Il Parco Archeologico del Colosseo presenta il nuovo chatbot: un avatar dell’Imperatore Nerone risponde alle domande dei visitatori.  

Il Parco archeologico del Colosseo è tra le primissime istituzioni culturali dello Stato a lanciare il nuovo chatbot NERONE – software di intelligenza artificiale nelle vesti dell’Imperatore Giulio Claudio – progettato per accompagnare il pubblico nella richiesta di informazioni sugli orari di apertura del PArCo e per approfondire le notizie storiche sui tanti monumenti e siti che di esso fanno parte.

A partire da febbraio 2023 le relazioni online con il pubblico del PArCo sono quindi gestite non più soltanto attraverso i canali social (Facebook, Twitter, Instagram) e le mail o telefonate dirette al servizio URP, ma anche facendo ricorso a un nuovo strumento informatico, sviluppato ad hoc per le necessità del luogo della cultura più visitato d’Italia, disponibile accedendo alla home page del sito internet www.parcocolosseo.it

Il progetto, ideato e promosso dal Parco archeologico del Colosseo con la cura e gestione di Federica Rinaldi e Astrid D’Eredità, è il risultato di una collaborazione internazionale con l’azienda italiana Machineria srl, attiva nella produzione di contenuti e automazioni per istituzioni culturali, e l’azienda francese Ask Mona, leader nella creazione di strumenti di conversazione, intelligenza artificiale e analisi dei dati.

Il chatbot (termine che deriva dall’unione di “chat” e “robot”) è un software che simula ed elabora le conversazioni umane consentendo agli utenti che vi si rivolgono di interagire con i dispositivi digitali come se comunicassero con una persona reale.

A condurre lo scambio di informazioni è Nerone raffigurato con la toga e con la corona radiata, così come rappresentato in alcune emissioni monetali degli anni del suo principato. Nell’angolo in basso a destra dello schermo del pc, dello smartphone o del tablet “Nerone” sorride in piedi davanti all’Anfiteatro Flavio (che il vero imperatore non conobbe mai) e si presenta cordialmente agli utilizzatori del chatbot. L’interfaccia, chiara e intuitiva, appare come una finestra di conversazione simile a una app di messaggistica in cui l’interlocutore fornisce le indicazioni utili e non risparmia qualche battuta sagace sulla sua storia e sui suoi tempi.

“Nerone” è in grado di offrire informazioni di servizio e gestire oltre cento possibili scenari, fornendo risposte in più lingue – inglese, italiano e francese. «Il Parco archeologico del Colosseo è un’Istituzione viva e in continua evoluzione. Il nostro obiettivo è facilitare e migliorare l’esperienza di visita degli utenti, adeguandoci a nuovi codici e linguaggi», spiega Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo.

I PRIMI DATI
Già nella prima fase di sperimentazione avviata agli inizi di gennaio e senza alcuna promozione la piattaforma ha registrato in soli 25 giorni un utilizzo da parte di 3400 utenti, oltre 160 al giorno. Lo studio dettagliato delle domande ha aiutato a comprendere i temi ricorrenti e a sviluppare una griglia di risposte che, insieme a ulteriori approfondimenti tematici, costituisce la base delle conversazioni che il chatbot “Nerone” avvia rispondendo alla prima domanda posta dagli utenti, riconoscendo le parole chiave in essa contenute.

I primi dati percentuali indicano la scelta della lingua di conversazione che per il 58,8% è l’italiano, per il 33,4% l’inglese e per l’7,8% il francese. Per quanto riguarda invece i contenuti il 69,7% degli utenti chiede informazioni sui biglietti, l’11,7% sugli orari, il 7,9% sugli itinerari, il 2,6% chiede di parlare con un essere umano, venendo così dirottato sulla mail istituzionale. Un dato sorprendente: il 29% degli utenti si diletta in chiacchiere con Nerone.

C.S.M.
Uffici Stampa, 6 febbraio 2023

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