Al Teatro Alighieri va in scena la Trilogia d’Autunno del Ravenna Festival. Sul podio tre allievi dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti. Regia Ivan Alexandre.

Vienna 1783: un giovane compositore incontra un poeta italiano; il nome del primo è Wolfgang Amadeus Mozart, quello del secondo Lorenzo Da Ponte. È fra le più felici circostanze della storia del teatro musicale, un sodalizio che ci ha regalato quella che è da sempre, nel cuore degli appassionati, la trilogia lirica per eccellenza.

I dieci anni della Trilogia d’Autunno, che Ravenna Festival ha introdotto per la prima volta nel 2012, si festeggiano proprio con Le nozze di FigaroDon Giovanni e Così fan tutte, che si alternano sul palcoscenico del Teatro Alighieri, sera dopo sera, dal 31 ottobre al 6 novembre 2022. Così il Festival corona la propria XXXIII edizione con tre produzioni per le quali intreccia le forze a quelle di due fra i teatri più antichi d’Europa, lo svedese Drottningholms Slottsteater e l’Opéra Royal de Versailles.

[Yashima Conti Renzetti]

Sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini salgono Giovanni Conti (originario di Varese, ha studiato a Milano e Stoccarda), Erina Yashima (nata in Germania da famiglia giapponese), e Tais Conte Renzetti (nata in Brasile, ha studiato a Vienna) accomunati dall’essere stati allievi dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti.
Guida il Coro Cherubini e il Coro 1685 dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Verdi” di Ravenna, Antonio Greco.

Alla regia Ivan Alexandre; firma scene e costumi Antoine Fontaine, che con Alexandre cura anche le luci. «Sono titoli diversi, ma li portiamo in scena con coerenza estetica – sottolinea il regista Ivan Alexandre, che ha ideato lavori per la Staatsoper di Vienna, il Palais Garnier e la Mozartwoche di Salisburgo – raccontando la storia dello stesso personaggio: un libertino che chiamiamo Cherubino nella sua giovinezza, Don Giovanni in età adulta e infine Don Alfonso in età avanzata. Così il giovane innamorato dell’Amore diventa un rubacuori che, una volta invecchiato, spingerà i giovani a replicare i suoi vizi di un tempo. È come se un cuore solo battesse in tre petti diversi, un ‘ciclo del desiderio’ in cui ogni titolo può esistere anche a sé stante ma il presentarne l’intera sequenza, oltre a creare un insieme coerente, conferisce un significato particolare a ciascuna delle opere. Sono tre momenti di vita amorosa realizzati con lo stesso materiale, drammi familiari in cui la vita quotidiana diventa una strabiliante avventura.

Abbiamo voluto in qualche modo ritornare alla spontaneità dei teatri itineranti di un tempo: tavolini da trucco, servimuti e paraventi sono sparsi sul palco. Non ci sono quinte, nulla è appeso per aria (tranne qualche luce), non ci sono botole, solo poche strutture in legno e alcuni bozzetti su tele mobili».

APPROFONDIMENTO: I TITOLI E GLI INTERPRETI

[Le nozze di Figaro ©Mats Bäcker]

LE NOZZE DI FIGARO 
Nel corso di quattro atti, la storia de Le nozze di Figaro (31 ottobre, 4 novembre 2022) si sviluppa, e si attorciglia, attorno al tentativo del Conte di Almaviva, il cui ruolo è affidato al baritono Clemente Antonio Daliotti, di imporre lo ius primae noctis a Susanna, che ha il timbro inconfondibile di Arianna Vendittelli, cameriera della Contessa, Ana Maria Labin, e promessa sposa del Figaro di Robert Gleadow (la cui presenza scenica di grande impatto è uno dei fils rouges di questa Trilogia). È invece il mezzosoprano italo-francese Lea Desandre a vestire i panni dell’indimenticabile Cherubino, tra le principali forze motrici del turbinio di mariti beffati, scaltre dame di compagnia, nobilastri… Completano il cast Manon Lamaison come BarbarinaNorman D. Patzke come Bartolo e AntonioValentina Coladonato come MarcellinaPaco Garcia come Don Basilio e Don Curzio.
Al fortepiano siede Lars Henrik Johansen, coinvolto anche per gli altri due titoli; i cori sono affidati alla compagnia di canto.

[Don Giovanni ©Mats Bäcke]

DON GIOVANNI
Là dove la Commedia dell’Arte incontra il soprannaturale e il lirismo proprio dell’opera “seria”, là dove tragico e comico convivono, là è Don Giovanni (1 e 5 novembre 2022), tornano in scena Arianna Vendittelli e Robert Gleadow, rispettivamente come Donna Elvira e il servitore Leporello, mentre il protagonista eponimo è il baritono Christian Federici. Il suo Don Giovanni, destinato a un finale infernale dopo le scorribande erotiche e non, tenta di sedurre con l’inganno la Donna Anna di Iulia Maria Dan, promessa al Don Ottavio di Julien Henric, e finisce per ucciderne in duello il padre, il Commendatore affidato al basso Callum Thorpe. Nello spirito della Commedia dell’Arte, che prevede l’avvicendarsi degli interpreti in ruoli diversi, Thorpe interpreta anche il contadino Masetto, mentre la sua sposa Zerlina – anch’ella oggetto delle mire di Don Giovanni, è Chiara Skerath.
In questo caso Antonio Greco guida il Coro Luigi Cherubini

[Così fan tutte ©Mats Bäcker]

COSÌ FAN TUTTE
La scuola degli amanti a cui fa riferimento il titolo del Così fan tutte (2 e 6 novembre 2022) ha un solo maestro: Don Alfonso,di nuovo Christian Federici, è architetto della scommessa che si trasforma in crudele burla; sua esilarante complice è la cameriera Despina, ovvero il mezzosoprano Miriam Albano. I giovani ufficiali Guglielmo e Ferrando che scommettono sulla fedeltà delle loro fidanzate sono Robert GleadowAnicio Zorzi Giustiniani. Fiordiligi e Dorabella, che si fanno sedurre l’una dal fidanzato dell’altra, sono invece Ana Maria LabinJosé Maria Lo Monaco.
Impegnato per questo titolo il Coro 1685 dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” di Ravenna, sempre preparato da Antonio Greco.

 M.C.S.
Fonte: ufficio Stampa, 13 ottobre 2022
Immagine di copertina: Così Fan tutte ©Mats Bäcker

TRILOGIA D’AUTUNNO 2022 DI RAVENNA FESTIVAL
31 ottobre – 6 novembre 

Info e prevendite:
Biglietteria Teatro Alighieri 0544 249244 
www.ravennafestival.org