Alla Galleria M77, esposte 100 opere dell’artista che dialogava con epoche e stili differenti.
In mostra quadri e disegni di diversi periodi – pitture, sovrapposizioni, collage fotografici, porte, finestre, persiane, armadi, specchi, pianoforti e obelischi – che sottolineano la potenza di Tano Festa (Roma, 1938 – Roma, 1988), autore di un’operazione artistica sofisticata ed estraniante, fino alla messa in evidenza della sua ammirazione dichiarata per le atmosfere e per la pittura di De Chirico, del suo amore per Roma come città eterna, della sua attenzione per i maestri del colore e per i coriandoli.
Capace di dialogare con epoche e stili diversi, facendo esplicitamente riferimento a immagini e a elementi iconografici codificati, in una sorta di racconto visivo in cui la pittura non può che nascere dalla pittura stessa, Tano Festa sceglie di essere un artista originario e non semplicemente originale.
Alla galleria M77, è aperta al pubblico a ingresso gratuito, dal 17 gennaio al 18 marzo 2023, la mostra “Tano Festa: un artista originario”, con la collaborazione dell’Archivio Tano Festa diretto da Anita Festa per la consulenza tecnico scientifica. Nel 1993, in occasione della Biennale di Venezia, Francesca Alfano Miglietti ha curato, nella sezione Fratelli, una grande mostra di Tano Festa: trent’anni dopo, la stessa Miglietti cura questa mostra a Milano.
L’esposizione, che conta prestiti importanti provenienti dalla Collezione Olnick Spanu di New York, dalla Fondazione Jacorossi di Roma, dalla Galleria Il Ponte di Firenze, dalla Galleria La Nica e dalla Galleria Marchetti di Roma, raccoglie circa 100 opere dell’artista, realizzate tra 1960 e 1987.
APPROFONDIMENTO
IL PERCORSO ARTISTICO DI TANO FESTA
“L’arte è plagio”, affermava provocatoriamente l’artista, creando la propria unicità attraverso le opere d’arte che lo hanno preceduto. Tano Festa realizza una sua personale forma di figurazione, in un’inedita rivisitazione del classico non solo di pittura, ma anche di poesia e di letteratura, scegliendo sempre immagini visionarie e oniriche. Costante il suo interesse per la parola scritta e per gli autori di versi, come Sandro Penna: si racconta che nel 1955 Festa regalasse poesie ai passanti sulla scalinata di piazza di Spagna.
Già nel 1960 Festa realizza i suoi primi dipinti monocromi, scegliendo spesso il colore rosso solcato da strisce di carta, imbevute dello stesso colore. Dalla metà degli anni Sessanta realizza opere in cui appaiono stralci fotografici della Cappella Sistina o delle Tombe Medicee, suggerendo come l’arte italiana sia ‘popolare’, grazie alle immagini riprodotte su milioni di magliette, borse, ombrelli, cartoline, calendari, etc. A New York, nel 1967, in uno studio al Chelsea Hotel, dipinge solo immagini tratte da Michelangelo, intitolando tutte le opere: Michelangelo according to Tano Festa.
All’inizio degli anni Settanta le figure, che sono ancora immagini dell’arte del passato, vengono riproposte in modo più frammentario, fino, a volte, a perdere il legame con l’opera di provenienza. Insieme a queste tele, Festa mette a punto un tipo di composizione in cui campeggia il nome di un pittore dell’Ottocento, a volte con la data di nascita e di morte, come fosse una lapide.
Dopo la serie delle Piazze d’Italia, ispirate a De Chirico, negli anni Ottanta realizza la serie dei Coriandoli, in cui lancia pezzetti di carta su una tela impregnata di materia pittorica, e la serie di opere in cui sceglie una figurazione che rilegge Munch, Bacon e Matisse.
La mostra espone anche i lavori su carta, che tracciano la complessità della sua visione dell’arte, mai banale e ripetitiva, ma piena di mistero e di annotazioni intime.
C.S.M.
Ufficio Stampa, 16 gennaio 2023
TANO FESTA.UN ARTISTA ORIGINARIO
17 gennaio – 18 marzo 2023
Ingresso gratuito
M77
via Mecenate 77, Milano
+39 0284571243
info@m77gallery.com
www.m77gallery.com