Doppia serata inaugurale con la Philharmonia Orchestra diretta da John Axelrod: il 5 settembre all’Auditorium “Giovanni Agnelli” del Lingotto di Torino e il 6 al Teatro alla Scala di Milano. I 116 concerti del Festival proseguono fino al 25 settembre.
Si accendono le “Luci”di MITO SettembreMusica 2022 con il ritorno al Festival di una grande compagine internazionale come la londinese Philharmonia Orchestra, protagonista, insieme al direttore d’orchestra statunitense John Axelrod, dei concerti inaugurali della sedicesima edizione 2022.
Le due serate dal titolo “Luci immaginarie” – in programma lunedì 5 settembre ore 21 all’Auditorium “Giovanni Agnelli” del Lingotto di Torino e martedì 6 settembre ore 21al Teatro alla Scala di Milano, alla presenza dei Sindaci delle rispettive città, Presidenti Onorari di MITO – immergono il pubblico fin da subito nell’atmosfera del Festival di quest’anno, che con il tema “Luci” indaga le molteplici relazioni tra la musica e la luce, tra l’ascoltare e il vedere, attraverso capolavori della musica classica e novità. Conducono in mondi immaginifici i tre brani impaginati per i concerti, ricordando quanto la musica sia un linguaggio potente e attuale, soprattutto in una contemporaneità che parla di realtà parallela e aumentata.
I 116 concerti del Festival proseguono fino al 25 settembre 2022. Per il calendario completo si rimanda al sito. Per la presentazione vedi notizia DeArtes qui.
IL PROGRAMMA INAUGURALE
Trasporta l’ascoltatore in un luogo intimo e allo stesso tempo surreale, come quello di una foresta fantastica, The imagined forest della pluri-premiata compositrice inglese ventisettenne Grace-Evangeline Mason. Il brano, scritto nel 2021 e proposto a MITO in prima esecuzione italiana, si ispira alle installazioni di ambienti naturali immaginari dell’artista del collage Clare Celeste Börsch. Altrettanto immaginifica è la Suite n. 1 op. 46che nel 1888 il norvegese Edvard Grieg trasse dalle musiche di scena del dramma Peer Gynt del connazionale Henrik Ibsen, seguendo il protagonista nel suo viaggio esotico tra i colori e la natura del Marocco. Il paesaggio e le luci dell’Oriente delle “Mille e una notte” brillano invece nell’ultima pagina del concerto, anch’essa composta nel 1888: la fiabesca Suite sinfonica op. 35 Shéhérazade del compositore russo Nikolaj Rimskij-Korsakov, che richiama le storie del crudele sultano Shahriar contenute nell’antica raccolta araba.
Come da tradizione, i concerti sono anticipati dalle brevi introduzioni all’ascolto, che per le serate inaugurali di MITO sono affidate a Stefano Catucci a Torino e a Gaia Varon a Milano.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 3 settembre 2022
Immagine di copertina: John Axelrod © Marc Roger