Il Maestro del surrealismo alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. In mostra la scultura monumentale, le sculture museali in bronzo, i libri illustrati, gli oggetti in pasta di vetro.

“L’unica differenza tra un uomo folle e Dalì è molto semplice: Dalì non è affatto pazzo!”, diceva lo stesso Salvador Dalí (Figueres 1904 –1989). Non solo pittore ma artista poliedrico nel vero senso della parola, l’indiscusso Maestro del Surrealismo non si limitò alla produzione pittorica. Vetro-cristallo, mobili, gioielli e soprattutto sculture in bronzo: la sua arte sgorgava da qualsiasi strumento o materiale avesse a disposizione.

[Dance of Time II © AIP Art Investment Partners SL]

Da questo presupposto è nata “Salvador Dalí. The exhibition”, prodotta da Next Exhibition in collaborazione con The Dalí Universe, società che gestrice una delle più grandi collezioni private di opere dell’artista al mondo, e con Associazione Culturale Dreams. Nelle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi è allestita, dal 12 novembre 2022 al 19 febbraio 2023, questa mostra unica nel suo genere, una collezione inedita per la città di Torino. L’esposizione, che rivela aspetti di Dalì sconosciuti ai più, è composta da una scultura monumentale, le sculture museali in bronzo, i libri illustrati e gli oggetti in pasta di vetro. Queste stesse opere, già concesse in prestito a più di cento musei internazionali, hanno girato il mondo attirando oltre dodici milioni di persone.

[Woman Aflame © AIP Art Investment Partners SL]

IL PERCORSO ESPOSITIVO
Ospita sculture di grande formato, in cui il gioco surrealista delle connessioni e delle trasformazioni si propone in tutta la sua magia, mentre le ossessioni visive dell’artista prendono forma nello spazio attraverso la manipolazione fisica degli oggetti. Tra questi, La danza del tempo (1979-1984) e La nobiltà del tempo (1977– 1984), la contrapposizione tra L’uomo con la farfalla (1968-1984) e La donna in fiamme (1980), L’elefante spaziale (1980) e Il cavaliere surrealista (1971 – 1984). Si presentano al pubblico due simboli identificativi di Dalí: l’orologio molle e l’elefante con le gambe sottili, simboli della relatività del tempo e della distorsione dello spazio.

[Space Elephant © AIP Art Investment Partners SL]

I capolavori in vetro e cristallo stupiscono per cromie e forme, conducendo il visitatore ai bronzi, come Il violino (1966) che con le sue forme sinuose ricorda una schiena umana o ai due preziosissimi Caducei (1983) in oro 18 carati, argento e ametista. Oltre che pittore, scultore, regista, scrittore e designer, l’artista fu illustratore e anche questa produzione, quasi inedita, è testimoniata in mostra.

La connessione tra le opere viene curata da Beniamino Levi, uno dei maggiori esperti di Salvador Dalí che conobbe personalmente nelle sue residenze parigine e nella sua terra natale, la Spagna. Levi rimase affascinato da alcune delle prime opere scultoree del Maestro, tanto da spronarlo a esprimere nuovamente la sua arte in forma scultorea, commissionandogli una serie di bronzi basati sulle immagini surrealiste più famose della sua incredibile carriera.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 27 ottobre 2022

SALVADOR DALÍ. THE EXHIBITION
12 novembre 2022 – 19 febbraio 2023

Palazzina di Caccia di Stupinigi
Piazza Principe Amedeo 7 – Nichelino (TO)
www.daliexhibition.it