Al Museo Civico Archeologico di Bologna oltre 100 opere in prestito dal Museo Nazionale di Napoli raccontano l’arte dei pictores dell’area vesuviana.

Se nel mondo della Grecia classica i pittori erano considerati “proprietà dell’universo”, come ricorda Plinio il Vecchio, al tempo dei romani i pictores erano visti come abili artigiani, e solo alcuni di loro conquistarono, per la qualità e la raffinatezza delle loro creazioni, il ruolo di artisti. Il loro operato, da mestiere riservato alle classi sociali marginali, come schiavi e liberti, diventa arte che qualifica chi la pratica.

[Figura femminile, Pompei, VI, 9, 2-13, Casa di Meleagro, tablino (8), parete est, registro superiore stucco – affresco, I secolo d.C. – IV stile]

“I Pittori di Pompei”, una delle mostre più attese della stagione espositiva autunnale in Italia, è aperta dal 23 settembre 2022 fino al 19 marzo 2023 (prorogata fino al 1 maggio) al Museo Civico Archeologico di Bologna. Curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre, l’esposizione è frutto dell’accordo di collaborazione culturale e scientifica tra Comune di Bologna | Museo Civico Archeologico e Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che prevede il prestito eccezionale di oltre 100 opere di epoca romana appartenenti alla collezione del museo partenopeo, in cui è conservata la più grande pinacoteca dell’antichità al mondo.

[Admeto e Alcesti]

Attraverso un viaggio nella società del I secolo d.C., il progetto espositivo pone al centro le figure dei pictores, ovvero gli artisti e gli artigiani che realizzarono gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e dell’area vesuviana. L’importantissimo patrimonio di immagini che questi autori hanno lasciato – splendidi affreschi dai colori ancora vivaci, spesso di grandi dimensioni – restituisce infatti il riflesso dei gusti e i valori di una committenza variegata e consente di comprendere meglio i meccanismi del sistema di produzione delle botteghe. Sono pochissime le informazioni giunte a noi sugli autori di queste straordinarie opere e quasi nessun nome è noto.

[Ercole e Onfale, Pompei, IX, 3, 5, Casa di Marco Lucrezio, triclinio 16, parete est, sezione centrale, dipinto Fresco, I secolo d.C. – IV stile]

A Bologna, per la prima volta, viene esposto un corpus di straordinari esempi di pittura romana provenienti, solo per citarne alcune, dalle domus del Poeta Tragico, dell’Amore punito, e dalle Ville di Fannio Sinistore a Boscoreale, e dei Papiri a Ercolano. Rivivere scene di accoglienza dell’ospite, raffinate immagini di paesaggi e giardini, architetture, ma anche ammirare gli strumenti tecnici di progettazione ed esecuzione del lavoro: colori, squadre, compassi, fili a piombo, disegni preparatori, reperti originali ritrovati nel corso degli scavi pompeiani, comprese coppe ancora ripiene di colori risalenti a duemila anni fa. Ancora, triclini, lucerne, brocche, vasi, riaffiorati negli scavi e raffigurati negli affreschi in mostra.La mostra propone infine la ricostruzione di interi ambienti pompeiani come quelli della Casa di Giasone e, ancora di più della straordinaria domus di Meleagro con i suoi grandi affreschi con rilievi a stucco.

Una ricca offerta didattica è rivolta non solo alle scuole ma anche alle famiglie e al pubblico adulto.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, settembre 2022

I PITTORI DI POMPEI
23 settembre 2022 – 19 marzo 2023 (prorogata fino al 1 maggio)

Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2, 40124 Bologna
Infoline e prevendite:
Tel. +39 02 91446110
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ipittoridipompei.it