Al Museo della Basilica di San Pietro, esposta la pala d’altare del ‘500. Inizia così la riqualificazione del Museo in vista del Giubileo 2025.
La pala d’altare di Ugo da Carpi (Carpi, 1470 – Roma, 1532) con la Veronica che dispiega il velo del Volto Santo tra gli apostoli Pietro e Paolo è in mostra al Museo della Basilica di San Pietro in Vaticano dal 25 febbraio fino al 16 maggio 2023.
La mostra, che ha già avuto una precedente e più ampia edizione nel 2022 a Torino, a Palazzo Madama – Museo Civico di Arte Antica, a cura del dott. Pietro Zander (vedi notizia DeArtes, con corredo fotografico, qui), è ora visibile al pubblico negli spazi espositivi della Sagrestia Vaticana ogni giorno negli orari di apertura della Basilica.
LE PAROLE DEL CARDINALE MAURO GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA
«Una piccola mostra, ma di grande importanza per fede e arte, che abbiamo voluto presentare in questo tempo di Quaresima per offrire a pellegrini e visitatori un’opportunità di riflessione e d’incontro: l’immagine della reliquia del Volto Santo custodita in San Pietro costituisce, infatti, un invito alla preghiera e un forte richiamo alla Basilica Vaticana, luogo di accoglienza per le donne e gli uomini che da ogni parte della terra giungono presso la tomba dell’Apostolo Pietro.
L’esposizione della tavola di Ugo da Carpi nella cosiddetta “Sala di Sisto IV”, dove già fu ospitata tra 1784 e il 1925, è inoltre un primo passo di un processo di riqualificazione del Museo della Basilica di San Pietro presso la Sagrestia Vaticana. Un museo che, nella prospettiva del Giubileo del 2025, cinquant’anni dopo la sua inaugurazione, avrà uno spazio dedicato a piccole esposizioni temporanee, che significativamente hanno inizio con la presentazione della pala d’altare del Volto Santo».
LA TAVOLA DI UGO DA CARPI
Protagonista dell’esposizione vaticana è la tavola realizzata da Ugo da Carpi alla vigilia del Giubileo del 1525 per l’altare del Volto Santo nell’antica basilica: una pala d’altare “fata senza penello”, come è scritto dall’autore accanto alla firma e come riferisce Giorgio Vasari che la vide insieme a Michelangelo.
«L’opera è unica nel suo genere – prosegue il Card. Gambetti – perché eseguita non con l’arte della pittura, ma con la tecnica della stampa a matrici sovrapposte di cui l’intraprendente e geniale artista carpigiano fu il più apprezzato maestro dell’epoca. Più che un dipinto potrebbe infatti essere considerata una stampa a colori su tavola. Una pala d’altare che potremmo definire “acheropita” in sintonia con il Santo Volto di Nostro Signore che rimase impresso, secondo la tradizione, sul velo della Veronica – “Vera – icona” custodito in San Pietro».
Quest’opera d’arte è giunta a noi con un aspetto fortemente alterato a causa delle tormentate vicissitudini conservative subite dalla tavola nel corso di quasi cinque secoli. Per questo motivo, accanto alla pala cinquecentesca, è esposta una “copia di studio” a grandezza naturale dove sono riproposti i perduti colori e i chiaroscuri originali. Una copia “eloquente” realizzata con il sostegno di Fondazione Torino Musei dalla prof.ssa Lorenza D’Alessandro per l’esposizione di Torino e condivisa con la Papale Basilica di San Pietro in occasione di questa mostra.
Dal Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama provengono anche i pannelli che descrivono la pala d’altare del Volto Santo e ne raccontano la storia, la tecnica d’esecuzione, lo stato di conservazione e le indagini diagnostiche realizzate in sinergia con i Laboratori di Ricerche Scientifiche dei Musei Vaticani.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 24 febbraio 2023
LA TAVOLA DI UGO DA CARPI PER L’ALTARE DEL VOLTO SANTO
NELLA BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANO
25 febbraio – 16 maggio 2023
Sagrestia Vaticana – Museo della Basilica di San Pietro
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