Italia e Messico insieme per la tutela dei beni culturali. Dipinto del 600 restituito alla chiesa di San Ruffillo a Bologna. Dissequestrato l’Archivio storico dell’Educandato di Napoli.
Si è svolto a Città del Messico il “Foro di restituzione e conservazione del patrimonio”, un evento mirato a valorizzare il recupero del patrimonio archeologico esportato illecitamente e finora recuperato, e a stilare una roadmap per le attività future, con particolare riferimento alla cooperazione internazionale.
L’iniziativa era organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (SRE) e dall’Agenzia Messicana per la Cooperazione allo Sviluppo (AMEXCID), a cui ha partecipato il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC).
Nel corso delle due giornate dedicate all’iniziativa, sono intervenute personalità di spicco, tra cui la Ministra della Cultura, Alejandra Frausto, la Ministra della Sicurezza e Protezione Cittadina, Rosa Icela Rodriguez, il Procuratore Generale, Alejandro Gertz Manero, gli Ambasciatori del Messico in Francia, Blanca Jimenez, e in Italia, Carlos Garcia de Alba. Il Comando TPC è stato rappresentato dal Ten.Col. Lanfranco Disibio.
In materia di restituzione dei beni culturali e archeologici, l’Italia è il Paese che ha collaborato più spesso ed efficacemente con le Autorità messicane. Il 28 marzo 2018, i Carabinieri TPC e gli esperti del Ministero della Cultura hanno aiutato le Autorità locali a istituire l’Unidad de Tutela del Patrimonio Cultural nell’ambito della Divisione di Gendarmeria della Policía Federal (oggi confluita nella Guardia Nazionale), su modello del Comando TPC, in particolare nella predisposizione delle misure di emergenza in occasione di disastri naturali.
Questa collaborazione è destinata a intensificarsi a seguito della firma, il 6 maggio 2022, del Memorandum of Understanding tra Carabinieri e Guardia Nazionale e della volontà del Presidente messicano di creare un corpo della Guardia Nazionale a immagine e somiglianza del Comando TPC.
Il “Foro di Restituzione e Conservazione del Patrimonio” ha confermato la centralità del ruolo dell’Arma dei Carabinieri nel campo della tutela del patrimonio culturale, anche come ponte di collegamento tra Forze di Polizia estere, Autorità locali e Istituzioni. L’impegno quotidiano dei Carabinieri TPC consente di ricondurre nei rispettivi Paesi i beni sottratti illegalmente, affinché le comunità di provenienza possano essere messe in condizione di ricostruire la propria storia: negli anni, questo aspetto è stato progressivamente sviluppato, onorando pienamente il compito che la comunità internazionale è chiamata oggi ad assolvere nel tutelare il patrimonio culturale mondiale.
C.S. 13 settembre 2022
DIPINTO SEICENTESCO, FORSE DELLA SCUOLA DEI CARRACCI, RESTITUITO DOPO 70 ANNI ALLA CHIESA DI SAN RUFFILLO A BOLOGNA
L’OPERA RICONOSCIUTA GRAZIE ALLA CATALOGAZIONE DI FEDERICO ZERI, CUSTODITA ALL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Dopo un’assenza di oltre 70 anni, il Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale riconsegna il prezioso dipinto all’Arcidiocesi di Bologna, per restituirlo alla collettività proprio in occasione della Festa della Parrocchia di San Ruffillo e poterlo esporre, dopo il necessario restauro, all’ammirazione dei fedeli.
La pala d’altare a olio su tela, risalente ai primi del Seicento, dichiarata dispersa a causa dei gravi danni al patrimonio culturale subiti nel corso della Seconda Guerra Mondiale dalla chiesa di San Ruffillo, è stata recuperata dal Nucleo TPC di Bologna nel mese di ottobre 2021.
L’attività di controllo svolta dal reparto specializzato dell’Arma ha permesso di venire a conoscenza della vendita, presso una casa d’aste italiana, di quella che era stata indicata come “pala d’altare di maestro marchigiano degli inizi del XVII secolo”. Nonostante l’immagine dell’opera non fosse registrata nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, i meticolosi accertamenti condotti hanno permesso di appurare che si trattava della preziosa opera bolognese “Madonna di Loreto in gloria di angeli con San Sebastiano e San Rocco”, riconducibile ai primi decenni del Seicento, realizzata, secondo i modi che rimandano agli allievi di Ludovico Carracci, per essere collocata nella chiesa di San Ruffillo e rimasta conservata almeno fino alla fine del 1946 nella chiesa di S. Michelino di Bologna, ove era stata trasferita in seguito alle vicende belliche.
È risultata fondamentale la consultazione, condotta dai Carabinieri TPC, delle opere catalogate, nel periodo dal 1920 al 1950, dal Prof. Federico Zeri; catalogazione custodita dall’omonima Fondazione bolognese dell’Università di Bologna. Si è così potuto acquisire la fotografia dell’epoca, confrontarla con quella del bene posto in vendita, e riscontrarne la perfetta corrispondenza con la pala d’altare che all’epoca del rilevamento si trovava custodita proprio sul “1° altare a destra” della chiesa di San Ruffillo di Bologna.
Sono inoltre risultate importanti le ricerche storico-artistiche condotte dall’Arcidiocesi di Bologna. Grazie agli archivi ecclesiastici, si è riscontrata sia l’avvenuta scomparsa del dipinto (come riportato nella pubblicazione “San Ruffillo. Mille anni di storia” – Decennale Eucaristica del 18 maggio 1986), che l’antica iscrizione del bene nell’inventario storico dei beni dell’Arcidiocesi bolognese (appartenenti alla suindicata chiesa, risalente al 20 agosto 1837), e anche le schede di catalogazione dei beni artistici operata nel 1932 dalla Soprintendenza.
Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Marco Forte, hanno così permesso di confermare che l’opera, acquistata da oltre tre decenni da una famiglia felsinea che poi ne ha tentato la vendita nel 2021, era proprio quella trafugata da oltre settanta anni ai danni dell’Ente Ecclesiastico.
Presso la chiesa di San Ruffillo, il 17 settembre 2022, il dipinto è stato riconsegnato dal Comandante del Nucleo TPC di Bologna, Tenente Colonnello Giuseppe De Gori, al parroco di San Ruffillo, don Roberto Castaldi. La cerimonia si è svolta alla presenza dell’Arcivescovo di Bologna, S.Em. Card. Matteo Zuppi, del presidente del Quartiere Savena, Marzia Benassi, della storica dell’arte addetta all’Ufficio dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Bologna, dott.ssa Anna Maria Bertoli Barsotti, e dei rappresentanti dell’Arma Territoriale dislocati nel capoluogo felsineo.
M.C.S. 18 settembre 2022
DISSEQUESTRATO L’ARCHIVIO STORICO DELL’EDUCANDATO STATALE DI NAPOLI
L’Archivio, composto da migliaia di libri, fascicoli e registri, nonché da numerosissima documentazione archivistica di rilevante interesse storico e culturale, era stato sottoposto a sequestro nel settembre 2016, a seguito delle indagini condotte dal Nucleo TPC di Napoli e coordinate dalla Procura della Repubblica partenopea, attraverso cui si constatava lo stato di degrado dei depositi, nonché la cattiva conservazione in cui versavano i beni archivistici e documentari, scongiurando di fatto l’aggravamento di tale situazione e prevenendone la dispersione, anche in ragione della complessa situazione infrastrutturale, interessata negli anni da diversi furti.
La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, designata anche quale custode giudiziario dei beni in sequestro, ha permesso l’esecuzione di minuziosi e complessi lavori specialistici di restauro, ordinamento e catalogazione dei beni costituenti l’archivio storico, in aggiunta ai lavori effettuati dall’ente proprietario tesi all’eliminazione delle criticità infrastrutturali esistenti, nonché alla predisposizione di maggiori standard di sicurezza.
Presso la storica sede dell’Educandato Statale di Napoli in Largo Miracoli, il 14 settembre 2022, alla presenza del Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Campania Dott. Gabriele Capone, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli Cap. Massimiliano Croce ha proceduto al dissequestro e alla conseguente restituzione dell’importante archivio storico all’Educandato, rappresentato dal presidente del consiglio di amministrazione, Avv. Sabino Sarno.
C.S. 12 settembre 2022