Restituito alla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia un volume ottocentesco.
Il libro edito nel 1890, ristampa del celebre “Canzoniere” di Francesco Petrarca, era stato recentemente sequestrato a un privato cittadino dai Carabinieri del Reparto dell’Arma specializzato nelle attività di prevenzione e repressione dei reati commessi ai danni del patrimonio culturale. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Gorizia, aveva preso avvio dal quotidiano monitoraggio dei siti di e-commerce svolto dai militari del Nucleo TPC di Udine. In particolare, era stata notata un’inserzione online relativa a un testo le cui immagini fotografiche presentavano, sul frontespizio, due vistosi timbri a umido, il più recente dei quali faceva riferimento alla “Biblioteca Magistrale Gorizia”.
Gli accertamenti successivi hanno confermato che la biblioteca citata, istituita nel capoluogo isontino nel 1923, aderente alla Federazione italiana delle biblioteche popolari di Milano, già di proprietà dell’Ente Nazionale Assistenza Magistrale (ENAM), aveva svolto, fino agli anni Ottanta, la funzione di biblioteca di aggiornamento per i maestri elementari e di ausilio per i partecipanti al concorso magistrale, oggi in carico alla Biblioteca Statale Isontina.
Il Direttore Caburlotto ha confermato la proprietà del Fondo citato sin dal 2011, proveniente dal Consorzio Isontino Servizi Integrati (CISI), che negli anni Novanta l’aveva utilizzata come laboratorio didattico per disabili. Finito nei magazzini dell’ex ospedale psichiatrico di Gorizia presso Parco Basaglia, venne assunto in carico dalla BSI, che ne gestisce gli 8 mila volumi, che riguardano varie discipline, fra cui spicca la sezione psico-pedagogica.
Alla biblioteca magistrale vera e propria sono uniti altri fondi provenienti da biblioteche del goriziano e dell’Istria – tra gli altri di Salcano, di Pola, dell’Istituto magistrale “Slataper” – e la sezione goriziana della biblioteca dell’Istituto nazionale di cultura fascista. Della biblioteca magistrale, sono conservati parte del catalogo alfabetico a schede Staderini, il catalogo topografico in più volumetti, i registri dei prestiti e una serie di timbri di proprietà. È conservato anche un fascicolo con pratiche amministrative varie e rendiconti contabili.
Il venditore, residente a Gorizia, era inconsapevole della natura pubblica del bene culturale che egli aveva ereditato dai discendenti di un lontano parente originario di Caporetto, oggi in Slovenia.
Presso la Biblioteca Statale Isontina (BSI) a Gorizia, lo scorso 4 ottobre 2022, il libro è stato restituito al Direttore, Dott. Luca Caburlotto – che ricopre ora doppio incarico, essendo anche Soprintendente archivistico del Friuli Venezia Giulia – dal Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Udine, Magg. Lorenzo Pella, alla presenza dell’Assessore alla Cultura ed allo Sviluppo Turistico del Comune di Gorizia, Dott. Fabrizio Oreti e del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Luciano Giuseppe Torchia. Questa riconsegna assume un ulteriore significato alla luce del ruolo di Capitale Europea della Cultura che Gorizia e Nova Gorica ricopriranno nel 2025.
M.C.S. 4 ottobre 2022