Le iniziative per Bergamo – Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 iniziano il 12 dicembre 2022: esposti per Natale due capolavori di G.B. Moroni e del Romanino. 

Una ricca serie d’iniziative al Museo Diocesano: dalla grande mostra sulla produzione sacra di Giacomo Ceruti al nuovo allestimento dell’Ultima cena di Franca Ghitti, dall’inedito confronto tra le icone russe di proprietà del Museo e i lavori di Sonia Costantini, al Focus inclusività con la personale dello scultore non vedente Felice Tagliaferri e un percorso al buio tra le opere del Diocesano.

[Adorazione dei Magi scuola veneto-cretese XVI sec, courtesy Museo Diocesano di Brescia]

COME SI PREANNUNCIA IL 2023
Il 2023 sarà un anno speciale per Brescia che, con Bergamo, condividerà il ruolo di Capitale Italiana della Cultura. Per l’occasione, il Museo Diocesano di Brescia ha studiato un programma presentante una serie d’iniziative che valorizzi il patrimonio artistico, culturale, religioso, spirituale della città, oltre a far conoscere e a dare lustro alle sue collezioni.

Il 2023, spiega la Presidente Nicoletta Bontempi «ci consentirà di far scoprire o riscoprire la nostra essenza con un programma che ruoterà intorno all’arte, all’accoglienza e all’inclusione alimentato dalla presenza di mostre, incontri e itinerari esperienziali». Prosegue don Giuseppe Mensi, Vicario episcopale per l’amministrazione e Direttore Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Brescia: «insieme alla Diocesi di Bergamo si realizzerà un vero e proprio focus sui “tesori nascosti”, intendendo con tale termine sia le splendide opere d’arte non sempre conosciute e apprezzate, sia la valorizzazione e il sostegno ai giovani… Significativo sarà il percorso di inclusione che porterà il Museo Diocesano ad essere accessibile a persone ipovedenti o con altre disabilità».

 «Da dicembre 2022 a dicembre 2023, il Museo Diocesano di Brescia – chiude il direttore del Museo Diocesano Mauro Salvatore – ha messo a punto un programma intenso che lo porterà a operare in rete con gli enti pubblici, con le istituzioni accademiche, museali, culturali, scolastiche e artistiche, con le fondazioni di erogazione, gli Istituti bancari e finanziari e con le imprese, a tessere rapporti continuativi con gli storici dell’arte, coi docenti universitari e scolastici, con gli artisti contemporanei e a lavorare strutturalmente coi giovani…».

APPUNTAMENTI DICEMBRE 2022

[Giovanni Battista Moroni, L’Annunciazione, 1545 ca © Studio Rapuzzi Brescia. Collezione BPER Banca]

ADOREMUS!
I CAPOLAVORI DI NATALE 2022 DALLE COLLEZIONI DI BPER BANCA
In occasione del Santo Natale, il Museo Diocesano di Brescia presenta, dal 12 dicembre 2022 (inaugurazione ore 17) al 15 gennaio 2023, la mostra Adoremus! che dà vita un inedito dialogo tra l’Annunciazione di Giovanni Battista Moroni detto il Moretto (1498 circa – 1554), la Madonna con Bambino e San Paolo di Girolamo da Romano, detto il Romanino (1484 circa – 1566 circa), appartenenti a BPER Banca, e due opere delle collezioni del Museo, una coppia di icone russe dedicate all’Annunciazione dell’Ottocento e una cinquecentesca tempera su tavola della scuola veneto-cretese raffigurante l’Adorazione dei Magi.

Il Museo invita i visitatori a una “sosta contemplativa”, articolando il percorso in quattro sale distinte, ciascuna dedicata a un’opera, con l’obiettivo di lasciare al pubblico lo spazio e il tempo adeguato per osservare i capolavori. Completano idealmente l’esposizione un sottofondo musicale e la lettura di versi di San Bernardo di Chiaravalle.

Apre la mostra l’Annunciazione di Giovanni Battista Moroni, della metà del Cinquecento. La scena si svolge in penombra: il sopraggiungere dell’angelo – recante un giglio, simbolo della purezza di Maria – sorprende la Vergine intenta nella preghiera. Ogni elemento della composizione sottolinea la dimensione domestica in cui si svolge l’episodio.

[Girolamo di Romano, Romanino, Madonna con Bambino e San Paolo 1540 © Studio Rapuzzi Brescia. Collezione BPER Banca]

La seconda sala è dedicata alla ottocentesca Annunciazione a Maria, dove la gioia è espressa dai colori vividi, dal fondo azzurro tipico delle icone russe del XIX secolo, dalla postura, dai gesti e dagli sguardi dei due protagonisti. L’annunciazione è il tema per eccellenza delle porte regali, come in questo caso: sono le porte che solo i celebranti hanno il diritto di attraversare durante la Divina Liturgia e il punto più diretto di passaggio tra il mondo terreno, dove stazionano i fedeli e quello ultraterreno, ossia l’altare nel santuario.

La terza opera è una tempera su tavola del Cinquecento della scuola veneto-cretese, raffigurante l’Adorazione dei Magi e destinata probabilmente alla devozione personale, un interessante esempio della produzione fiorita sulla costa dalmata e nei pressi dell’isola di Creta. L’Adorazione rappresenta il significato universale della nascita del Bambino, che prelude alla missione dell’annuncio del Vangelo.

Conclude l’esposizione la Madonna con Bambino e San Paolo di Girolamo da Romano, detto il Romanino, della metà del Cinquecento, gli anni della maturità dell’artista. Lo sguardo della Vergine e del Bambino è rivolto a San Paolo, apostolo delle genti: attraverso il suo esempio, il fedele è invitato a vivere le relazioni personali e sociali con un’autentica testimonianza evangelica di pace e di misericordia.

[Franca Ghitti, Ultima Cena, 1963-2011, courtesy Museo Diocesano di Brescia]

L’ULTIMA CENA DI FRANCA GHITTI
Si apre dal 20 dicembre 2022 la nuova collocazione, nella sala antistante il refettorio monumentale, dell’Ultima cena realizzata nel 2010 dall’artista bresciana Franca Ghitti (Erbanno, BS, 1932 – Brescia 2012). Si tratta di un’opera di grandi dimensioni in cui la scultura s’intreccia alla pittura, che riprende un dipinto del 1963 in cui Franca Ghitti aveva raffigurato il Cenacolo, rielaborato alla luce delle sue ultime ricerche spaziali. L’installazione vede a terra, su una lunga pagina di carta nera, tre file di coppelle di ferro che contengono una manciata di semi, alternate a due pani rotondi e dodici cucchiai, simbolo dei dodici apostoli.

APPUNTAMENTI 2023

[Felice Tagliaferri, Nuovo Sguardo Pietà Ribaltata]

FOCUS INCLUSIVITÀ:
LE SCULTURE DI FELICE TAGLIAFERRI
Il Focus inclusività è un progetto di forte impatto sociale, in collaborazione con l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), che ruoterà attorno alla personale dello scultore non vedente Felice Tagliaferri, in programma dal 12 gennaio al 25 giugno 2023.

L’artista cesenate si distingue nel panorama contemporaneo italiano e internazionale per la potenza espressiva delle sue opere figurative create nel marmo, attraverso la sapiente manipolazione tattile del materiale, con iconografie legate al mondo religioso e descrittive della fragilità umana. Le mani dello scultore traducono nel marmo ciò che gli occhi non vedono conferendo ai lavori – generalmente a grandezza naturale o di dimensioni poco più ridotte – una restituzione del dato reale talmente precisa che l’unico modo per interiorizzarle e comprenderle è proprio attraverso l’esperienza tattile.

Al Museo Diocesano di Brescia, Tagliaferri proporrà: il Cristo riVelato(2010), realizzato su modello del Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, conservato nella cappella Sansevero di Napoli, uno dei capolavori scultorei settecenteschi italiani; la Pietà ribaltata (2020) ispirata alla Pietà di Michelangelo nella basilica di San Pietro nella Città del Vaticano, dove è il figlio che tiene tra le braccia la madre esausta; la Sacra Famiglia con bambino fragile (2021) che vede la rivisitazione del soggetto con la presenza di un bimbo di circa 7 anni, affetto dalla Sindrome di Down.

IL PERCORSO AL BUIO
La mostra di Felice Tagliaferri inaugurerà il Percorso al Buio, allestito in permanenza e realizzato in collaborazione con l’architetto Roberto Bertoli, insieme a UICI e Arte con Noi, con delle installazioni dedicate alle persone non vedenti e la realizzazione di una sala immersiva al buio, per un’esperienza sensoriale amplificata e totalizzante per tutti.

All’interno del percorso museale, saranno inoltre selezionate una o due opere particolarmente rilevanti per ogni sezione, che saranno riprodotte in vari materiali, corredate da ausili tiflologici e da spiegazioni in Braille, per essere fruite tattilmente sia dalle persone con minorazione visiva, sia da persone vedenti. All’ingresso del museo sarà collocata la riproduzione del complesso conventuale di San Giuseppe con mappe tattili che permetteranno la geolocalizzazione dell’edificio nel contesto urbano cittadino. La realizzazione delle tavole tattili avrà inizio entro la fine dell’anno grazie al ricavato dell’evento Cose mai viste, il market dell’artigianato hand made e del riciclo creativo, che si terrà sabato 19 e domenica 20 novembre, con la presenza di una cinquantina di espositori.

[Sonia Costantini Annunciazione blu 2003]

SIKU E RITA SIRAGUSA
Il linguaggio plastico sarà approfondito attraverso due personali dedicate in primavera a Fabio Tavelli, in arte SIKU, che realizza opere in marmo talmente fine da farle diventare quasi trasparenti, e in estate a Rita Siragusa, che tramite il bronzo, la terracotta e altri materiali, propone di creare un tramite tra l’uomo e Dio, passato e futuro per illuminare l’attualità della speranza cristiana.

SONIA COSTANTINI E L’ICONA SACRA
La mostra Abitare l’eternità. Sonia Costantini e l’icona sacra si terrà dal 16 gennaio al 26 marzo 2023. L’esposizione, curata da Alberto Cividati, docente di filosofia all’Istituto Cesare Arici, metterà a confronto la ricca collezione di icone di provenienza russa, realizzate tra il XVII e il XX secolo, del Museo Diocesano di Brescia con la pittura monocroma di Sonia Costantini (Mantova, 1953), ponendo in relazione le due modalità di “pittura assoluta”: la frammentazione dell’icona e il monocromo come icona. Le icone e i dipinti saranno posizionati uno di fronte all’altro, svelando la continuità e la discontinuità del loro farsi esperienza del sacro.

[Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Madonna del Rosario e Santi, Artogne chiesa Ss Cornelio e Cipriano foto BAMS Photo Rodella]

CERUTI SACRO E LA PITTURA A BRESCIA TRA RICCI E TIEPOLO
Un grande evento espositivo è in programma dall’11 marzo al 21 maggio 2023. Si tratta della rassegna Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo, curata da Angelo Loda, responsabile del settore storico-artistico della Soprintendenza ABAP per le province di Bergamo e Brescia, coadiuvato da un comitato scientifico composto da Andrea Crescini, Fiorenzo Fisogni, Fiorella Frisoni, Stefano L’Occaso, Francesco Nezosi e Filippo Piazza, che analizzerà la limitata produzione di opere di carattere sacro realizzate da Giacomo Ceruti durante il soggiorno in provincia di Brescia e da altri lavori successivi. Questa produzione arricchirà il percorso espositivo della rassegna dedicata al maestro settecentesco, in programma dal 14 febbraio al 28 maggio 2023, al Museo di Santa Giulia a Brescia.

La produzione sacra di Giacomo Ceruti è stata oggetto in questi ultimi decenni di progressivi studi critici che ne hanno sempre più circoscritto ampiezza e limiti oggettivi. L’esposizione bresciana presenterà la produzione a carattere religioso dell’artista milanese nella sua interezza per quanto concerne le opere conservate nella provincia di Brescia, cui si affiancherà una selezione di dipinti da lui eseguiti dopo il suo soggiorno in città, tra Padova, Piacenza e Crema.

La mostra sarà introdotta da una selezione di dipinti sacri dei principali artisti attivi nel territorio bresciano e bergamasco nei primi anni del Settecento, tra cui Sebastiano Ricci, Giovambattista Tiepolo, Andrea Celesti, Antonio Cifrondi, Francesco Paglia e si concluderà con una selezione di opere degli artisti operosi tra gli anni venti e gli anni quaranta quali Giuseppe Tortelli, Antonio e Angelo Paglia, Francesco Monti. La parrocchiale di Gandino (BG), che conserva una serie quasi unica di testimonianze dell’arte cerutiana, diverrà una sorta di seconda sede della mostra.

STEFANO BOMBARDIERI, ALESSANDRO MONTANARI E CINZIA BEVILACQUA
Nella seconda parte dell’anno, il Museo Diocesano di Brescia accoglierà il progetto Equilibristi che presenterà le opere di Stefano Bombardieri, Alessandro Montanari e Cinzia Bevilacqua, che hanno deciso di unire i loro linguaggi – scultura, fotografia, pittura – per dare vita a una mostra in cui raccontare l’instabile equilibrio che caratterizza spesso l’esistenza umana.

La rassegna, curata da Anna Lisa Ghirardi e Valentina Pedrali, si costruirà lungo tre sezioni dedicate a ciascun artista. Stefano Bombardieri proporrà Balancing in the past, un nuovo ciclo di opere dedicate alla difficile ricerca dell’equilibrio che l’essere umano compie nel percorso della propria vita; Alessandro Montanari, con Il giro del palazzo, una serie di fotografie in bianco e nero scattate durante la prima ondata della pandemia; Cinzia Bevilacqua, con Appartenere al quotidiano, una galleria di nature morte e ritratti di persone comuni e personaggi famosi, legate da un sentire comune, ovvero dalle stesse emozioni, entusiasmi e incertezze, preoccupazioni e speranze.

CUSTODI DELLA BELLEZZA
Tra le varie iniziative sostenute dal Museo Diocesano di Brescia si segnala Custodi della bellezza, un progetto che vede coinvolti 25 giovani laureati appositamente formati che accoglieranno e condurranno i visitatori a scoprire i tesori nascosti all’interno degli edifici sacri di Brescia e della sua provincia, in un percorso che comprende le chiese del centro storico di Brescia e Santa Maria della Neve a Pisogne. Custodi della bellezza è promosso e organizzato dalla parrocchia della Cattedrale di Brescia, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, l’Unità Pastorale del centro storico di Brescia, la Federazione degli Oratori di Brescia, il Museo Diocesano di Brescia, le parrocchie della rete, l’Università Cattolica di Brescia, la LABA e l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 10 novembre 2022
Immagini fotografiche fornite da CLP Relazioni pubbliche
Immagine di copertina: Giacomo Ceruti
S. Apollonio benedice SS. Faustino e Giovita,
Bione chiesa di S Faustino e Giovita foto BAMS Photo Rodella

Museo Diocesano di Brescia
Via Gasparo da Salò, 13 – 25122 Brescia
tel. 030.40233
museo@diocesi.brescia.it 
www.museodiocesano.brescia.it

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