraverso immagini di diverse agenzie: fra le altre Associated Press, Magnum PhotosReuters. Fra tanti autori c’è posto anche per un esempio di fotografia automatica, con una selezione di fotofinish olimpici che al valore storico-sportivo affiancano un’eleganza formale degna di opere d’arte.

[Kanta Nomura]

Il percorso espositivo dell’Istituto comprensivo Giulio Cesare (via Galvani, 4) parte da una delle più grandi fotografe di tutti i tempi, Lee Miller, capace di produrre nel corso dei decenni lavori artistici, corrispondenze di guerra, servizi di moda, e si arriva al lavoro di Chiara Fossati sul movimento rave degli anni novanta-duemila. Trova spazio anche una collettiva dedicata alla letteratura, con lavori di autori come Jim Goldberg, Duane Michals, Lalla Essaydi e Kevin Claiborne che hanno saputo combinare in forma originale fotografia e scrittura.

Il percorso espositivo prosegue in uno degli spazi storici del SI FEST, l’ex Consorzio di Bonifica(via Garibaldi, 45). In TalibanThomas Dworzak raccoglie alcuni ritratti privati degli studenti-guerrieri afgani, sostenitori di un regime che appena salito al potere ha vietato la fotografia, ma immortalati in pose vezzose e coloratissimi scatti ritoccati a mano. In The Yoshida dormitoryKanta Nomura si avventura nel più antico studentato universitario giapponese, a lungo autogestito e poi abbandonato al suo destino, scoprendo una camera oscura dimenticata da anni. In Early works, Ivars Gravlejs mette in mostra il suo eccentrico fotodiario scolastico, assemblato nella Lettonia post-comunista degli anni Novanta.

[© Ilaria Sagaria]

LE MOSTRE
Il festival propone anche mostre selezionate tramite concorso e mostre d’archivio. All’ex Consorzio di Bonifica sono esposti i tre fotografi che nel 2021 hanno vinto i concorsi legati al SI FEST: Andrea de Franciscis, Luca MeolaIlaria Sagaria. È invece ospitata fra la sala “Marco Pesaresi” della Biblioteca comunale (corso Vendemini, 67) e le vie del centro storico Le città dei bambini, mostra d’archivio a cura di Jessica Andreucci e Giuseppe Pazzaglia in cui si racconta la straordinaria storia di Learning through art, esperimento realizzato nel 1998 fra New York, Savignano sul Rubicone e Fermo, sotto l’egida del Solomon Guggenheim Museum.

La sezione indipendente del festival, SI FEST OFF, è ospitata al Palazzo Don Baronio (via Matteotti, 30) ed è interamente dedicata a Counter-Surveillance in H2: A project by Artists + Allies x Hebron. La mostra accende i riflettori sulla videosorveglianza di massa attuata dalle forze israeliane a Hebron.

EVENTI LIVE
Performance artistiche originali sono ispirate ad alcune delle fotografie in mostra: tra gli artisti coinvolti, gruppi musicali come gli OvO e performer teatrali come Eva Geatti e Masque teatro. Il Cinema Teatro Moderno ospita una serata dedicata a Marco Pesaresi, con monologo di Teresio Troll e raccolta fondi in favore dell’Hospice di Savignano.

M.C.S.
Fonte: ufficio Stampa, 24 agosto 2022

SI FEST 2022
ASINELLI SOLITARI
9-10-11 settembre | 17-18 settembre | 1-2 ottobre 2022

Savignano sul Rubicone (Forlì – Cesena)
Info: tel. 324 5672299
info@savignanoimmagini.it
www.sifest.it