Perché ancora una volta Verdi? Perché non basta mai! Parola di Cristina Mazzavillani Muti, alla regia per la Trilogia d’Autunno che conclude la XXIX edizione di Ravenna Festival. Nabucco, Rigoletto e Otello sono in scena dal 23 novembre al 2 dicembre 2018, in un’appassionante maratona lirica che indaga il genio di Giuseppe Verdi, trasformando il Teatro Alighieri in una vera e propria “fabbrica dell’opera” capace di dare corpo e voce a tre momenti chiave del percorso artistico e umano del compositore bussetano: «più affondi le mani nel suo teatro e più ti accorgi della grandezza o, meglio, della compiutezza della sua scrittura». Al servizio di questa straordinaria avventura le invenzioni del team creativo, nutrite dalle più moderne tecnologie, e tre direttori che si alternano alla guida dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”: Pietro Borgonovo per Nabucco, il giovane iraniano Hossein Pishkar – allievo della III edizione dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti – per Rigoletto, Nicola Paszkowski per Otello.
Dal 2012 la Trilogia ha esteso il Festival oltre i tradizionali confini estivi, offrendo anno dopo anno l’occasione per un omaggio a compositori simbolo, a titoli indimenticabili, alla sensibilità musicale e drammaturgica di un’epoca. Nel 2018 si rinnova il tributo a Verdi, che si compone di due nuovi allestimenti – Nabucco (23, 27, 30 novembre) e Rigoletto (24, 28 novembre e 1 dicembre) – e del ritorno dell’Otello (25, 29 novembre e 2 dicembre) applaudito per la prima volta nel 2013. Il Teatro Alighieri si trasforma in un’instancabile macchina produttiva ma anche in un laboratorio dove sperimentare allestimenti e tecnologie scenografiche: accanto a Cristina Muti, il light designer Vincent Longuemare, il visual designer Paolo Micicché, il visual designer e video programmer Davide Broccoli e Alessandro Lai per i costumi; Alessandro Baldessari cura invece il sound design di Nabucco. Si rinnova inoltre il ruolo del palcoscenico dell’Alighieri come trampolino e palestra per giovani interpreti e cantanti al debutto nel ruolo: è il caso, ad esempio, del Nabucco trentenne Serban Vasile o di gran parte del cast di Otello, a partire da Elisa Balbo, Mikheil Sheshaberidze e Luca Micheletti, per la prima volta nei panni – rispettivamente – di Desdemona, Otello e Iago. Il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” è preparato da Martino Faggiani e Massimo Fiocchi Malaspina, mentre Elisabetta Agostini guida il Coro Voci Bianche Ludus Vocalis.
Il pubblico straniero nelle scorse edizioni ha premiato la Trilogia con la presenza di 1500 spettatori in particolare da Paesi Bassi, Germania, Francia, Inghilterra, Finlandia e Svezia: un riconoscimento importante alla qualità delle produzioni e alla presenza di allestimenti funzionali e innovativi, sottolinea il Sovrintendente del Festival Antonio De Rosa.
C.S.M.
Contributi fotografici Zani-Casadio
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