La mostra al Polo del ‘900 è parte di un progetto finanziato dalla Commissione Europea, per un futuro verde, inclusivo e sostenibile delle città.

L’esposizione, curata da Marco Trulli, presenta video, dipinti, performance e installazioni di 16 giovani artisti provenienti da Paesi dell’Europa e del Mediterraneo: Beatrice Caruso, Filipa Cruz, Chiara De Maria, Lucia Di Pietro, Anna Fainareti Lioka, Hajnal Gyeviki, Ceren Hamiloglu, Mira Hirtz, Shuai Peng, Despina Petridou, Maria Nissan, Mila Panic, Giulio Saverio Rossi, Elektra Stampoulou, Agnese Spolverini, Dimitris Theocharis. Gli artisti riflettono sull’impatto ambientale, culturale e sociale della produzione e del consumo di cibo, con l’obiettivo di rifondare il rapporto con gli alimenti, visti come elemento di connessione tra l’uomo e l’ecosistema e come veicolo di relazioni tra culture e lingue diverse.

[Dimitris Theocharis, The analysis of reality produces reality 2021. Patate incise]

La mostra Every food is a landscape, aperta dal 27 novembre al 18 dicembre 2022 al Polo del ‘900 a Torino, è promossa da BJCEM: un network internazionale fondato a Sarajevo nel luglio 2001, composto da 45 membri provenienti da 15 Paesi dell’Europa e del Mediterraneo.

L’Associazione ha sede legale a Bruxelles e ufficio esecutivo a Torino, presso il Cortile del Maglio. Il network comprende organizzazioni della società civile, autorità locali, regionali e nazionali dell’area Europea e Mediterranea ed è inoltre membro di Anna Lindh Foundation e di Culture Action Europe.

[Agnese Spolverini, Questo verde è un inganno, 2022. Installazione luminosa e sonora]

La rassegna è parte di Food Wave, progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma DEAR, che mira a creare una nuova alleanza tra istituzioni, società civile e giovani per un futuro verde, inclusivo e sostenibile delle città. Food Wave si concentra in particolare sull’importanza che possono ricoprire i sistemi alimentari sostenibili a livello urbano e sull’adozione di pratiche e stili di vita responsabili da parte dei ragazzi e delle ragazze dai 15 ai 35 anni per la mitigazione del cambiamento climatico.

Il progetto è guidato dal Comune di Milano e coinvolge 17 Paesi attraverso un network di 29 partner, composto da 16 città internazionali e 13 organizzazioni della società civile.

Ricorda Emanuela Vita, project manager Food Wave – Comune di Milano, che Food Wave ha raggiunto oltre 15 milioni di account attraverso i suoi canali digitali, oltre 15.000 follower su Facebook e Instagram, più di 135.000 visite al sito web e oltre 580.000 visualizzazioni su YouTube, coinvolgendo 242 giovani Ambassador e 20 influencer coinvolti a livello internazionale.

[Despina Petridou, Doug fringe 2, 2020. Pasta lievitata, spago, barre di metallo e cerchi]

Le opere in mostra, spiega Marco Trulli «aprono riflessioni critiche sui processi di produzione, di confezionamento, di sfruttamento delle risorse ambientali restituendo l’immagine di un paesaggio desolato, logorato, innaturale. Ma diversi artisti s’incentrano anche sulle pratiche empatiche di riconnessione con la natura, secondo una concezione ecosistemica che guarda alla biodiversità come unica promessa di convivenza possibile».

L’industria del cibo è una delle attività umane maggiormente responsabili dei cambiamenti climatici, perché legata allo sfruttamento intensivo delle terre, all’utilizzo di fertilizzanti e di pratiche agricole intensive. Allo stesso tempo, un terzo di quanto prodotto viene sprecato, generando risvolti negativi sulle povertà alimentari e sull’utilizzo delle risorse ambientali.

M.C.S.
Ufficio Stampa, novembre 2022
Immagine di copertina: Elektra Stampoulou, tales, tales, tales 2022.
Ciotola in vetro soffiato (riciclato) e cucchiai in vetro scolpito a mano (vetro borosilicato)

EVERY FOOD IS A LANDSCAPE
27 novembre – 18 dicembre 2022

Polo del ‘900
via del Carmine, angolo corso Valdocco 4A,Torino
Informazioni: T. +39.347.0660772
www.foodwave.eu
www.bjcem.org