Al Museo del Gioiello, 80 reperti narrano il rapporto degli antichi Egizi con la cura del corpo, bellezza, moda e ornamento. Collabora il Museo Egizio di Torino.

Monili utilizzati come ornamento per ostentare lo sfarzo, amuleti dal valore magico e apotropaico, oggetti per la cosmesi e l’igiene, e reperti mai esposti prima.

È stata inaugurata, al Museo del Gioiello di Vicenza, la mostra temporanea “Gioielli e amuleti. La bellezza nell’antico Egitto”, nata dalla collaborazione tra Italian Exhibition Group – che gestisce con il Comune di Vicenza il prestigioso spazio museale all’interno della Basilica Palladiana – e il Museo Egizio di Torino. Aperta al pubblico dal 23 dicembre 2022 al 7 maggio 2023, la mostra racconta attraverso un’ottantina di manufatti e alcuni frammenti il rapporto quotidiano degli antichi Egizi con la cura del corpo, la bellezza, la moda e l’ornamento.

L’esposizione è curata dal direttore del Museo Egizio Christian Greco – il quale sottolinea che i tesori in mostra sono accompagnati da scene tratte da pitture parietali e papiri antico egiziani, che li mostrano nel loro contesto d’uso – con la collaborazione dei curatori del Museo Egizio Cédric Gobeil e Paolo Marini (che l’ha anche coordinata e ha curato il catalogo), Alessandro Girardi e Martina Terzoli. Quest’ultimo specifica chegli oggetti selezionati per questa mostra «nascondono, nella loro minuzia, un valore inimmaginabile oggi. Essi non sono solo la rappresentazione di uno status symbol o la manifestazione della perizia tecnica egizia, ma esprimono anche i sentimenti, i timori e le speranze di un popolo antico attraverso la scelta di forme e materiali dai forti valori simbolici e performativi… questi monili ci parlano di bellezza, cosmesi, religione e magia, ambiti dai limiti indefiniti e lontani dalle categorizzazioni moderne».

“Gioielli e Amuleti. La bellezza nell’Antico Egitto” è collaterale alla mostra nella Basilica Palladiana “I creatori dell’Egitto eterno” (vedi notizia dettagliata DeArtes qui) e offre un ulteriore livello di lettura sullo stile di vita degli abitanti di Deir – El Medina, villaggio in cui vissero gli artigiani più apprezzati dell’epoca a cui risalgono le tombe reali della Valle dei Re e delle Regine.

L’esposizione è organizzata in quattro sezioni che offrono l’occasione di ammirare alcuni reperti mai esposti prima. Particolarmente innovativa è la sezione dedicata a Kha e Merit, coppia illustre vissuta 3600 anni fa che ancora riposa avvolta dalle bende, i cui sarcofaghi furono rinvenuti dal celebre archeologo torinese Ernesto Schiaparelli nel 1905. È la tecnologia, con radiografie e stampe 3D, a svelare oggi, agli occhi dei visitatori del Museo del Gioiello, il loro ricco corredo funebre.

“Gioielli e Amuleti. La bellezza nell’Antico Egitto” sarà al centro dei prossimi laboratori per famiglie in programma al Museo del Gioiello (prenotazioni già aperte).

M.C.S.
Ufficio Stampa, 22 dicembre 2022
Immagini messe a disposizione da Museo Egizio Torino

Museo del Gioiello
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