Alla Wunderkammer GAM, 30 opere degli artisti che lo scrittore stimava. Il progetto si estende al Circolo dei lettori, Museo nazionale del Cinema e Salone del Libro.

MOSTRA
ALBERTO MORAVIA. NON SO PERCHÉ NON HO FATTO IL PITTORE
La figura di Moravia, grande protagonista della vita artistica e intellettuale del Novecento, si presta a una varietà di suggestioni che sono al cuore di una rassegna di ampio respiro: pittura, cinema, fotografia e naturalmente letteratura.

Tra i molti campi di interesse che oltrepassano la letteratura, quello delle arti visive rappresenta più di una passione per Moravia. I primi scritti d’arte datano 1934 per arrivare al 1990, anno della sua morte. Pubblica su riviste e giornali, tra cui la torinese Gazzetta del Popolo e il Corriere della Sera, e redige testi in catalogo e prefazioni per diversi artisti. Questo interesse gli deriva in parte dall’educazione familiare. Il padre era appassionato di pittura, la sorella Adriana Pincherle, formatasi insieme a Mafai e Scipione, sarà artista di rilievo nell’ambiente romano. Fin dagli anni ’30, ma in particolare nel dopoguerra, artisti, scrittori, intellettuali, frequentano gli stessi luoghi, gli scambi sono all’ordine del giorno. In diversi romanzi, l’arte compare tra le maglie delle vicende e in alcuni personaggi.

[Antonio Recalcati, Ritratto di Moravia, 1987, Roma, Casa Museo Alberto Moravia]

Nel 2017 la casa editrice Bompiani ha raccolto in un volume gran parte degli scritti sull’arte di Alberto Moravia, in cui la pittura fa da protagonista. Dagli anni ’30 ai ’50 Moravia segue Enrico Paulucci e Carlo Levi nel periodo dei Sei, inizia il lungo sodalizio con Renato Guttuso che durerà tutta la vita, osserva con attenzione la situazione romana, da Giuseppe Capogrossi a Mario Mafai. Nella Roma degli anni ’60 scrive ripetutamente di Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Titina Maselli e della fotografa Elisabetta Catalano cui si deve uno dei ritratti più intensi. Ama anche Antonio Recalcati, Piero Guccione e Fabrizio Clerici.

La GAM di Torino presenta la mostra dal titolo “Alberto Moravia. Non so perché non ho fatto il pittore” a cura di Luca Beatrice ed Elena Loewenthal. L’esposizione nello spazio Wunderkammer si propone come un’ideale collezione degli artisti che lo scrittore stimava e ai quali ha dedicato la propria penna, e presenta circa 30 opere provenienti dalla Casa Museo Alberto Moravia di Roma oltre che da raccolte private e da un cospicuo nucleo di dipinti e disegni conservati alla GAM. Ne emerge un ritratto dell’arte italiana attraverso la letteratura, non sempre in linea con le tendenze dominanti o le mode.

Le opere scelte in esposizione sono affiancate da frammenti di testi tratti perlopiù dal volume di Alberto Moravia Non so perché non ho fatto il pittore a cura di Alessandra Grandelis, Milano, Bompiani, 2017 da cui la mostra prende il titolo e che evocano il rapporto di stima e molto spesso di amicizia con gli autori delle opere presentate. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.

PROGETTO
NATO PER NARRARE. TORINO RISCOPRE ALBERTO MORAVIA
Alberto Moravia vive tante vite: romanziere straordinario, critico d’arte e di cinema, viaggiatore, attento osservatore del mondo e delle pulsioni umane. Su questo incrocio di linguaggi, arti e pensiero la Fondazione Circolo dei Lettori presenta il progetto realizzato insieme alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e al Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Associazione Fondo Moravia, Bompiani e Gallerie d’Italia. 

“Nato per narrare: riscoprire Alberto Moravia” inizia il 7 marzo, con l’apertura della mostra alla GAM. La sera, al Circolo dei lettori Dacia Maraini apre riflessioni e letture sui romanzi e gli scritti di Alberto Moravia. Tra gli altri appuntamenti Elena Stancanelli e Camilla Baresani al Circolo, Alain Elkann alle Gallerie d’Italia (giovedì 9 marzo) rileggono l’autore de La noia, de Il Conformista e di tanti altri romanzi straordinari. Sempre al Circolo deilettori prenderà vita la Maratona moraviana (martedì 28 marzo), condotta da ElenaLoewenthal, sui filoni del pensiero critico, il corpo, l’arte.

Anche il Museo Nazionale del Cinema partecipa a questa riscoperta di Alberto Moravia, dedicando all’autore una serie di proiezioni e iniziative con i grandi registi che hanno portato sul grande schermo le sue opere: Bernardo Bertolucci con Il conformista, Vittorio De Sica con La ciociara, Jean-Luc Godard con Il disprezzo, CittoMaselli con Gli indifferenti.

Il viaggio nell’opera moraviana si concluderà a maggio alLingotto durante la XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 13 febbraio e 25 gennaio 2023
Immagine di copertina: Mario Schifano, Doppio ritratto, 1983
Roma, Casa Museo Alberto Moravia

MOSTRA
ALBERTO MORAVIA
NON SO PERCHÉ NON HO FATTO IL PITTORE
7 marzo – 4 giugno 2023
Wunderkammer GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta, 31 – 10128 Torino
Tel. 011 442 9518
Email: gam@fondazionetorinomusei.it
www.gamtorino.it

PROGETTO
NATO PER NARRARE: RISCOPRIRE ALBERTO MORAVIA
7 marzo – maggio 2023
Info: Fondazione Circolo dei lettori
Palazzo Graneri della Roccia
via Bogino 9 – 10123 Torino
Tel. 011 8904401
info@circololettori.it
www.circololettori.it