Torino torna a illuminarsi trasformando il suo cielo in un museo, da ottobre e per tutto il periodo natalizio. Tre nuove opere nella collezione d’arte contemporanea luminosa della città.
Un percorso espositivo d’arte contemporanea totalmente innovativo che, in venticinque anni, ha coinvolto decine di artisti di fama internazionale italiani e stranieri chiamati a interpretare la luce.
Le Luci d’artista sono nate nel 1998 per volontà della Città di Torino come inedite luminarie per celebrare le feste natalizie e da subito sono diventate oggetto di un obiettivo ambizioso: creare una collezione pubblica di installazioni d’arte contemporanea, espressione di “una cultura alta capace di comunicare con tutti”, come affermava Fiorenzo Alfieri che ne era stato il visionario ideatore. A lui è dedicata questa 25a edizione, per la quale la Città di Torino ha voluto realizzare tre nuove opere, create da Giorgio Griffa, Renato Leotta e Grazia Toderi grazie all’aiuto di preziosi partner e alla generosità degli artisti.
La manifestazione è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione Torino Musei e in collaborazione con la Fondazione per la Cultura. Le installazioni luminose – 26 luci delle quali 17 allestite nel centro città e 9 nelle altre Circoscrizioni – sono visibili dal 27 ottobre 2022 all’8 gennaio 2023. Con attenzione al tema dei consumi, oltre all’uso di sistemi innovativi e luci a led a basso impatto, il ‘museo a cielo aperto’ quest’anno subisce una riduzione negli orari (da domenica a giovedì, spegnimento ore 22. Spegnimento ore 24 il venerdì e il sabato, e nel periodo dal 19 dicembre al 2 gennaio 2023).
Luci d’Artista rinnova Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea, public program che valorizzale opere attraverso incontri educativi e formativi. Si aggiungono progetti e prestiti internazionali.
LUCI D’ARTISTA CITY TOUR
Le installazioni della 25a edizione di Luci d’Artista, potranno essere ammirate dall’alto durante un tour di un’ora con il bus panoramico City Sightseeing® Torino. Le storie delle opere saranno raccontate da una guida turistica in lingua italiana, inglese e francese. Informazioni e prenotazioni: www.city-sightseeing.it/it/tour-luci-dartista/ infotorino@city-sightseeing.it Tel: +39 011 19464500
APPROFONDIMENTI:
LE NUOVE OPERE LUMINOSE
La 25a edizione di Luci d’Artista si arricchisce di tre nuove opere, che entrano a far parte del patrimonio cittadino.
Generosamente donata da Giorgio Griffa, maestro riconosciuto a livello internazionale, “Azzurrogiallo” è collocata nei Giardini di piazza Cavour ed è realizzata nell’ambito del progetto ‘дети – Bambini’ di Cultura Italiae. Si tratta di un’installazione sospesa che appare come un flusso di energia luminosa composta da miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo.
L’opera si integra con la natura circostante, abbraccia spazi vuoti e presenze arboree e si snoda come sospesa tra terra e cielo, accanto alla scuola Niccolò Tommaseo, tra le prime istituite a Torino, nel 1877. Il passaggio coperto dalle luminarie evoca la ‘Notte stellata’ di van Gogh.
Sempre all’interno del progetto “дети – Bambini” di Cultura Italiae, sul tetto dell’Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna di Torino, in piazza Polonia e all’ingresso di corso Spezia, campeggia un’installazione luminosa regolata dalla luna: “io, sono nato qui” di Renato Leotta, artista di rilievo della nuova generazione. L’opera ha il carattere di una poesia ermetica. È una luce viva e sensibile ai cambiamenti di energia che governano i sentimenti e la vita di chiunque, a partire dall’artista stesso che sceglie di condividere i propri stati d’animo con chi passa e la osserva, in un dialogo ideale. La luminosità potrà infatti essere modificata da remoto. Ogni sera, così come la luna risplende sempre diversa sulla natura, Leotta conferisce alla scritta sfumature di intensità emotiva sempre diverse.
Visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana si eleva un grande punto interrogativo “…?…”, segno comprensibile in ogni lingua, animato da una luce scintillante. L’opera di Grazia Toderi non è un interrogativo immobile, ma si rinnova a ogni sguardo. Rivolta verso la piazza e il mercato, verso la città e ognuno di noi, si staglia nella notte invitandoci a mantenere un ‘dubbio luminoso’. Grazia Toderi è una delle artiste più rappresentative delle ricerche avviate in Italia negli anni ’90 e focalizzate sull’immagine. Lavora con disegno, luce, fotografia e video. Ha esposto in importanti musei e ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, tra cui il Leone d’Oro della Biennale di Venezia nel 1999.
LE ALTRE 23 LUCI CHE ILLUMINANO LA CITTÀ
Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6); Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti nella Galleria Subalpina; Volo su… di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3);
Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina; L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto nella Galleria Umberto I; Planetario di Carmelo Giammello, 14 costellazioni disegnate con neon fluorescenti, globi e punti luminosi, secondo lo schema di una mappa astronomica che, tra fedeltà scientifica e invenzione creativa, annulla la distanza fisica che intercorre tra l’uomo e le stelle, in via Roma;
Migrazione (Climate change) di Piero Gilardi, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo nella Galleria San Federico; Le panchine Illuminated benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4); Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8); Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto, un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; Doppio passaggio (Torino) di Joseph Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose in via Carlo Alberto; Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana (n.d.r. foto di copertina), segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; Concerto di parole di Mario Molinari in piazza Polonia (Circoscrizione 8);
Vento solare di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; L’amore non fa rumore di Luca Pannoli ai Murazzi del Po; Palomar di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nel profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio; Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica – facciata del mercato coperto Antica Tettoia dell’Orologio (Circoscrizione 7); My noon del tedesco Tobias Rehberger, un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario piazza Bodoni; Ice cream light della berlinese di adozione Vanessa Safavi in piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2); Noi di Luigi Stoisa, figure rosse che si intrecciano in via Garibaldi; Luce fontana ruota di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8) che quest’anno si accenderà dall’8 dicembre.
PUBLIC PROGRAM INCONTRI ILLUMINANTI CON L’ARTE CONTEMPORANEA
Novembre 2022 – Aprile 2023
Per il 25° anniversario di Luci d’Artista, la Città ha affidato alla Fondazione Torino Musei la promozione e la valorizzazione del Public Program, un percorso di iniziative e attività che integrano l’installazione delle opere luminose sul territorio cittadino. Il calendario di proposte educative rivolte alle scuole, ai docenti e alle famiglie, comprende performance artistiche, conferenze, visite guidate, workshop, seminari, incontri e cicli di laboratori.
Si amplia la rete dei soggetti coinvolti. Sono sei i musei torinesi che promuovono azioni e dibattiti grazie ai loro Dipartimenti Educazione: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM – Galleria civica di Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e PAV Parco Arte Vivente.
TORINO OMAGGIA LUCI D’ARTISTA
GIARDINO BAROCCO VERTICALE di Richi Ferrero
The Number 6, via Alfieri 6
«(…) nasce dal desiderio di reinterpretare la presenza del giardino barocco originale quale citazione dello ‘spazio onirico’, momento di raffinata e rigorosa decorazione dello spazio comune. Il luogo originale non esiste e non può esistere più, ma la sua memoria rinasce oggi, nella verticalità che dalla corte sale ai tetti per vivere come giardino-citazione sospeso nell’aria. (…) avvalendosi della leggerezza delle emissioni
luminose, restituisce alla memoria quello che era il segno caratteristico delle aree comuni».
L’ALBERO DEL PAV di Piero Gilardi
Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31
Quest’albero, arabescato di luce colorata, è un augurale preludio simbolico per i cittadini che si avventurarono nel Parco d’Arte Vivente, tra le macchie di verde profumato alla ricerca dei segni di un’arte ecologica che celebra il nostro reincanto per la natura.
α-CROMACTIVE di Migliore+Servetto
Grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3
L’installazione luminosa site specific è un’opera dinamica, un’onda di colore sensibile ai mutamenti della luce.
SINTESI ‘59 di Armando Testa
Piazza XVIII Dicembre (Stazione di Porta Susa)
Una sfera e una mezza sfera di acciaio nero, di circa 5 metri di altezza, ricordano a Torino l’estro e lo stile di Armando Testa, uno dei più grandi creativi italiani della cultura visiva contemporanea, ideatori di simboli entrati a far parte dell’immaginario collettivo.
LUCE IN CATTEDRA di Polito in Light – team studentesco
Castello del Valentino, Corte d’Onore, viale Pier Andrea Mattioli 39
Tecnologia ed espressione artistica si uniscono per focalizzare l’attenzione sul tema dell’uso della luce nel contesto urbano. Progettata con il LAMSA Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali del Politecnico di Torino.
MONUMENTO 1706 di Luigi Nervo
Incrocio tra le vie Pianezza e Foglizzo
Scultura-monumento in acciaio inox realizzata nel 2006 per celebrare i trecento anni dall’assedio di Torino e che riporta la data di questo evento storico (1706). Nervo definì il progetto «Un vibrare di forme che si manifesta come materia in formazione. Materia che scaturisce e germoglia dalle crepe della terra diventa prima numero e poi cifra-simbolo capace di evocare e raccontare nella sequenza: materia-cifra- storia».
ANATOMIA UMANA di Salvatore Astore
Corso Galileo Ferraris, Mastio della Cittadella, fronte via Cernaia
Scultura monumento a carattere permanente in acciaio inox, alta più di cinque metri, realizzata per celebrare il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci. Costituita da due corpi verticali percorsi in superficie da saldature ben evidenti e caratterizzati da due ampi fori sagomati a forma di calotta cranica, l’opera dialoga armonicamente con l’ambiente circostante valorizzando le diverse prospettive urbane.
L’ALBERO ORIZZONTALE DI PIAZZA MONTALE
Piazza Montale – da dicembre 2022
Allestimento luminoso partecipato realizzato dal Tavolo Vallette, in collaborazione con la Casa di Quartiere, le Officine Caos della Circoscrizione 5 e Iren.
FLAMMARION di Oliviero Rinaldi
Italgas, Largo Regio Parco e corso Palermo
Nella sua collocazione diffusa sul territorio urbano, Flammarion si ispira al concetto delle costellazioni quali insiemi di corpi celesti distribuiti nello spazio con uno schema geometrico riconoscibile, studiate e divulgate a fine Ottocento dall’astronomo Camille Flammarion.
LE SCULTURE DI LUCE ALLA VENARIA REALE di Marinella Senatore
Reggia e Città di Venaria dal 4 novembre 2022 al 26 febbraio 2023
Assembly, la scultura di luce di Marinella Senatore è allestita a Venaria Reale grazie al sostegno del PAC 2021, il Piano per l’Arte Contemporanea della Direzione Generale Creatività del Ministero della Cultura, con il quale il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude l’ha potuta acquisire. Con la collaborazione della Città di Venaria Reale, nell’ambito della mostra dedicata, la stessa opera sarà esposta dal 4 novembre 2022 al 26 febbraio 2023 nella piazza dell’Annunziata di Venaria. Assembly si ispira alle tradizionali strutture architettoniche illuminate che, a partire dal XV secolo, venivano utilizzate nelle celebrazioni pubbliche all’aperto nel Sud Italia e che Marinella Senatore rende “spazi relazionali” attraverso l’inserimento di citazioni e motti di empowerment ed emancipazione. Nell’Anticamera dei Valletti a piedi al Piano nobile della Reggia, saranno presentate sei più piccole sculture di luce site-specific.
PROGETTI INTERNAZIONALI – LE LUCI IN ALTRE CITTÀ
PRESTITO ALLA CITTA’ DE L’AVANA (Cuba)
16 costellazioni del Planetario \ Carmelo Giammello
Le costellazioni date in prestito dal 2019 – rinnovato sino al 2032 – fanno parte di un precedente allestimento dell’opera Planetario di Carmelo Giammello, restaurato per l’occasione.
PROGETTO EUROPEO – ‘LIGHT ART IN PUBLIC SPACES / LAIPS’
La rete mondiale LUCI, di cui Torino è co-fondatrice e parte attiva, in partenariato con le Città di Torino, Lyon (F) e Oulu (FI) ha ottenuto il finanziamento dall’Unione Europea con il bando Creative Europe per il progetto Laips, che si svolge nel periodo 2021-2023 e mira a rafforzare le capacità delle città nel campo delle installazioni permanenti di arte luminosa negli spazi pubblici attraverso lo scambio delle migliori pratiche, la promozione della cooperazione transnazionale e l’utilizzo di strumenti digitali innovativi.
I partner lavoreranno all’interno del Light & Art Lab, una piattaforma per visitare le reciproche installazioni e scambiarsi informazioni su pratiche di luce e arte e rafforzare le capacità operative degli operatori creativi locali, inclusi funzionari della città, personale tecnico e artisti. Per promuovere e rendere maggiormente accessibile a un pubblico più ampio le opere d’arte luminosa permanenti presenti nelle diverse città partner, è prevista la creazione di una nuova App Light & Art per smartphone, che sarà presentata nell’evento di chiusura che si realizzerà a Torino nel 2023. www.luciassociation.org
RESTAURI E NUOVE COLLOCAZIONI
Per la XXV edizione alcune Luci d’Artista ritroveranno l’antico splendore. Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn, grazie al contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, si accende come di consueto sul Monte dei Cappuccini. Anche durante l’accensione continuano i restauri delle parti meccaniche e illuminanti per riportarla – poco prima di Natale – all’integrità originale con gli oltre 70 corpi illuminanti accesi, come non la si vedeva dai primi anni della sua installazione, che risale al 1999.
Per riportare allo stato originale Luce fontana ruota di Gilberto Zorio è in corso un intervento di smontaggio e restauro meccanico e artistico di tutte le sue parti. L’artista segue personalmente alcune delle fasi di questo delicato intervento. L’opera tornerà attiva sul laghetto di Italia ’61 a partire dall’8 dicembre.
L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, oggetto di manutenzione straordinaria tramite la sostituzione di parte dei corpi illuminanti, si accende nella Galleria Umberto I in attesa del restauro completo, previsto per la prossima edizione. Tutti i neon di Noi di Luigi Stoisa, in accordo con l’artista, sono stati sostituiti con tubo led a basso consumo energetico. Tappeto volante di Daniel Buren è la grande assente di questa edizione: si sta procedendo alla sostituzione di parti elettriche e meccaniche e al rinnovo delle lanterne cubiche, per riportarla il prossimo anno in piazza Palazzo di Città con la sua originale magnificenza. E per rinnovarne la visibilità si è data una nuova collocazione a Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano. Seguendo il suggerimento dell’artista, la proiezione dei disegni si avvicina a Palazzo Carignano, conferendo all’opera una nuova presentazione e valorizzandone la piazza.
Torna dopo 6 anni in Galleria Subalpina Ancora una volta di Valerio Berruti. L’opera, precedentemente esposta in Via Monferrato, ritrova la storica collocazione scelta dall’artista. L’amore non fa rumore di Luca Pannoli si sposta ai Murazzi del Po. Dal 1998 l’opera ha portato il suo messaggio in molte circoscrizioni, e dopo tre anni in piazza Eugenio Montale viene presentata oggi in corso Cairoli come ideale ingresso ai Murazzi, luogo di frequentazione rinnovato e riaperto al pubblico. My noon di Tobias Rehberger ritorna 10 anni dopo a illuminare Piazza Bodoni.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 26 ottobre 2022
Immagine di copertina: Mario Merz, Il volo dei Numeri
©Luci d’Artista. Photo Max Chicco
VENTICINQUE ANNI DI LUCI D’ARTISTA
27 ottobre 2022 – 8 gennaio 2023
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