Installazione di GianMarco Porru per t-space X MAO – Museo d’Arte Orientale. 

L’opera prolunga una serie di tematiche presenti nella ricerca dell’artista ed espande una mitologia mediterranea che riflette su un sincretismo religioso diffuso in diverse aree geografiche e culturali, alcune delle quali rappresentate nelle collezioni del Museo. Il Canto del capro è un’opera installativa inedita concepita dall’artista visivo GianMarco Porru (Oristano, 1989, di base a Milano) per gli spazi di t-space X MAO, dal 21 gennaio al 26 febbraio 2023 a ingresso libero.

Il Canto del capro è la ricostruzione fantastica e la visualizzazione tridimensionale di una narrazione ipotetica che si innesta nel processo di interpretatio religiosa. L’artista si concentra su un tempo sospeso precedente all’adesione del culto monoteista e presenta una narrazione dell’Acqua in prima persona, attenta alle ritualità destinate a propiziarsi le divinità responsabili dei temporali.

Conosciuto in Sardegna come Maimone, secondo alcune versioni del mito Dioniso è venerato sotto forma di bambino e di divinità degli inferi come Crono e/o Pluvio, nomi differenti per le manifestazioni della stessa divinità. Nei diversi rituali antichi, in apertura dell’anno agricolo, si pone l’accento non tanto sull’aspetto orgiastico della religione dionisiaca quanto piuttosto su quello pluviale, la cui propiziazione è indispensabile per ottenere piogge abbondanti. Questo avviene attraverso la rappresentazione della passione e la morte di una vittima destinata a rappresentare la morte e la passione del dio stesso.

Per GianMarco Porru la Sardegna è un territorio speculativo in cui rivisitare l’idea di autentico e arcaico, problematizzando i meccanismi di riproduzione e rappresentazione dei patrimoni culturali nazionali. La rilettura della cultura materiale intesa come un percorso che attraversa e interroga le stratificazioni estetiche e iconografiche – in ambito archeologico ed etnografico – mira a riposizionare e fabulare inedite narrazioni mitologiche in possibili territori d’origine, ricalibrando così la narrazione egemonica.

Come di consueto, nel t-space i visitatori possono anche servirsi una tazza di tè giallo, selezionata per l’occasione da Claudia Carità (The Tea Torino). L’opera è realizzata con il sostegno della Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina TerrArte 2022 in attuazione dell’Intesa triennale MIBACT Regione Lazio, relativa alle Residenze artistiche per il triennio 2022-2024

C.S.M.
Ufficio Stampa, 17 gennaio 2023

GIANMARCO PORRU. IL CANTO DEL CAPRO 
21 gennaio – 26 febbraio 2023
Ingresso libero

MAO Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico 11, Torino
www.maotorino.it