A Palazzo Medici Riccardi, opere recenti o inedite reinterpretano le questioni della globalizzazione, dell’integrazione sociale, dei cambiamenti climatici.
“È su questa terra che gli uomini esercitano il potere e bramano ricchezze, gettando l’umanità nel caos e scatenando guerre fratricide”. Così si legge nella mappa incisa intorno al 1580 dal cartografo Epichtonius Cosmopolites, raffigurante il cappuccio di un giullare con il mondo al posto del volto. Ispirato da questa eccentrica immagine che parla di vanitas e follia degli uomini, Christian Balzano ha ideato l’esposizione Fuori dal mondo, che vuole sollevare interrogativi sulla condizione del pianeta e porre una domanda: “Può l’identità storica e culturale di un luogo, di una comunità, essere completamente sconvolta e cambiata dalla convivenza con altre persone, con identità diverse?”.
Intorno a questa domanda si articola la mostra, suddivisa in sezioni tematiche legate l’una all’altra: il pluralismo della religione, la natura contaminata e contaminante, i continenti, i paesi e le bandiere sono i temi intorno a cui ruotano le opere esposte, tutte accomunate dall’uso del tessuto, materiale che simboleggia con i suoi intrecci la pelle stessa e la carne delle nazioni in tutta la loro complessità geopolitica.
La mostra “Christian Balzano. Fuori dal mondo”, promossa da Città Metropolitana di Firenze con il patrocinio di Regione Toscana, organizzata da MUS.E e Casa d’Arte San Lorenzo e curata da Marco Tonelli, è aperta al pubblico a Palazzo Medici Riccardidal 19 gennaio fino al 12 marzo 2023.
Opere fortemente connesse tra loro, come i quattro grandi timbri in marmo con i simboli delle religioni più diffuse al mondo (ebraica, cristiana, musulmana, induista) a cui si aggiunge il timbro “personale” dell’artista (che ha come effigie un toro); stoffe su cui campeggiano carte geografiche di paesi in guerra – trasformate dall’acqua del mare – o bandiere di Paesi i cui confini sono separati da muri o linee invalicabili: tutti elementi che vanno a costituire un atlante critico del globo, a cui Balzano si approccia come a un unico grande e sfaccettato “tessuto” sociale e politico.
La multiformità delle tecniche utilizzate dall’artista testimonia la pluralità delle culture e delle identità, ma anche la necessità della loro coesistenza. E, a ricordarci che viviamo tutti sullo stesso pianeta, c’è un’installazione ambientale dal titolo Io siamo tessuto, costituita da una bambina in bronzo a grandezza naturale che tira – come un pescatore fa con la sua rete – una grande sfera che rappresenta il mondo, fatta di tessuti di diversa natura.
C.S.M.
Ufficio Stampa, 18 gennaio 2023
Immagini dell’allestimento: ph Lena Shaposhnikova
CHRISTIAN BALZANO. FUORI DAL MONDO
19 gennaio – 12 marzo 2023
Palazzo Medici Riccardi
Via Cavour 1, 50121 Firenze
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