È in corso alla Galleria d’Arte Moderna e alla Galleria dello Scudo la mostra, a carattere scientifico, dedicata all’esponente dell’astrattismo europeo.

Il colore protagonista dello spazio e della forma nella mostra dedicata al pittore italiano Piero Dorazio (Roma, 29 giugno 1927 – Perugia, 17 maggio 2005), fra i massimi rappresentanti dell’astrattismo europeo.

[Galleria Scudo. In primo piano: Tranart (a Gino Severini), 1966]

Allestita negli spazi della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e della Galleria dello Scudo, dal 17 dicembre 2022 al 30 aprile 2023, l’esposizione, di carattere strettamente scientifico, è centrata su una selezione di oltre trenta dipinti provenienti dagli eredi dell’artista e da collezioni pubbliche e private. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Archivio Piero Dorazio.

L’esposizione dal taglio inedito, intitolata Piero Dorazio. La nuova pittura. Opere 1963 – 1968”, volge lo sguardo alla produzione del pittore italiano tra questi anni, quando la struttura reticolare dei lavori datati 1959-1962 cede il passo a un nuovo impianto compositivo, esito di un’indagine sulle modalità con cui il colore diviene protagonista dello spazio e della forma, quando la sua ricerca manifesta una rinnovata libertà inventiva. Sono gli anni della Pop Art e dei contrasti sociali che animano le giovani generazioni, sollecitazioni che Dorazio riprende e rilancia in una pittura intesa come campo di tensioni e invenzioni, pur in correlazione con i riferimenti alle avanguardie storiche.

[Gam. Da sinistra: Din don (omaggio a Giacomo Balla n. 2), 1966 (proprietà Fondazione Cariverona, Verona) Kasimiro grande, 1967]

Il percorso espositivo si apre simbolicamente con Presente e passato, opera del 1963 in cui l’intreccio del segno è superato dalla stesura di fasce policrome in fitta sequenza verticale, per proseguire con tele di grandi dimensioni costruite secondo geometrie che dilatano le trame luminose d’un tempo verso sempre diverse e molteplici possibilità compositive.

Durante l’insegnamento alla University of Pennsylvania, Dorazio è al centro di un vivace confronto internazionale correlato all’ambiente culturale di New York, dove la sua ricerca è sostenuta e promossa dalla Marlborough- Gerson Gallery, attiva anche a Roma e a Londra. Alla conoscenza della sua opera negli Stati Uniti contribuiscono la presenza in The responsive eye, la grande mostra al Museum of Modern Art di New York che, all’inizio del 1965, vede schierati i protagonisti del movimento noto come “Color Field”, nonché la personale al Cleveland Museum of Art nel settembre dello stesso anno. Seguirà la partecipazione alla International Exhibition of Contemporary Painting and Sculpture a Pittsburgh nel 1967, e ad altre mostre collettive che lo confermeranno alla ribalta della critica soprattutto statunitense.

[Gam. Da sinistra: Balance and counterbalance, 1965, Litania, 1968, Next generation, 1968]

Quella di Dorazio, fra il 1963 e la fine del decennio, è dunque una “nuova pittura”. Egli rompe la gabbia delle “Trame” per spaziare verso altre, molteplici strade destinate a produrre esiti la cui risonanza si avvertirà anche a distanza di tempo. Una pittura che si confronta, in modo aperto, con quanto proposto da un contesto internazionale di cui Dorazio è protagonista a pieno diritto, avendo instaurato e coltivato relazioni che lo collocano sempre al centro della scena.

Evento di rilievo, cui l’esposizione veronese pone particolare attenzione, è la sala personale alla XXXIII Biennale di Venezia nel 1966, in cui figurano 21 opere tra le più significative di quel momento, molte delle quali inserite nel presente progetto.

La mostra è realizzata con la supervisione scientifica di Francesco Tedeschi, storico dell’arte e curatore del Catalogo ragionato dell’artista promosso dall’Archivio Piero Dorazio in pubblicazione con Skira.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 19 dicembre 2022
Vedute della mostra: foto Agostino Osio, Alto//Piano
Veduta di copertina: Ottimismo-pessimismo (a Giacomo Balla), 1966


 
 
PIERO DORAZIO
LA NUOVA PITTURA. OPERE 1963 – 1968 
17 dicembre 2022 – 30 aprile 2023

 Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
Palazzo della Ragione – cortile Mercato Vecchio 6, 37121, Verona
045 8001903 | gamforti@comune.verona.it | gam.comune.verona.it
 
Galleria dello Scudo
Via Scudo di Francia 2, 37121, Verona
045 590144 | info@galleriadelloscudo.com | galleriadelloscudo.com