La stagione areniana che si è appena conclusa segna l’inversione di marcia rispetto al passato, per una discontinuità sia nella qualità degli eventi proposti che nella programmazione.
Un risultato che va oltre i numeri, dimostrando la bontà delle scelte del nuovo management di Fondazione Arena. In poco più di sei mesi, infatti, è stato allestito un festival di prestigio, con una media di 8 mila 400 presenze a spettacolo, con importanti economie di gestione nonostante i limiti di spesa imposti dalla Legge Bray, e un aumento del 4 per cento dei biglietti venduti on line, grazie a un marketing più forte e strategico.
Numeri positivi anche per l’altra faccia della stagione areniana, l’extra lirica, iniziata in via eccezionale in aprile con il concerto in occasione del raduno nazionale dei Carabinieri, proseguita con Gianni Morandi, Bob Dylan, Jovanotti, Laura Pausini solo per citarne alcuni. Gran finale con La notte di Bocelli, i concerti di Baglioni e “Romeo & Juliet Ice Show”. Trenta serate, in collaborazione con 12 diverse società di produzione, quasi 340 mila presenze, con una media di 11.267 spettatori a spettacolo.
La stagione 2019 parte già con un sold out e qualche anticipazione. Per la lirica si sta lavorando a una nuova produzione di Rigoletto e Traviata, a due trasferte importanti e a una intera settimana dedicata ai 50 anni di carriera del tenore Placido Domingo. Per l’extra lirica, sicure le due date in Arena di Elton John, il 29 e 30 maggio, mentre si sta trattando per ospitare nell’anfiteatro una data del tour di fine carriera di Ennio Morricone. Tra gli eventi in cantiere, anche uno spettacolo con Fedez, nell’anniversario del primo anno di matrimonio con l’influencer Chiara Ferragni, proprio sul palco dove il rapper le ha chiesto di sposarlo.
Il bilancio della stagione areniana appena conclusa è stato presentato in municipio dal sindaco e presidente della Fondazione Arena Federico Sboarina; al suo fianco il sovrintendete Cecilia Gasdia con il direttore generale Gianfranco De Cesaris e il responsabile degli eventi extra lirica Gianmarco Mazzi.
«Un risultato importante – ha detto il Sindaco – per una stagione organizzata in pochi mesi. I numeri, la qualità del festiva lirico e degli eventi extra lirica sono stati davvero importanti, a dimostrazione che quando si alza l’asticella della qualità arrivano anche i risultati. L’input è quello di continuare sul percorso tracciato. Per l’extra lirica vuol dire una programmazione anche a medio e lungo termine, con regole certe e zero gratuità, in grado di generare risorse a vantaggio della Fondazione Arena stessa. Per il festival lirico, l’obiettivo è portare sempre più artisti di caratura mondiale, per incidere ulteriormente sul livello degli spettacoli proposti». Sul tema della conservazione dell’anfiteatro, Sboarina ha ricordato che i 14 milioni previsti dall’Art Bonus a breve cominceranno ad essere investiti per le opere di manutenzione necessarie a preservare il monumento.
«Un successo che va oltre le aspettative – ha sottolineato Gasdia – frutto di un grande lavoro di squadra e di scelte artistiche e manageriali che segnano davvero la discontinuità rispetto al passato. Ringrazio anzitutto i lavoratori della Fondazione Arena che, nonostante i sacrifici dettati ancora dal commissariamento, hanno permesso un festival di così alto livello».
In tema di numeri, Gasdia ha ricordato Aida che, con 16 serate ha fatto la parte del leone, ma anche Il barbiere di Siviglia, l’opera che si aggiudica la più alta media di spettatori a serata (quasi 9 mila), le 13 serate di Carmen (con più di 100 mila presenze in tutto), ed ha sottolineato la
gestione oculata delle varie voci di bilancio, per un notevole risparmio sul costo degli artisti.
«Rispetto all’anno scorso, quest’anno il festival lirico chiude con 1 milione 300 mila euro in più di incasso, pari al 6,7 per cento sul 2017, circa 40 mila euro in più a serata. Inoltre – ha proseguito De Cesaris – è aumentata anche l’occupazione dell’anfiteatro, passata dal 58 al 62 per cento, come media stagione di vendita di biglietti. Puntiamo a un approccio più aggressivo del marketing, gli investitori privati sono importanti, ma vogliamo vendere più biglietti possibili, a conferma dell’eccellenza del nostro festival. Il piano di risanamento sta procedendo come da programma e si concluderà entro dicembre».
«La musica resta al centro anche delle programmazione degli eventi extra lirica – ha aggiunto Mazzi – ciò non toglie che si possano sperimentare nuovi format, per raggiungere un pubblico il più variegato possibile e per attrarre anche gruppi televisivi diversi. Per garantire i tempi necessari al festival lirico, quest’anno siamo partiti in via sperimentale con 30 serate, ma già l’anno prossimo potrebbero diventare 35».

C.S.

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