Palazzo Madama: un racconto di 2.000 anni attraverso i disegni a china di Francesco Corni, nel nuovo allestimento della Corte Medievale.    

La narrazione visiva, dal 21 settembre 2022, è ambientata in Corte Medievale dove sopravvivono le tracce architettoniche dell’evoluzione millenaria del Palazzo. L’esposizione si definisce a partire da una trentina di tavole: disegni a china nera realizzati dal modenese Francesco Corni (1952 – 2020), che illustrano le vicende costruttive di Palazzo Madama e di Torino, dall’età romana al Novecento. Il nuovo allestimento è curato da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino in collaborazione con la Fondazione Francesco Corni.

[Francesco Corni (Strambino, 1997). La Porta Decumana di Augusta Taurinorum, le origini di Palazzo Madama]

Si inizia dalla fondazione di Julia Augusta Taurinorum in epoca augustea, quando venne impostato l’impianto quadrangolare della città, che ancor oggi la caratterizza, basato sulle due strade principali, il decumanus maximus e il cardus maximus. Allora furono edificate le quattro porte urbiche monumentali, tra cui la porta decumana su cui sarebbe sorto il castello degli Acaia, che nel XVIII secolo si trasformò in Palazzo Madama.

Il percorso segue l’evoluzione della città medievale, ancora racchiusa tra le mura romane, e della porta Phibellona che gradualmente sostituì quella decumana. Con essa si trasformò il castello: nel Trecento Filippo d’Acaia addossò alle torri romane due torri quadrate e realizzò il nuovo rivestimento in cotto della corte interna. Nel secolo successivo Ludovico d’Acaia allargò la pianta dell’edifico aggiungendo altre due torri simmetriche a quelle romane. Il castello divenne una residenza principesca dotata di camere da letto, un salone per le feste, una grande cucina e un giardino.

[Francesco Corni (Strambino,
1997) Palazzo Madama all’epoca di Cristina di Francia]

Nel Cinquecento, Emanuele Filiberto di Savoia trasferì la capitale del ducato sabaudo da Chambéry a Torino (1563) e avviò la fortificazione della città con la creazione della cittadella. I tre ampliamenti che si succedettero completarono lo sviluppo della città capitale, quasi triplicandone le dimensioni: con Carlo Emanuele I verso Porta Nuova (dal 1619), con Carlo Emanuele II verso il Po (dal 1673) e con Vittorio Amedeo II a ovest, verso la Porta Susina (dal 1703).

Le tavole degli ampliamenti si alternano ai disegni di Palazzo Madama all’epoca delle due Madame Reali di Savoia. L’intervento di Cristina di Francia portò alla copertura della Corte Medievale e alla creazione di una grande sala al primo piano, oggi Sala del Senato. Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours rinnovò l’appartamento del primo piano e chiamò Filippo Juvarra a realizzare lo scalone monumentale e la facciata, capolavoro dell’architettura barocca (1718 – 1721).

[Francesco Corni (Strambino, 1994). Palazzo Madama dopo il 1865, prima del restauro di D’Andrade]

Seguì l’espansione territoriale dagli anni Quaranta dell’Ottocento nella zona di Porta Nuova, nel quartiere di San Salvario e nella zona Vanchiglia, con la costruzione dell’edificio simbolo della Mole Antonelliana. Le sale di Palazzo Madama videro il succedersi di uffici pubblici, abitazioni private e grandi eventi. Vi trovarono sede la Regia Pinacoteca, il Senato del Regno, l’Osservatorio astronomico. Qui venne dichiarata l’Unità d’Italia. Dal 1864 l’intervento di restauro dell’architetto Alfredo D’Andrade ricondusse il monumento verso il suo aspetto medievale.
Il percorso si chiude con il Novecento e con l’arrivo nel 1934 del Museo Civico d’Arte Antica.

[Francesco Corni (Strambino, 2002). Veduta d’insieme di Palazzo Reale con la zona di comando di Piazza Castello nel XVII secolo]

PALAZZO MADAMA CUORE DI UN SISTEMA MUSEALE 
Scopo del progetto è restituire alla sensibilità dei visitatori il ruolo essenziale di Palazzo Madama nel suo essere il cuore pulsante di Torino, la cui crescita e sviluppo è riflessa dall’evoluzione della città. Palazzo Madama perno di un sistema di città corte che vede, in poche centinaia di metri, svilupparsi nei secoli quanto è ora divenuto uno dei grandi percorsi museali europei: dalla Real Chiesa di San Lorenzo a Palazzo Chiablese, al Duomo, a Palazzo Reale con la Cappella della Sindone e le sue aree archeologiche, la Galleria Sabauda, l’Armeria Reale e la Biblioteca Reale.

Ma anche le segreterie di Stato con la prefettura, l’Archivio di Stato e il Teatro Regio, la Cavallerizza Reale e il Museo del Cinema, l’Accademia Albertina e la Biblioteca Nazionale, Palazzo Carignano e l’Accademia delle Scienze con il Museo Egizio. Decine di chilometri di luoghi della e per la cultura, che trovano una chiave di interpretazione nelle immagini e nei testi della Corte Medievale di Palazzo Madama, nuovamente restituito alla sua funzione di porta d’accesso alla Torino capitale europea.

Catalogo edito da Ink Line Edizioni.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 24 agosto 2022
Immagine di copertina: Francesco Corni (Strambino, 1997).
Palazzo Madama all’epoca di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.

LA PORTA DELLA CITTÀ 
Dal 21 settembre 2022
Biglietto incluso in quello di ingresso al museo

Palazzo Madama –Museo Civico d’Arte Antica,
piazza Castello, Torino
palazzomadama@fondazionetorinomusei.it  
t. 011 4433501  
Prenotazioni: 011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com
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www.palazzomadamatorino.it