La mostra visionaria dell’artista contemporaneo in dialogo con un capolavoro di Tintoretto e con il patrimonio artistico delle Gallerie Estensi.
Nella sede di Modena delle Gallerie Estensi è in corso, fino alla fine di gennaio 2023, la mostra “Simon Starling. Metamorfuoco. Sotto la luce di Tintoretto”, installazione innovativa incentrata su un’unica opera che collega alcuni temi del nostro tempo allo straordinario patrimonio artistico del museo. Il titolo fa riferimento anche all’attuale siccità e più in generale agli effetti dei cambiamenti climatici, diventando un’allegoria del mondo contemporaneo, di una tecnologia che destabilizza un ecosistema che l’uomo non riesce più a gestire.
L’esposizione è parte di un programma varato nel 2021 dal titolo “artist in residence”, articolato da Gianfranco Maraniello (recentemente nominato alla Direzione dell’Area Musei d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano). Il programma vede ogni anno un’artista contemporaneo venire ad abitare il museo e stabilire con esso un rapporto dialettico.
Il primo invito è stato rivolto a Simon Starling (1967), figura di spicco della scena britannica e internazionale, i cui interventi sono stati ospitati in diversi importanti musei ad ogni latitudine del mondo e nelle principali rassegne d’arte come la Biennale di Venezia. Sue opere sono presenti nelle collezioni del Centre Pompidou di Parigi, della Tate Modern di Londra, del Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Nel 2005 è stato insignito del prestigioso Turner Prize.
Prima di concepire l’opera, Simon Starling ha effettuato sopralluoghi e soggiorni presso la Galleria Estense di Modena, la Pinacoteca di Ferrara, il Palazzo Ducale di Sassuolo e, con il curatore Maraniello, ha visitato diversi siti della regione. La sua attenzione si è rivolta in particolare al ciclo pittorico di Tintoretto (1518-1594) ispirato a Le Metamorfosi di Ovidio e, nello specifico, al quadro della Caduta di Fetonte.
Il dipinto del grande artista veneziano, originariamente collocato a soffitto di un palazzo di Venezia e in seguito nel Palazzo Ducale di Modena, viene riposizionato in alto, in orizzontale, obbligando il visitatore ad alzare lo sguardo recuperando la prospettiva di una scena che rappresenta il precipitare dal cielo del figlio del Sole. Secondo il mito, Fetonte tentò di dimostrare la sua divina discendenza guidando il carro solare per un giorno, ma perse il controllo del mezzo che precipitò avvicinandosi troppo alla terra, provocando incendi e asciugando fiumi. Zeus intervenne colpendo il carro con un fulmine e fece precipitare Fetonte nelle acque del fiume Eridano, che per molti interpreti coincide con il fiume Po.
Simon Starling ha guardato al fuoco come ambivalente simbolo di capacità di trasformazione e rischio di distruzione, attingendo alla mitologia e alle ricorrenti immagini di combustioni nella letteratura greca e latina. A partire dalle illustrazioni selezionate dalle pagine di preziosi volumi della Biblioteca Estense, l’artista ha realizzato il disegno di una pavimentazione ceramica, realizzata in gres porcellanato grazie a una tecnologia di stampa digitale di ultima generazione. Starling così immerge il visitatore in un ambiente da percorrere e da cui ammirare il capolavoro di Tintoretto sulla propria testa.
Si aggiungono precedenti lavori di Starling riferibili ad analoghi temi, come Carbon Hiroshima o la proiezione di diapositive di Autoxylopyrocycloboros che documenta il viaggio/azione dell’artista su una barca alimentata dal proprio stesso legno combusto nella stufa-motore fino all’insostenibile precarietà del natante che finisce con l’affondare.
Nel medesimo spazio espositivo, sono collocati telescopi realizzati a mano dall’architetto Mike Davies, e il mascherone utilizzato nella fabbricazione della carrozzeria della lussuosa giulietta Alfa Romeo, versione contemporanea del carro di Fetonte, solido nella sua struttura lignea e al tempo stesso fragile perché infiammabile.
Un autoritratto di Starling, una sorta di avatar animato a metà tra robotica e tradizione artigianale giapponese per la fabbricazione delle maschere, parla ai visitatori pronunciando un lungo discorso che è insieme una scultura dinamica e un accompagnamento da cantastorie nell’illustrazione poetica della storia dell’umanità nella sua relazione con il fuoco.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 8 settembre 2022
METAMORFUOCO. SOTTO LA LUCE DI TINTORETTO
9 settembre 2022 – 31 gennaio 2023
Gallerie Estensi
Largo Porta Sant’Agostino 337 Modena
Tel. 059-4395711
www.gallerie-estensi.beniculturali.it/galleria-estense