Il Teatro Comunale, in fase di restyling, propone 10 titoli d’opera al Teatro Europauditorium e al Temporary TCBO a BolognaFiere, e 18 concerti all’Auditorium Manzoni.
TCBO: DER FLIEGENDE HOLLÄNDER DI WAGNER DIRETTO DA OKSANA LYNIV INAUGURA LA STAGIONE D’OPERA 2023
È un’inaugurazione densa di significato, per il Teatro Comunale di Bologna e per la sua Direttrice musicale Oksana Lyniv, quella della nuova stagione lirica “Opera Nouveau” che è in programma il 28 gennaio 2023 alle 18.00 al Teatro EuropAuditorium (repliche fino al 1 febbraio) con un inedito allestimento dell’opera romantica in tre atti Der fliegende Holländer (L’olandese volante) di Richard Wagner. Il titolo è infatti legato a doppio filo alla storia del Comunale, che l’ha accolto per la prima rappresentazione in Italia il 14 novembre 1877, e alla carriera della direttrice d’orchestra ucraina, che l’ha diretto per il suo debutto al Festival di Bayreuth nel 2021 quale prima donna nella storia della kermesse wagneriana.
«Ci attende una grande stagione 2023 – commenta il Sovrintendente Fulvio Macciardi – a partire da questa inaugurazione all’EuropAuditorium con una nuova produzione dell’Olandese volante interpretata dalla nostra Direttrice musicale Oksana Lyniv, che ha diretto con successo l’opera nel tempio wagneriano a Bayreuth. Guardiamo con fiducia al futuro e ai cambiamenti che stanno interessando il nostro Teatro, lavorando con spirito propositivo perché la stagione non risenta in alcun modo della delocalizzazione degli spazi in Fiera ma – anzi – possa trarne nuovi punti di forza».
La nuova produzione in prima esecuzione assoluta è firmata dal regista scozzese Paul Curran: «Nel portare in scena Der fliegende Hollӓnder un regista contemporaneo deve affrontare molteplici sfide. Non solo l’apparizione di fantasmi e di una nave fantasma, ma ancor più importante lo sviluppo della storia di una donna giovane e fortemente indipendente come Senta, che è molto diversa dalla maggior parte delle eroine delle opere o dei drammi del suo tempo». Il regista riflette, inoltre, sulla caratterizzazione dell’Olandese, il protagonista dell’opera: «Più affascinante da un punto di vista contemporaneo è, forse, la rappresentazione di un personaggio che cerca la redenzione non solo attraverso l’amore, ma anche attraverso un’analisi delle sue azioni e delle sue decisioni». Le scene e i costumi dello spettacolo sono firmati da Robert Innes Hopkins e le luci da Daniele Naldi.
Il baritono Thomas Johannes Mayer nei panni dell’Olandese e il soprano Elisabet Strid in quelli di Senta, accanto al basso Peter Rose come Daland e al tenore Adam Smith come Erik, sono i protagonisti della leggenda folkloristica nordeuropea in cui il capitano di una nave è costretto a navigare sino al giorno del giudizio. Nelle date del 29 gennaio e del 1 febbraio si alternano con loro nei rispettivi ruoli Anton Keremedchiev, Sonja Šarić, Goran Jurić e Peter Wedd. Completano il cast Marina Ogii (Mary) e Paolo Antognetti (Timoniere di Daland). L’Orchestra e il Coro, preparato da Gea Garatti Ansini, sono quelli del Teatro Comunale di Bologna.
Der fliegende Holländer ebbe la sua prima assoluta nel 1843 a Dresda. Conosciuta anche col nome Il vascello fantasma, l’opera venne messa in scena a Bologna per la prima italiana nella traduzione di Alberto Giovannini, con Marino Mancinelli sul podio. L’accoglienza non fu immediatamente favorevole, ma già dalla seconda rappresentazione si iniziò a percepire il successo che l’opera avrebbe avuto anche nel nostro Paese.
Questo spettacolo prosegue il progetto di rappresentare le cinque opere di Wagner che ebbero la loro prima italiana a Bologna, avviato nel 2020 con Tristan und Isolde e proseguito nel 2022 con Lohengrin. Il titolo torna nel capoluogo emiliano a 10 anni dall’ultima messinscena, avvenuta nel 2013 in Sala Bibiena in occasione del bicentenario della nascita di Wagner e delle celebrazioni dei 250 anni dalla fondazione del Teatro Comunale di Bologna.
Le recite saranno precedute – circa 45 minuti prima dell’inizio – da una breve presentazione dell’opera nel Foyer del Teatro EuropAuditorium.
TCBO: “OPERA NOUVEAU”: LA NUOVA STAGIONE LIRICA 2023
Con la Stagione d’Opera 2023 si apre un nuovo corso nella storia del Teatro Comunale di Bologna, pronto a lasciare momentaneamente la sua sede storica di Piazza Verdi per i lavori di riqualificazione, che nel 2026 restituiranno una struttura rinnovata sempre più funzionale e accogliente. “Opera Nouveau” è il titolo di questo inedito cartellone, che si inaugurerà il 28 gennaio 2023 al Teatro EuropAuditorium, per svilupparsi da febbraio nella nuova sede provvisoria della Fondazione lirico-sinfonica bolognese: il “Temporary TCBO” presso il padiglione Exhibition Hall di BolognaFiere in Piazza della Costituzione.
«La nostra Stagione 2023 intitolata “Opera Nouveau” rappresenta per noi una grande sfida ma anche una grande opportunità – dice il Sovrintendente Fulvio Macciardi –. Ci aspetta una nuova “casa” temporanea, per permettere l’avvio dei lavori che cambieranno la storia del Teatro Comunale, che verrà così modernizzato e reso più efficiente pur mantenendo le sue storiche vestigia settecentesche. Il nuovo luogo che ci accoglie nel quartiere fieristico sarà realizzato e studiato appositamente per le nostre opere e per offrire il meglio agli artisti e al nostro pubblico. Una grande platea unica estremamente funzionale consentirà un’ottima visione da ogni angolazione e seduta. Il “Temporary TCBO” sorgerà proprio a fianco del Teatro EuropAuditorium, che ospiterà lo spettacolo inaugurale, dotando quindi la città di un ulteriore polo per gli spettacoli musicali. Ci auguriamo che la proposta artistica e le novità che ci attendono nella nuova sede siano in grado di soddisfare il nostro affezionato pubblico e incuriosire coloro che vorranno venirci a trovare».
I 10 titoli della stagione lirica 2023 saranno quindi costruiti o ripensati ad hoc per inserirsi adeguatamente nel contesto dei nuovi spazi. La Direttrice musicale Oksana Lyniv sarà protagonista sul podio per ben quattro produzioni operistiche: Der fliegende Holländer di Wagner, I vespri siciliani di Verdi, Tosca di Puccini e Le Comte Ory di Rossini. Dirigerà inoltre, come lo scorso anno, l’Anteprima di stagione all’Auditorium Manzoni il 14 e 15 gennaio. In programma una pagina di metà Novecento come Mirandolina, opera comica in tre atti del compositore ceco Bohuslav Martinů tratta da La locandiera di Carlo Goldoni, proposta in forma di concerto con la mise en éspace del giovane regista Gianmaria Aliverta, che ha già messo in scena l’opera alla Fenice di Venezia nel 2016.
Dopo la serata inaugurale, dettagliata qui sopra, il Comunale si trasferisce nel padiglione Exhibition Hall di BolognaFiere per otto produzioni. Dal 19 al 25 febbraio viene ripreso e ripensato per la nuova sede un allestimento del Teatro della Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Sul podio il direttore israeliano Daniel Oren. Il soprano uruguaiano Maria José Siri ritorna nelle vesti di Cio-cio-san; tra le altre voci: Francesca Dotto, Luciano Ganci, Antonio Poli, Aoxue Zhu, Aloisa Aisemberg e Dario Solari.
Segue dal 18 al 25 marzo una nuova Norma di Vincenzo Bellini in prima assoluta, coprodotta col Carlo Felice di Genova, quale omaggio a Maria Callas nel centenario della nascita (1923). Sul palco Martina Gresia, Stefan Pop, Mikheil Sheshaberidze, Nicola Ulivieri e Vladimir Sazdovski. Lo spettacolo è diretto da Pier Giorgio Morandi e firmato da Stefania Bonfadelli.
La regista palermitana Emma Dante rilegge la “sua” Sicilia nei Vespri siciliani di Giuseppe Verdi (dal 19 al 23 aprile), grand-opéra proposto a Bologna nella versione in lingua italiana, coprodotto col Teatro Massimo di Palermo dove è andato in scena nel gennaio 2022 nella versione originale francese a trent’anni dalle stragi di mafia del 1992. Le tragiche morti dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e degli uomini e donne delle loro scorte, innescarono una stagione di rivolta e di partecipazione della società civile, che generò tra le tante reazioni anche la riappropriazione di spazi cittadini. Alcuni di questi spazi hanno trovato posto nella messinscena di Emma Dante, dove la Palermo di oggi fa da sfondo alla storia di oppressione e di rivolta messa in musica da Verdi. Dirige per la prima volta il titolo Oksana Lyniv. Tra gli interpreti voci verdiane di primo piano come quelle di Roberta Mantegna, John Osborn, Franco Vassallo, e ancora Sara Cortolezzis (recente vincitrice del Concorso Internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”), Giovanni Meoni e Riccardo Zanellato.
Per Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena da 18 al 23 maggio, il Comunale presenta una nuova produzione in prima assoluta affidata al giovane regista italo-sudafricano Alessandro Talevi, atteso per il suo debutto bolognese il prossimo dicembre con La traviata di Verdi per la Stagione 2022. Il titolo mozartiano dà l’avvio a un progetto di mettere in scena nei prossimi tre anni la trilogia di Mozart-Da Ponte. Sul podio il direttore d’orchestra belga Martijn Dendievel, classe 1995 e vincitore del Deutscher Dirigentenpreis 2021, già apprezzato nella Stagione Sinfonica del TCBO. Tra gli interpreti principali Mariangela Sicilia, Maria Novella Malfatti, Davide Giangregorio, Roberto Lorenzi, Vincenzo Nizzardo, Cecilia Molinari e Chiara Tirotta.
Dal 17 al 22 giugno arriva a Bologna La forza del destino, melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Don Álvaro o la fuerza del sinodi Ángel Perez de Saavedra, coproduzione con il Teatro Regio di Parma che ha inaugurato il XXII Festival Verdi con i complessi del Comunale (recensione DeArtes vedi qui). Definita dal regista Yannis Kokkos «Un’opera epica e intima, che ci porta in un mondo di violenza e passione», La forza del destino vede sul podio Asher Fisch, atteso ora a novembre nel Lohengrin di Wagner per la Stagione 2022. Sul palco Roberto Aronica, Angelo Villari, Maria José Siri, Monica Conesa e Stefano Meo.
L’estate riporterà il Musical al TCBO nella nuova location in Fiera, palcoscenico ideale per questo genere. E chi si troverà nel capoluogo emiliano in luglio, dal 21 al 25 al Teatro EuropAuditorium potrà assistere alla Tosca di Puccini, nella produzione firmata da Hugo De Ana che ha inaugurato la Stagione 2022 del Comunale. Sul podio Oksana Lyniv che guida un cast di sicuro prestigio con le voci di Maria José Siri, Roberto Aronica e Ambrogio Maestri.
Per l’autunno/inverno si ritorna in Fiera al “Temporary TCBO” con tre titoli. Il primo, dal 18 al 22 ottobre, è Le Comte Ory di Rossini, spettacolo con la regia di Hugo De Ana ispirato alla pittura di Hieronymus Bosch, e in particolare al suo quadro “Il giardino delle delizie”, ma anche all’immaginario dell’arte surrealista. Coprodotto col Rossini Opera Festival di Pesaro, dove è andato in scena la scorsa estate per l’inaugurazione della 43° edizione, a Bologna vedrà la direzione d’orchestra di Oksana Lyniv. Nel cast Antonino Siragusa, César Cortés, Paolo Bordogna, Simone Alberghini, Davide Giangregorio, Federica Guida, Olga Dyadiv, Lamia Beuque e Giuseppina Bridelli.
È invece la produzione figurativa dell’artista colombiano Fernando Botero, e in particolare la sua serie di dipinti intitolata “Il Circo”, a fare da scenografia all’allestimento di Nausica Opera International dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, in programma dal 24 al 30 novembre con la regia di Victor Garcia Sierra. Sul podio un talento italiano in ascesa: il direttore d’orchestra ventiseienne Diego Ceretta. Protagonisti Karen Gardeazabal, Lavinia Bini, Valerio Borgioni, Andrea Vincenzo Bonsignore, Ian Antem, Marco Filippo Romano e Vincenzo Taormina.
Dal 22 al 30 dicembre il cartellone si chiude con la più celebre operetta di Johann Strauss, Die Fledermaus (Il pipistrello), secondo titolo di Stagione coprodotto con il Carlo Felice di Genova, nella messinscena di Cesare Lievi con la direzione d’orchestra dell’ucraino Sasha Yankevych, vincitore nel 2021 del secondo premio al Concorso Arturo Toscanini di Parma. Tra gli interpreti figurano Olga Peretyatko, Mert Süngü, Nataliia Kukhar, Matteo Falcier, Francesco Castoro, Anaïs Mejías e Sara Fanin.
STAGIONE SINFONICA TCBO ALL’AUDITORIUM MANZONI
Affianca grandi interpreti e giovanissimi talenti in ascesa la nuova Stagione Sinfonica 2023, che nei suoi 18 concerti in programma da febbraio a dicembre all’Auditorium Manzoni, tutti alle 20.30, vede alcuni grandi ritorni ma anche numerosi debutti. Un ruolo di primo piano nel cartellone è ricoperto dalla Direttrice musicale Oksana Lyniv, che dirige ben quattro concerti. Accanto all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna è protagonista anche la Filarmonica, con due concerti in aprile e in ottobre. Non mancano, inoltre, due appuntamenti con pagine corali interpretate dal Coro del teatro felsineo preparato da Gea Garatti Ansini.
Anche nel 2023 la Rai continuerà ad avere un ruolo importante nella diffusione della produzione del Teatro Comunale di Bologna: Rai Radio3 trasmetterà infatti gran parte dei concerti della Stagione Sinfonica.
Oksana Lyniv inaugura la Stagione l’8 febbraio 2023 sul podio della “sua” orchestra, proponendo in prima esecuzione assoluta la Passacaglia in Yellow-Blue del compositore russo-tedesco Vladimir Genin e la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Con lei il violinista serbo Stefan Milenkovich, ex enfant-prodige, che interpreta il celeberrimo Concerto per violino e orchestra in re maggiore di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Dopo la serata d’apertura la direttrice d’orchestra ucraina è ancora protagonista insieme a un altro violinista, suo connazionale, il 7 aprile. Si tratta di Valeriy Sokolov, vincitore nel 2005 del Primo Premio al Concorso Internazionale George Enescu di Bucarest, impegnato in due brani contemporanei di Karl Amadeus Hartmann e di Jevhen Stankovyč. Completa il programma la Suite dal Parsifal di Richard Wagner nell’arrangiamento realizzato da Claudio Abbado, con gli artisti del Coro del TCBO preparati da Gea Garatti Ansini.
Un altro arrangiamento di questa Suite senza coro, curato da Andrew Gourlay, si può ascoltare nel terzo concerto con Lyniv: un “tutto Wagner”, previsto il 27 ottobre. L’ultimoimpegno della Stagione Sinfonica con la Direttrice musicale, il 7 dicembre, vedrà un’ulteriore prima esecuzione assoluta: “In Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” per trio e orchestra d’archi del compositore ucraino, originario di L’viv, Yuri Laniuk. E al centro della serata ci sono anche due pagine di Luciano Berio (con il mezzosoprano Anna Brull) edi Béla Bartók.
In febbraio sono ospiti due artisti russi: il tenore Dmitry Korchak che si presenta per la prima volta al pubblico bolognese nella veste di direttore d’orchestra, e il mezzosoprano ventottenne Vasilisa Berzhanskaya, vincitrice nella categoria “Giovani cantanti dell’anno” agli “International Opera Awards 2020”.
Torna in marzo a dirigere l’Orchestra del TCBO il tedesco Michael Güttler, con il capolavoro di Gustav Mahler Das Lied von der Erde (Il canto della terra). Protagonisti il tenore Ramón Vargas e il mezzosoprano Claudia Mahnke. Poi, tornano sul podio altre due grandi bacchette: quella di Hartmut Haenchen, con la Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner, e di Daniel Oren, con un programma che spazia da Max Bruch a Maurice Ravel, passando per George Gershwin e Leonard Bernstein.
Il primo concerto di stagione con la Filarmonica del TCBO, guidata dal suo Direttore principale Roberto Abbado, il 17 aprile, presenta due pagine legate a Goethe come l’ouverture da concerto Meeresstille und glückliche Fahrt (Calma di mare e viaggio felice)di Mendelssohn e le musiche di scena Egmont op. 84 di Ludwig van Beethoven, con la voce del soprano svizzero ventisettenne Nicole Wacker. A coronamento del programma la “Sinfonia Zwickau” di Robert Schumann.
A fine mese, due giovani promesse. Il direttore d’orchestra ventiquattrenne peruviano Dayner Tafur-Díaz, al suo debutto con l’Orchestra del Comunale, e che affronta una composizione della musica di oggidi Nicola Campogrande assieme a Jean Sibelius. Accanto a lui il pianista russo trentenne Nikolay Khozyainov, che a Bologna suona il Concerto n. 1 di Sergej Rachmaninov.
I talenti in ascesa sono al centro anche dei due concerti di maggio. Il violoncellista diciannovenne Ettore Pagano interpreta il compositore armeno AramIl’ič Chačaturjan. Sul podio, il trentunenne Lorenzo Passerini, propone Carl Maria von Weber e Čajkovskij. La pianista Yulianna Avdeeva debutta nella Stagione del Comunale con il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov. Per il suo ritorno, il direttore d’orchestra belga Martijn Dendievel, classe 1995, affronta Michail Glinka e César Franck. Dendievel sarà protagonista anche nella Stagione d’Opera 2023 del TCBO e di un secondo concerto della Stagione Sinfonica 2023, proponendo Erich Wolfgang Korngold abbinato a Richard Strauss.
Giugno è dedicato alla musica di Gustav Mahler. Il francese Frédéric Chaslin si presenta nella doppia veste di direttore d’orchestra e compositore, impaginando un programma che affianca alla Sinfonia n. 4 del compositore austriaco una variazione su Mahler scritta da Chaslin stesso. Solisti il trombonista Paolo Masi e il soprano Erika Grimaldi. Invece l’ungherese Henrik Nánási dirige, di Mahler, la “Quinta”.
Il cartellone autunnale è arricchito dal secondo appuntamento con la Filarmonica del TCBO, diretta dal newyorkese James Feddeck, Direttore Principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, protagonista di Bruckner e di Bruch insieme al violinista svedese ventunenne Daniel Lozakovich.
In novembre debutta con l’Orchestra del Comunale l’ucraino Sasha Yankevych, classe 1991, che propone Schumann e due brani di Rachmaninov, con Federico Colli come solista. L’ultimo appuntamento di dicembre segna il ritorno del direttore d’orchestra statunitense James Conlon, Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles e Consulente artistico della Baltimore Symphony Orchestra. L’atmosfera pre-natalizia è garantita con il balletto Lo schiaccianoci op. 71 di Čajkovskij.
M.C.S.
Ufficio Stampa, ottobre, novembre, dicembre 2022
La campagna visiva della Stagione 2023 è raffigurata dall’artista Riccardo Guasco
Teatro Comunale Bologna
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