Galileo Chini al Museo Internazionale delle Ceramiche: in corso la mostra con 300 opere tra ceramiche e disegni preparatori. La più ampia esposizione mai dedicata all’artista toscano.

Raffinate decorazioni, lustri, eleganti figure femminili: “Galileo Chini. Ceramiche tra Liberty e Déco”, la più ampia mostra mai dedicata alle sue ceramiche, rivela l’opera di un inventore, dalla fine dell’Ottocento, della ceramica moderna italiana.

[Pannello ceramico “Primavera”, 1920 ca., collezione privata]

Galileo Chini (Firenze, 1873 – Firenze, 1956) è stato un artista poliedrico, aggiornatissimo sui gusti e le tendenze europee dell’epoca. Dipinse nature morte, bellissimi paesaggi della sua Versilia, ritratti e ambienti che richiamavano la sua esperienza a Bangkok, dove fu ospite del re del Siam per decorare la residenza reale. Nel 1909 dipinse la cupola del vestibolo del Padiglione Centrale della Biennale di Venezia. Si dedicò con passione all’arte della ceramica con una produzione personalissima e intraprese colossali imprese di ceramica applicata all’architettura come nelle terme di Salsomaggiore, di cui nel 2023 ricorre il centenario della fondazione.

La mostra in corso al MIC di Faenza, curata da Claudia Casali e Valerio Terraroli, espone fio al 14 maggio 2023 circa trecento pezzi tra ceramiche e disegni preparatori con numerosi inediti, suddivise in otto sezioni, a documentare le varie fasi di attività delle due manifatture – L’Arte della Ceramica (Firenze, 1897) e le Fornaci S. Lorenzo (Borgo San Lorenzo, 1906)- fondate da Galileo Chini.

[Grande vaso con pavoni 1903-1909, Arte della Ceramica, collezione privata]

Prendendo ispirazione dal modernismo internazionale, sull’onda del movimento delle Arts & Crafts inglesi di William Morris, nel 1987 Galileo Chini, insieme a Giovanni Montelatici, Vittorio Giunti e Giovanni Vannuzzi fondò a Firenze la manifattura L’arte della ceramica consapevole che era ormai “l’epoca del Liberty e bisognava assimilare a questo stile anche il soprammobile”.

Le ceramiche della Manifattura, che sapevano coniugare la tradizione alla modernità, conquistarono da subito premi e fama per le loro raffinate decorazioni da principio ispirate a motivi floreali di gusto Liberty e a figure femminili di influenza rinascimentale, poi caratterizzate dalla tecnica a lustri metallici, da sintesi decorative e da una varia gamma di grès.

La visita della mostra suggerisce anche un percorso geografico alla scoperta delle decorazioni architettoniche della manifattura Chini a Salsomaggiore, Castrocaro, Borgo San Lorenzo, Montecatini Terme.

Il ricco catalogo, con quasi 300 immagini, documenta non solo le opere esposte, ma approfondisce il contesto legato alle esposizioni internazionali, ai progetti architettonici, alla produzione di vetri e ferri battuti, alle Biennali di Venezia.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, novembre/dicembre 2022
Immagine di copertina: Disco con profilo femminile e fiori, 1898-1900
Arte della Ceramica, MIC Faenza 

GALILEO CHINI. CERAMICHE TRA LIBERTY E DÉCO
26 novembre 2022 – 14 maggio 2023

MIC Faenza – Museo Internazionale delle Ceramiche
viale Baccarini 19 –Faenza (RA)
Info: 0546697311
info@micfaenza.org
www.micfaenza.org

[Pannello ceramico con due teste femminili fiori e grappoli d’uva, 1898-1902, Arte della Ceramica, Galleria Expertise di Cinelli Marzio]