Omaggi al maestro della fotografia nei 30 anni dalla morte. A Parma oltre 150 immagini sul paesaggio culturale italiano. A Reggio Emilia la serie realizzata presso Italia in miniatura.

VEDERE OLTRE con Visit Emilia
Scoprire l’Emilia seguendo lo sguardo rivelatore di Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Reggio Emilia 1992), tra i più importanti fotografi del Novecento italiano. Ghirri sosteneva che sono proprio gli angoli più consueti, quelli che abbiamo sempre sotto gli occhi a poter svelare aspetti imprevisti. Di qui il suo “Vedere Oltre”, che è il titolo del calendario di eventi del progetto promosso dalle città di Reggio Emilia, Modena e Parma, alle quali Luigi Ghirri era legato e fondamentali per la sua produzione artistica.

Per il trentennale della morte, le città di Visit Emilia – la Terra dello Slow Mix dedicano mostre e iniziative al fotografo emiliano. Occasione unica per immergersi con nuovi occhi nelle meraviglie artistiche, culturali e contemporanee di Parma e Reggio Emilia, immaginando di seguire i passi e lo sguardo di Ghirri, che ha dedicato ad alcuni dei più bei palazzi e scorci emiliani immagini e visioni irripetibili.

[Museo Glauco Lombardi, Parma, 1985 Foto Luigi Ghirri courtesy@Eredi Luigi Ghirri]

PARMA
LABIRINTI DELLA VISIONE. LUIGI GHIRRI 1991

17 dicembre 2022 – 26 febbraio 2023 Palazzo del Governatore

Nel trentennale della scomparsa, Parma omaggia Luigi Ghirri (Scandiano 1943 – Reggio Emilia 1992) uno dei più grandi maestri della fotografia italiana la cui fama ha oltrepassato i confini nazionali, con “Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991” una mostra originale, visitabile a ingresso gratuito nelle sale di Palazzo del Governatore dal 17 dicembre 2022 fino al 26 febbraio 2023.

L’iniziativa, organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Archivio Eredi Luigi Ghirri, fa parte del ricco calendario di eventi del progetto “Vedere Oltre”. L’esposizione, spiegano i curatori Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta, prende le mosse dalle fotografie che Luigi Ghirri lasciò al CSAC in occasione della pubblicazione del volume “Viaggio dentro un antico labirinto”, realizzato con Arturo Carlo Quintavalle e pubblicato nel 1991; in sostanza l’ultima monografia del grande fotografo che sarebbe scomparso nel febbraio dell’anno seguente.

Le 153 fotografie che costituiscono il nucleo della mostra erano state realizzate da Ghirri per allestire il mockup del libro: le stampe erano strumento per progettare l’impaginazione, media per imporre il controllo accurato della resa tipografica delle immagini, ma soprattutto strumento di dialogo con Quintavalle per la stesura del testo.

Le fotografie connesse al libro, esposte rispettando i capitoli di quell’opera, sono poste in relazione con altre immagini, altri aspetti della ricerca ghirriana che si svilupparono in rapporto al progetto del CSAC. Ad affiancare il corpus centrale della mostra è infatti una selezione di fotografie di Ghirri tratta dalle serie degli anni Settanta (da “Colazione sull’erba”, “Paesaggi di cartone”, “Kodachrome”), da documenti della relazione tra il fotografo e l’artista Franco Guerzoni, da fotografie storiche del paesaggio italiano da Ghirri scelte e conferite al CSAC, dalle Polaroid di grande formato, spettacolari pezzi unici che nel 1981 testimoniavano dello snodo in atto nell’opera del fotografo tra avanguardie post-dada e ripresa di una riflessione sulla veduta.

[Teatro Farnese, Parma, 1986 – Foto Luigi Ghirri courtesy@Eredi Luigi Ghirri]

Ghirri seguiva e si nutriva delle iniziative dell’Università di Parma trovando conferma alla sua riflessione sull’immagine nelle foto americane della “Farm Security Administration” (esposte alla Sala delle Scuderie nel 1975) e nella “New Photography USA” (Lee Friedlander, Robert Frank esposte nel 1972) come nelle immagini del paesaggio italiano di Bruno Stefani (mostra CSAC del 1977). Infine, Ghirri contribuì all’incremento dei fondi storici del CSAC procurando agli archivi dell’Università fotografie dell’Ottocento, del primo Novecento, scelte con sguardo da attento storico, allo stesso tempo nitidamente autoriale.

Le oltre 200 immagini che costituiscono quindi il progetto complessivo della mostra “Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991”, tutte provenienti dalle raccolte della Sezione Fotografia del CSAC, mostrano quindi percorsi nell’opera di Luigi Ghirri e nei modelli da lui individuati dentro e fuori la propria produzione: le sue fotografie ma anche immagini da lui amate o che sono state occasione di sue riflessioni – quelle documentarie di Dorothea Lange, di Walker Evans, quelle che inseguivano la bellezza del paesaggio dei Fratelli Alinari, di Carlo Naya, quelle che ridefinirono la percezione di quel paesaggio in chiave post-Bauhaus di Bruno Stefani – a comporre come un labirinto di specchi dove è possibile incontrare impreviste consonanze.

Tra gli eventi collaterali, sabato 17 dicembre ore 17 al cinema d’Azeglio, alla presenza del regista Matteo Parisini, la proiezione del nuovo film “Infinito – L’universo di Luigi Ghirri”, documentario sul viaggio personale e professionale di Ghirri proiettato in anteprima nazionale alla Festa del cinema di Roma.

Informazioni: IAT R – Parma
Tel. 0521-218889  turismo@comune.parma.it
www.parma2021.it

[Luigi Ghirri, Rimini, 1977 @Archivio Eredi Luigi Ghirri]

REGGIO EMILIA
IN SCALA DIVERSA. LUIGI GHIRRI, ITALIA IN MINIATURA E NUOVE PROSPETTIVE
29 aprile 2022 – 26 febbraio 2023 Palazzo dei Musei

A Reggio Emilia, città di arte contemporanea e di fotografia, Palazzo dei Musei apre ai visitatori fino al 26 febbraio 2023 la mostra “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive”, che riunisce per la prima volta le fotografie di “In Scala”, la serie realizzata da Ghirri a Italia in miniatura, il parco tematico situato nelle vicinanze di Rimini, riproduzione dettagliata del patrimonio paesaggistico, monumentale e architettonico italiano.

[Luigi Ghirri, Rimini, 1977 @Archivio Eredi Luigi Ghirri]

La mostra espone fotografie, anche inedite, di Ghirri, per la prima volta in dialogo con una selezione di materiali provenienti dall’archivio del parco. A completare la mostra, i progetti fotografici realizzati da un gruppo di lavoro formato da artisti emergenti, catalizzato da Joan Fontcuberta e Matteo Guidi a partire da un workshop all’ISIA di Urbino, che si uniscono all’omaggio a Ghirri arricchendo la proposta espositiva con nuove interpretazioni. Joan Fontcuberta è l’autore dell’opera d’arte pubblica Curiosa Meravigliosada ammirare all’esterno del palazzo, realizzata con le fotografie inviate dai cittadini reggiani sui temi della curiosità e della meraviglia fondanti delle collezioni museali.

La tappa a Palazzo dei Musei è quindi occasione anche per visitare le altre collezioni, ma anche il nuovo allestimento inaugurato nel 2021 dall’architetto Italo Rota, in cui è conservato il patrimonio fotografico di Fotografia Europea, e una sezione permanente esclusivamente dedicata a Luigi Ghirri. Inoltre, nella Fototeca della Biblioteca Panizzi si trova il fondo dei negativi e delle diapositive a colori e di diverso formato di Luigi Ghirri, costituito da più di 180.000 pezzi.

Informazioni: Visit Emilia
info@visitemilia.com
www.visitemilia.com

Immagine di copertina: La psiche al Museo Archeologico, Napoli, 1980
Foto Luigi Ghirri courtesy@Eredi Luigi Ghirri