Ritrovato manoscritto miniato del 600 del Cardinale Scipione Borghese. Sequestrata la collezione archeologica di una Banca di Bari. Scoperti beni oggetto di furto e ricettazione.
CARABINIERI TPC BARI
SEQUESTRATA COLLEZIONE ARCHEOLOGICA DI UNA BANCA
Una preziosa collezione archeologica, consistente in 103 reperti di ceramica risalenti al periodo compreso tra il V sec. a.C. e il I sec. d.C., di inestimabile valenza storico-culturale e di ingente valore economico, custodita all’interno della sala riunioni della sede centrale della Banca Popolare di Bari, è stata sequestrata.
Le investigazioni, che hanno accertato l’assoluta estraneità della nuova dirigenza, si riferiscono a una compravendita di reperti archeologici perfezionata nell’anno 2009 dall’allora Amministratore Delegato dell’istituto bancario, che aveva fatto approvare al consiglio di amministrazione dell’istituto la proposta di acquisto per un controvalore di 100.000 euro a favore di un collezionista privato. Tuttavia la raccolta archeologica, pur essendo stata denunciata alla competente Soprintendenza dagli originari proprietari, non aveva mai ottenuto la dichiarazione di legittimità di possesso.
Le indagini hanno infatti acclarato l’illecita provenienza della stessa: a fronte di una prima denuncia di possesso presentata nel 1993 riguardante 41 reperti in piatti e vasellame, di fatto la collezione veniva incrementata fino a 103 pezzi formalmente e fisicamente ceduti alla Banca Popolare di Bari. L’intera collezione, essendo interamente appartenente al patrimonio dello Stato Italiano, è stata posta sotto sequestro non essendo mai stata dimostrata la legittima detenzione in data antecedente al 1909.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari; seguirà il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, dovrà essere accertata in sede di processo.
C.S.M. 25 novembre 2022
CARABINIERI TPC FIRENZE
ANTICO MANOSCRITTO DEL CARD. BORGHESE RESTITUITO A ROMA
Un antico manoscritto, un graduale miniato risalente al 1633, di considerevoli dimensioni, con capilettera istoriati e figurati da padre Francesco da Ischia per il Cardinale Scipione Borghese era stato trafugato in epoca imprecisata dalla Chiesa di Santa Maria del Gesù a Roma. Il manoscritto fa parte di alcuni lotti di beni bibliografici e archivisti, del valore complessivo di quasi 100.000 euro, che sono ora stati sequestrati.
L’indagine ha avuto origine dal quotidiano controllo del mercato antiquariale, e precisamente della messa in commercio, da parte di una nota casa d’aste fiorentina, del bene che era stato posto in vendita da una persona che è risultata estranea all’illecito, essendone venuta in possesso per successione ereditaria.
Il volume, rilevante testimonianza storiografica del XVII secolo, è stato identificato0 anche grazie alla collaborazione di una studiosa storica dell’arte esperta del settore che ne ha riconosciuto stile e autore.
Presso il Centro Culturale dei Frati Minori della Provincia di San Bonaventura presso l’Ara Coeli a Roma, il prezioso manoscritto è stato restituito il 24 novembre 2022 dal Comandante dei Carabinieri TPC di Firenze, Cap. Claudio Mauti, al Ministro Provinciale dei Frati Minori, fr. Luciano De Giusti, in rappresentanza della Provincia di San Bonaventura dei Frati Minori.
C.S. 24 novembre 2022
CARABINIERI TPC NAPOLI
SCOPERTO FURTO E RICETTAZIONE DI BENI CULTURALI
Alcune perquisizioni presso l’ufficio e le abitazioni di un soggetto ora indagato, hanno svelato la presenza di libri antichi e dipinti, centinaia di monete, reperti archeologici illegalmente detenuti e provento di reato, e oggetti in avorio lavorato di cui è vietato il possesso.
In particolare sono stati ritrovati: il volume “Officia Sanctorum Salernitana”, rubato alla Biblioteca Universitaria Area Umanistica Salerno; un dipinto raffigurante la “Crocifissione”, rubato al Castello di Mercogliano; un dipinto raffigurante “Gesù – episodio Via Crucis” rubato alla chiesa di Santa Margherita del comune di Olevano Romano (RM); quattro volumi datati 1541 sottratti alla Biblioteca del Convento di San Pietro ad Aram, Napoli; il volume “Marmora Pisaurensia Notis. Illustrata” sottratto alla Biblioteca Comunale Liciniana a Termini Imerese; un unguentario in vetro autentico dell’età imperiale I-II sec d.C.
I Carabinieri del Nucleo TPC di Napoli hanno pertanto eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a carico del soggetto indagato, fatta salva la presunzione di innocenza. Il soggetto, assieme a un complice, era già stato tratto in arresto lo scorso mese di settembre per ricettazione di beni culturali.
C.S.M. 21 novembre 2022