Da Bottegantica in mostra dipinti acquerelli disegni, noti e inediti, del grande maestro dell’Otto-Novecento italiano.

A quattro anni dall’ultima mostra dedicatagli, la Galleria milanese torna a omaggiare il celebre artista con un’esposizione monografica dedicata al fascino intramontabile della sua opera, dal titolo “Eterno Boldini”, dal 14 ottobre al 3 dicembre 2022 a ingresso libero.

La mostra, a cura di Francesca Dini, massima esperta dell’artista e autrice del Catalogo ragionato, ripercorre la carriera del pittore Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) dai primi anni parigini ai ritratti femminili d’inizio Novecento, accostando opere note e inedite. La mostra riunisce un’ampia selezione di dipinti, acquerelli e disegni, con l’intento di mettere in luce la versatilità dell’artista, fine compositore delle sue opere, raffinato disegnatore e virtuoso pittore.

[Boldini, Scena galante nel Parco di Versailles 1877]

I primi anni parigini durante i quali Boldini lavorò per la famosa Maison Goupil sono rappresentati da due ricercati olii di piccole dimensioni, pregevoli nella resa cromatica e nei dettagli: Vecchia canzone, dipinta intorno al 1871 secondo quella manière à la mode nel solco della pittura di Meissonier e Fortuny, molto apprezzata all’epoca; e Scena galante nel Parco di Versailles del 1877, una scena vezzosa e leggiadra tra due innamorati in costume settecentesco. Per poter meglio cogliere lo sfarzo rococò e osservare la vegetazione del parco e l’elemento luminoso, Boldini soggiornò per un breve periodo a Versailles. Proprio il parco della Reggia francese rimase nell’immaginario boldiniano, rievocato in alcuni disegni di fine secolo, come Colonnade à Versailles (1890-1899).

L’eleganza, la raffinatezza e l’internazionalità del milieu artistico parigino fanno da sfondo anche a un inedito acquerello, L’atelier dell’artista, databile al 1874 circa. L’ambientazione dell’atelier è rievocata nel Ritratto del pittore Joaquin Araujo y Ruano, collega e amico di Boldini, e gli oggetti disseminati per terra – tra cui un liuto a strisce bianche e nere – richiamano la collezione personale di Mariano Fortuny.

[Giovanni Boldini: Gondole davanti a Piazza San Marco, 1895 circa]

A questo primo periodo parigino risalgono anche alcune figure a mezzo busto presenti in mostra, come La spagnola (1878 circa), o ritratti come La Rejane in scena (1878-1884 circa), un olio inedito dedicato all’attrice Gabrielle Rejane, raffigurata a più riprese dall’artista suo grande estimatore.

Attenzione viene data in mostra alla resa del paesaggio, in particolare dell’amata Venezia, visitata più volte fin dalla fine degli anni ‘80 e catturata non solo in innumerevoli dipinti, tra cui Gondole davanti a Piazza San Marco (1895 circa) ma anche in molti disegni, dal tratto ora fitto e dinamico come in Palazzi sul Canal Grande (1890-1899), ora più tenue e sintetico come in Ormeggi e gondole (1880-1889).

[Giovanni Boldini: Señora Matías de Errázuriz Ortúzar, née Josefina Virginia de Alvear Fernández Coronel, 1912]

Alla grande stagione dei ritratti di inizio Novecento si riferiscono il Ritratto di Lady Nanne Schrader, nota concertista e organizzatrice di eventi musicali che Boldini raffigurò nel 1903, e il Ritratto della Señora Matías de Errázuriz Ortúzar (1912), appartenente a una delle famiglie più influenti dell’Argentina e moglie dell’Ambasciatore cileno a Parigi, immortalata a più riprese da Boldini.

Infine, oltre a una selezione di disegni provenienti dall’Atelier dell’artista, è esposto anche un inedito album di disegni databili al 1879-1880 circa.


C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, ottobre 2022
Immagine di copertina:
Boldini, Ritratto di Lady Nanne Schrader nata Wiborg 1903



[Boldini, Vecchia canzone 1871-72]

ETERNO BOLDINI
14 ottobre – 3 dicembre 2022
Ingresso libero

Galleria Bottegantica
Via Manzoni 45, Milano
(+39) 02 62695489 – (+39) 02 35953308
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