All’Università lectio magistralis di Marjane Satrapi. Alla Cineteca e al DAMSlab maratona cinematografica e dialoghi intorno a libertà, diritti e cultura.
Comune, Università Alma Mater e Cineteca di Bologna insieme per manifestare solidarietà e vicinanza al popolo iraniano, coinvolgendo e sensibilizzando la città e le tante realtà della società civile. L’iniziativa “Bologna per l’Iran”, organizzata con la collaborazione di JCI – Joint Cultural Initiative, anima gli spazi tra Cineteca e DAMSLab dal 20 al 26 febbraio 2023 con una ricca rassegna cinematografica e di incontri e dialoghi intorno alla libertà, i diritti e la cultura in Iran.
LA GIORNATA INAUGURALE:
LECTIO MAGISTRALIS DI MARJANE SATRAPI
Si parte con la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022/2023 dell’Università di Bologna, il 935° dalla fondazione dell’Ateneo, nell’Aula Magna di Santa Lucia dove, lunedì 20 alle 17, Marjane Satrapi (nata in Iran nel 1969, ha trascorso la sua adolescenza a Vienna e vive in Francia dal 1994) artista e intellettuale, fumettista, regista, sceneggiatrice e illustratrice, è l’ospite d’onore con una lectio magistralis intitolata “The freedom of mind”.
Dopo la cerimonia, alle 20, Marjane Satrapi è al Cinema Lumière per introdurre la proiezione del suo film Persepolis, in dialogo con Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna.
IL PROGRAMMA
Le iniziative proseguono con la proiezione di Viaggio a Kandahar, il 23 febbraio alle 20, alla presenza del regista Mohsen Makhmalbaf, preceduta lo stesso giorno alle 17 dall’incontro Un regista anticonformista tra Iran e Afghanistan, dialogo tra Makhmalbaf, Rita Monticelli, delegata del Sindaco ai Diritti umani e dialogo interreligioso e interculturale e gli studiosi e giornalisti Giuliano Battiston, Francesco Strazzari e Huma Saee, con la moderazione di Italo Spinelli di JCI – Joint Cultural Initiative e Direttore artistico Asiatica Film Festival.
Sono dedicati specificatamente alla condizione femminile in Iran l’incontro del 24 febbraio alle 16 con le giornaliste Farian Sabahi e Marina Forti insieme a Massimiliano Trentin, docente dell’Università di Bologna specializzato in Relazioni Internazionali, e quello del 25 febbraio alle 16 che vede confrontarsi intorno alla scrittura le autrici Ginevra Bompiani e Lidia Ravera, insieme a Bianca Maria Filippini (dottore di ricerca di Studi iranici, presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) e Leila Karami (docente dell’Università La Sapienza di Roma e Università Ca’ Foscari di Venezia dove insegna letteratura persiana contemporanea).
La maratona cinematografica della Cineteca di Bologna si concentra dal 24 al 26. Nel cuore di una nazione ribelle si nasconde un’arte ribelle. Per gli iraniani, fin dagli anni Cinquanta, quest’arte è stata il cinema. I film sono diventati campi di battaglia incruenti, mezzo popolare in grado di sviscerare la società e i suoi mali con l’affilata precisione di un rasoio. Le opere scelte per questa rassegna, curata da Ehsan Khoshbakht, sono abili ribellioni cinematografiche contro l’ingiustizia, l’indifferenza e l’oppressione che non hanno perso il loro mordente e la loro urgenza.
DUE COMMENTI
«Bologna per l’Iran ci vede insieme per far sentire la nostra vicinanza alle famiglie e agli amici delle troppe vittime uccise per aver espresso il proprio pensiero, per aver tolto il velo, per aver aiutato gli attivisti feriti, per un orientamento non normativo, per una ciocca di capelli fuori posto. Vogliamo anche esprimere solidarietà alla comunità iraniana di Bologna e a coloro i cui diritti sono stati violati…», commenta Rita Monticelli, delegata del Sindaco ai Diritti umani e dialogo interreligioso e interculturale.
Aggiunge Federico Condello, delegato per le studentesse e gli studenti dell’Università di Bologna: «I diritti per cui lottano, soffrono e muoiono tante e tanti giovani iraniani sono i diritti di tutte e tutti i noi, sono i dritti che l’Ateneo si impegna a difendere in ogni circostanza. Ancor più ci sollecita la presenza, a UniBo, di una fra le più grandi comunità studentesche iraniane, e proprio in questo nuovo anno accademico abbiamo accolto all’Alma Mater oltre 260 nuove matricole di nazionalità iraniana, in gran parte donne. L’uccisione di Mehdi Zare Ashkzari ha ferito questa comunità di oltre 1000 studentesse e studenti e ha ferito l’intero Ateneo. Vogliamo essere al loro fianco, e al fianco di tutti coloro che gridano ‘donna, vita, libertà’».
C.S.M.
Ufficio Stampa Comune Bologna, 10 febbraio 2023
BOLOGNA PER L’IRAN
20 – 26 febbraio 2023
https://www.culturabologna.it/
https://programmazione.cinetecadibologna.it/rassegna/bologna-iran-febbraio2023/