Al Belvedere della Villa Reale una collezione di stampe antiche unica al mondo, dal 500 a oggi. Una stanza dà voce alla Matta Tapina, la strega del Bosco Bello di Monza.
Scene di malefici, torture, sabba osceni, crudi episodi di stregoneria ma anche scene luminose di streghe buone, zingare che guariscono bambini dalle malattie e simboli magici nascosti in quadri pastorali.
Una storia vecchia e nuova di streghe, tra conoscenze antiche, cerimonie nascoste, sacralità ed erotismo per raccontare una figura di donna rimossa dalla cultura e dalla vita. Incisori dai toni cupi come Dürer o Goya e artisti dai colori morbidi come Delacroix, trattati maledetti cinquecenteschi, manifesti cinematografici originali a tema, amuleti, feticci e altri strumenti rituali provenienti dallo sperduto Museum of Witchcraft di Boscastle, in Cornovaglia.
Il Belvedere della Villa Reale di Monza ospita Stregherie. Fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia, a cura di Luca Scarlini, dal 29 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023. La mostra, ideata e prodotta da Vertigo Syndrome, espone una collezione di stampe antiche unica al mondo, che mette insieme i maggiori incisori e artisti degli ultimi due secoli con straordinari illustratori anonimi dimenticati. La mostra è accompagnata da un volume di Luca Scarlini,
Il visitatore inizia la sua visita vivendo su di sé la forte esperienza di un vero processo per stregoneria tenuto da un tribunale medievale del 1539. In seguito è invitato a entrare nel mondo dell’Antica Religione della Grande Madre vivendone i luoghi, i riti, le azioni e gli oggetti in un percorso che si articola in dieci stanze fortemente caratterizzate, dalla tradizione mitologica fino alla definizione della figura in epoca moderna.
LA MOSTRA
Incisioni di streghe, strumenti di magia e una illustratrice dell’atroce. La mostra rende giustizia al senso più pieno della parola “strega”, dichiarando che in un mondo che apparentemente ha rinunciato a ogni senso del sacro e a molti dei suoi antichi legami con la natura, esiste ancora, oggi come un tempo, una società di donne che si dedica all’occulto e che usa la magia per risolvere i problemi del quotidiano. Si diventa streghe per affermare la propria personalità, per sfuggire alle botte di un marito manesco, per insoddisfazione di sé, per impulsi erotici, per odio verso i propri nemici, perché attratte dalla luna o dalla potenza delle piante.
L’elenco delle opere racchiude circa cento incisioni originali antiche, scelte dal curatore Luca Scarlini all’interno della collezione Guglielmo Invernizzi. Sempre dalla collezione provengono alcuni trattati, immancabili in un percorso dedicato alla stregoneria, come il Malleus Maleficiarum, il più consultato manuale sulla caccia alle streghe, nella pregiata edizione del XVI secolo, dove sono indicati caso per caso i supplizi e le pene da fare soffrire a chi era accusato di stregoneria.
La mostra presenta una selezione di manifesti, locandine e fotobuste a tema maligno, provenienti dalla sterminata collezione di cimeli cinematografici di Alessandro Orsucci, e una serie di oggetti originali, mai visti in Italia, legati al mondo della stregoneria: antichi calderoni, bacchette, feticci, amuleti e talismani prestati dal leggendario Museo specializzato in Stregoneria di Boscastle, in Cornovaglia.
Inoltre, una sezione di interesse locale, è dedicata al raro romanzo storico La strega di Monza, scritto da Giuseppe Bertoldi da Vicenza nel 1861, proveniente dalla Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, che racconta le vicende della Matta Tapina, Strega herbaria, che visse nel “Bosco Bello”, selva poi inglobata nel Parco di Monza. La mostra Stregherie si completa con una sezione separata che racchiude sei illustrazioni originali inedite di Gloria Pizzilli.
Tanti gli eventi collaterali: laboratori chiassosi e colorati per i bambini, lectiones magistrales per gli studiosi, conferenze divulgative per i curiosi, proiezioni di opere cinematografiche e presentazioni di libri e graphic novel a tema streghesco.
IL PERCORSO ESPOSITIVO. LE STANZE DELLE STREGHE
Il percorso, immaginato come un viaggio iniziatico per diventare streghe, è liberamente ispirato al classico di Dario Argento Suspiria. Lungo il corridoio del percorso espositivo, che richiama gli asfittici e terrorizzanti ambienti del film, come all’interno del palco di un teatro si aprono dieci stanze, ciascuna delle quali mette in scena un diverso aspetto della vita della strega.
Di grande suggestione l’elemento sonoro che accompagna il visitatore lungo tutto il tragitto. Voci, sussurri e grida strazianti evocano antichi rituali e, attraverso le parole della drammaturga Magdalena Barile, danno voce alle streghe stesse, che raccontano le proprie storie, dalla prima vocazione, sino alla piena realizzazione di sé, grazie all’uso della magia.
Alla fine della visita, giunti nella stanza finale, dopo aver acquisito consapevolezza della vera natura delle streghe e aver scoperto, attraverso di loro, la propria vocazione “per il mestiere”, benefica o malefica che sia, i visitatori saranno pronti a scrivere il loro scongiuro personale nel grande libro delle ombre.
ALCUNE OPERE IN MOSTRA
Tra le opere della collezione Guglielmo Invernizzi, spiccano un bulino di Dürer del 1501 raffigurante La strega a rovescio sul caprone, le xilografie del Maestro del Virgilio di Grüninger del 1502, Il giovane principe impara la magia di Hans Burgmair, del 1515, e La strega e il palafreniere di Hans Baldung Grien del 1544/45. Si arriva alle incisioni moderne di Goya, tratte dalla serie dei capricci nell’edizione del 1886, e alle modernissime acqueforti di Joseph Apoux sulle streghe di Notre Dame del 1888, per finire con la litografia a colori di Leonor Fini rappresentante una strega a cavallo della mitica scopa, opera della fine del ‘900.
LA STANZA DEL GENIUS LOCI. LA MATTA TAPINA DI MONZA
Una delle stanze del percorso da voce alla Matta Tapina, la strega del Bosco Bello di Monza, che aveva fatto la sua residenza proprio dove ora sorge il parco della Villa Reale di Monza. La Matta Tapina racconta la sua visione del mondo dopo la venuta degli spagnoli del XVII secolo, quando lei solcava le contrade col suo carro spargendo terrore tra gli abitanti, che però talvolta erano spinti a vincere la paura e a inoltrarsi nella selva buia dove abitava per chiedere il suo aiuto contro la persecuzione del potere straniero.
C.S.M.
Ufficio stampa, ottobre 2022
STREGHERIE
FATTI, SCANDALI E VERITÀ SULLE SOVVERSIVE DELLA STORIA
29 ottobre 2022 – 26 febbraio 2023
Belvedere della Villa Reale
viale Brianza 1, Monza
www.stregherie.it