Crumb Gallery inaugura il programma espositivo 2023 con un progetto fotografico inedito realizzato dall’artista Daniela De Lorenzo sul dipinto di Paolo Uccello.
Albedo o chiardiluna racconta la delicata relazione tra spazio e tempo attraverso la storia dell’arte, la scultura e il montaggio, come sottolinea Mirco Marini nel testo in catalogo (collana Nolines, a cura di Rory Cappelli). Al centro di questa serie fotografica, Daniela De Lorenzo pone l’iconografia di un’opera quattrocentesca: San Giorgio e la principessa di Paolo Uccello, un’opera dalla rigida struttura prospettica ma permeata di un’atmosfera onirica, dal sapore fiabesco.
Le tre figure principali – la principessa, a sinistra, il drago, al centro, e il san Giorgio a cavallo, sulla destra, concatenati dal guinzaglio e dalla lancia, che li legano indissolubilmente – si muovono, come su un palcoscenico, all’interno di quinte teatrali, create dalle diagonali che definiscono la geometria dello spazio e creano la profondità del paesaggio. Una rappresentazione caratterizzata da una dimensione surreale, sospesa, dominata dal riverbero misterioso del cielo, in cui il chiarore della falce di luna si contrappone alla nuvola a spirale che minaccia una tempesta.
De Lorenzo si muove all’interno del quadro, taglia, rimonta, sostituisce, fa slittare i piani sottostanti, alterando i personaggi e gli elementi paesaggistici, come in un montaggio cinematografico. Non vuole re-interpretare o quanto meno raccontare, piuttosto si interroga su cosa stia sotto la superficie, cosa ne possa emergere. Così Albedo è la parte più interna dell’agrume, quella bianca e spugnosa che sta sotto la buccia ma è anche, in fisica, la luce riflessa da un corpo, rispetto a quella che lo colpisce, come lo è d’altronde, quella che emana la luna.
In ognuna delle dodici fotografie l’artista “evoca un tempo instabile all’interno della narrazione lineare dell’opera di Paolo Uccello”, alza il velo sul visibile e sul rappresentato, ne scompone l’ordine, i campi visivi, ci mette davanti a una lettura diversa, a un’altra percezione, ne illumina le parti nascoste, a dimostrare che il reale, o quello che crediamo tale, non è mai uguale.
La ricerca di Daniela De Lorenzo è sempre stata associata alla pratica del fare, dalle prima sculture della fine degli anni ’80, a quelle realizzate successivamente con il feltro, dai ricami alle ceramiche, dai video alle performance, alla fotografia che, nel suo percorso, si confronta costantemente con la scultura stessa.
Anche in Albedo o chiardiluna, San Giorgio e il drago, le immagini disposte sulle pareti si relazionano con sonni, un’opera composta da due piccole sculture in gesso con cera e pigmenti, collocate al centro della stanza quasi fossero il punto di fuga dell’intera visione del progetto, il luogo da cui si genera. Sonni è il ricordo di un lavoro in gommapiuma, a cose fatte del 1998. Le opere della De Lorenzo raccontano la propria instabilità, riflettono sullo spazio, sulla memoria, sulle possibilità interpretative delle immagini e del tempo.
C.S.M.
Ufficio Stampa, 9 gennaio 2023
Immagini messe a disposizione da Davis & Co
DANIELA DE LORENZO. ALBEDO O CHIARDILUNA
13 gennaio – 11 marzo 2023
Crumb Gallery
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