Al Museo di Santa Giulia è aperta la nuova sezione dell’Età Romana con un innovativo percorso: i più moderni standard di accessibilità e installazioni artistiche multimediali.

Il progetto, promosso da Fondazione Brescia Musei, Comune di Brescia, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, propone ai visitatori un’immagine della città antica aggiornata sulla base dei più recenti studi e, soprattutto, dei risultati emersi da indagini archeologiche urbane.

[Ritratto di Settimio Severo, bronzo dorato, seconda metà III sec d.C., area del Capitolium, scavi 1826. Archivio fotografico Musei Brescia, Fotostudio Rapuzzi]

Il nuovo percorso, inaugurato il 22 gennaio 2023, completa significativamente un piano intrapreso nel 2019, quando si decise di restaurare la statua della Vittoria Alata e di collocarla – con un allestimento a cura dell’architetto Juan Navarro Baldeweg – all’interno del tempio capitolino (vedi notizia DeArtes qui). Ora, grazie agli approfondimenti scientifici, si completa, da un punto di vista concettuale ed espositivo, la musealizzazione anche dell’area del Capitolium, nella quale sono stati rinvenuti importanti reperti inseriti nella nuova sezione dell’età romana, e il ricongiungimento concettuale del patrimonio della Brescia romana in un unico dominio museale, perseguito anche nella nuova politica di bigliettazione unica.



APPROFONDIMENTI:

[None collective, Brixia, Museo di Santa Giulia. Photo credits None collective]

L’ETÀ ROMANA. LE CITTÀ. LE EPIGRAFI
Brixia romana è una città paradigmatica per il grado di conservazione degli edifici, la tradizione degli studi e le continue indagini in corso che portano quotidianamente all’arricchimento del patrimonio. A 200 anni dall’inizio della felice campagna di indagini archeologiche che portò alla scoperta del Capitolium, del deposito dei bronzi e all’apertura nel 1830 del Museo Patrio, viene ora aggiornata, per l’anno di Brescia Bergamo Capitale italiana della cultura, la sezione che più di altre registra questo flusso dinamico e virtuoso tra ricerca e valorizzazione.

La documentazione ottocentesca prodotta in occasione di quella che fu la più incredibile avventura archeologica vissuta dalla città è ingrandita in monumentali scenografie all’interno delle sale. Si affiancano installazioni artistiche multimediali dal lessico contemporaneo. La sezione, grazie a supporti per l’esplorazione tattile, grazie all’iconografia storica e a brani architettonici di pregio, presenta i contesti monumentali bresciani quali il Santuario repubblicano, il Tempio Capitolino, il Teatro che sono visitabili nel vicino Parco Archeologico. Anche la sezione epigrafica, allestita nel grande chiostro rinascimentale, è stata aggiornata nei contenuti e negli apparati didascalici.

Un approfondimento di grande importanza è dedicato al periodo tardoantico (IV-V secolo d. C.), quando vennero abbandonati i luoghi di culto pagano a favore di quelli di culto cristiano. A Brescia, in particolare, nell’area del Capitolium, sono stati ritrovati due depositi di oggetti e di opere legati alla vita del tempio.

[Ritratto di donna della famiglia dei Flavi, bronzo, fine I sec d.C., area del Capitolium, scavi 1826. Archivio fotografico Musei Brescia, Fotostudio Rapuzzi]

Nel primo, scoperto nel 1826, oltre alla Vittoria Alata, statua d’epoca romana di eccezionale valore recentemente restaurata e allestita nell’aula orientale del Capitolium (vedi notizia DeArtes qui) venne rinvenuta una serie di teste di pregevole fattura e preziose decorazioni. Realizzati in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa e doratura solo su quelle maschili, i ritratti dovevano essere inseriti in statue in pietra o in marmo, come indica l’accurata rifinitura dei lembi del collo. Con grande probabilità erano esposti in uno spazio pubblico della città. Le caratteristiche dei volti e della capigliatura hanno permesso di identificare i personaggi con appartenenti alla dinastia dei Flavi e con imperatori del II e del III secolo d.C. Particolarmente suggestiva è una figura femminile con un’acconciatura a toupet frontale formato da riccioli a chiocciola con foro centrale, tipica delle donne della dinastia dei Flavi a cui la città di Brescia voleva confermare la sua benevolenza, ben nota a partire dal supporto che la città garantì a Vespasiano nella lotta per la conquista dell’impero durante la guerra civile che si aprì nel 69 d.C. con la morte di Nerone.

[Catena oro e madreperla I-II sec d.C. della stirpe del Capitolium. Archivio fotografico Musei Brescia, Fotostudio Rapuzzi]

L’altro deposito, pressoché inedito e mai mostrato nella sua interezza, include una considerevole quantità di oggetti votivi offerti nelle aule del tempio dai fedeli nel corso della vita di questo luogo di culto; tra questi, rari vetri incisi, come la bottiglia con la riproduzione di vedute di città dell’area flegrea, gioielli, oggetti rituali, tra cui il prezioso coltello con manico in corno di capriolo, lucerne semplici e figurate, anfore, grandi piatti per le offerte rituali, ceramiche decorate a stampo, e molto altro ancora.

Brani lapidei, oggetto di recenti studi, provenienti dai principali monumenti pubblici consentono di avere un’idea della magniloquenza delle architetture e della pregevolezza delle decorazioni, oltre che della varietà dei materiali impiegati, dal locale calcare bianco ai marmi policromi provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.

Tra essi anche una mensola inedita, pertinente al Foro di Brescia, oggi depositata in museo da una generosa famiglia bresciana. Il manufatto, in pietra locale di Botticino, rappresenta il Fauno, divinità della natura correlata al culto dionisiaco, e doveva con grande probabilità decorare uno degli ingressi del foro di Brixia. La sua importanza, oltre che nelle notevoli dimensioni e nella bellezza dell’ornato, risiede nel fatto che si tratta di una recente scoperta.

[Pettorale da cavallo di statua equestre con scena di battaglia fra Romani e barbari, bronzo, I-II sec d.C.area del Capitolium, scavi 1826. Archivio fotografico Musei Brescia, Fotostudio Rapuzzi]

Tra i reperti di particolare valore, si segnala il pettorale da cavallo in bronzo (balteo), esemplare unico in tutto l’impero, appartenente probabilmente a una statua equestre esposta in uno degli spazi pubblici dell’antica Brixia, sulla cui superficie sono state applicate numerose figure in bronzo che riproducono soldati Romani, con elmo e corazza, e barbari, con capelli lunghi, calzoni e corta mantella, impegnati in un accesso combattimento e al centro si staglia la figura dell’imperatore a cavallo che irrompe tra i soldati.

Ancora, la Statua di Silvano, divinità legata al mondo dei boschi e degli animali, che si caratterizza per la presenza di una pelle con testa di caprino sul lato sinistro e di frutti trattenuti nella piega del mantello, che alludono alla fertilità e all’abbondanza. La statua fa parte di un piccolo nucleo di opere archeologiche donate all’inizio dell’Ottocento al Museo da Luigi Basiletti, lo straordinario erudito e artista che, con i colleghi membri dell’Ateneo di Scienze lettere e Arti di Brescia, avviò nel 1823 l’inizio degli scavi archeologici in città.

[None collective, Brixia, Museo di Santa Giulia. Photo credits None collective]

LE INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI
Il nuovo intervento museale è impreziosito da tre installazioni artistiche immersive multimediali, ideate e realizzate dallo studio NONE Collective. Il visitatore può addentrarsi negli spazi museali e vivere un’esperienza immersiva grazie alla sincronizzazione di audio, video e luci, attraverso dispositivi tecnologici e scenografie.

Nella prima sala, Forme e luoghi della memoria, mediante grafiche e immagini storiche, volti e voci di eruditi, cittadini illuminati e luoghi particolarmente significativi, viene evocato il percorso di tutela e valorizzazione dell’eredità antica della città a opera della comunità bresciana.

L’installazione multimediale La Vittoria Alata. Viaggio di un mito racconta la storia di questa statua, illustrando aspetti relativi alle sue origini, all’iconografia, agli attributi, alla scoperta durante gli scavi nell’area del Capitolium del 1826 fino ad arrivare agli ultimi dati scientifici acquisiti durante l’intervento di restauro.

Il percorso si conclude con Architettura, Uomo e Natura, un’installazione che evoca i luoghi e le architetture in cui va in scena la vita dell’uomo: la strada, le mura, la piazza, i porticati, le colonne, le abitazioni, gli edifici. In questa sala sono presenti tre sculture frammentarie di età romana che, con la tecnica del videomapping e l’illuminazione dinamica, diventano parte della narrazione.

[Maschera grottesca, argilla, II-II sec d.C., della stirpe del Capitolium. Archivio fotografico Musei Brescia, Fotostudio Rapuzzi]

FRUIZIONE PER PERSONE CON DISABILITÀ
La nuova sezione dell’età romana offre un percorso di accessibilità per la fruizione di persone disabili. Oltre alle mappe tattili di orientamento, presenti all’ingresso del percorso, tutti i reperti in pietra e una copia della dama Flavia sono esplorabili tattilmente da ciechi e ipovedenti. Inoltre, due modellini dedicati a santuario repubblicano e Capitolium e agli edifici pubblici di Brixia in età romana, caratterizzati da texture specifiche, sono a disposizione per esplorazioni tattili.

Una guida multimediale gratuita del museo, scaricabile tramite QR code sul proprio dispositivo elettronico, con tracce audio dedicate a non vedenti e ipovedenti permette l’esplorazione tattile guidata delle opere più significative di ogni sala.

LA PROSSIMA APERTURA DEL MUSEO DEL RISORGIMENTO
La prossima inaugurazione e apertura al pubblico del nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, il 29 gennaio 2023, completa l’offerta museale all’interno del Falcone d’Italia, dove è già operativo il Museo delle Armi “Luigi Marzoli”.

FONDAZIONE BRESCIA MUSEI
È una fondazione di partecipazione pubblico–privata presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Fanno parte di Fondazione Brescia Musei: Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Castello di Brescia Falcone d’Italia e Cinema Nuovo Eden. Fondazione Brescia Musei è con Pinacoteca Tosio Martinengo, ente capofila della Rete dell’800 Lombardo. I Musei Civici di Brescia sono inclusi nell’offerta di Associazione Abbonamento Musei.

M.C.S.
Ufficio Stampa, gennaio 2023
Immagine di copertina: None collective, Brixia, Museo di Santa Giulia
Photo credits None collective

LA NUOVA SEZIONE DELL’ETÀ ROMANA
Dal 22 gennaio 2023

Museo di Santa Giulia
via Musei 81/b, Brescia

Fondazione Brescia Musei
via Musei 55 – 25121
Centro Unico Prenotazioni: T. 030 2977833   |  0302977834
E. cup@bresciamusei.com
www.bresciamusei.com